Per
lo sviluppo di una cultura della legalità, di cui sempre più sentiamo
l’urgenza, in grado di affermarsi a
partire dai più alti livelli delle pubbliche amministrazioni, si richiede che siano le giovani generazioni ad essere educate in questo senso: la scuola si propone
come centro propulsore per diffondere la cultura della legalità, promuoverndo negli studenti una forte presa
di coscienza in relazione ai problemi
economici e sociali spesso soffocati da pesanti condizionamentimafiosi.
L’Istituto Comprensivo di Taverna, diretto dalla dott.ssa Concetta Fichera, indirizza i propri alunni all’acquisizione di una coscienza civile che, oltre a tener conto dei valori della legalità, recuperi il senso costruttivo del rapporto con gli organi istituzionali, stimoli il senso della partecipazione politica, intesa come contributo al miglioramento del proprio ambiente di vita, e ponga al centro delle relazioni interpersonali il rispetto reciproco e la difesa delle norme del vivere civile. In questa direzione, promosso dall’associazione ” Libera. Associazione, Nomi e Numeri contro le mafie” e realizzato con Prefettura, Camera di Commercio, Amministrazione Provinciale, Ufficio Scolastico Provinciale di Catanzaro e l’Associazione “Proteo Fare Sapere” di Catanzaro,si è svolto il progettosperimentale che ha coinvolto le classi seconde della scuola sec. di 1°grado di Taverna. Si sono svolti tre incontri condotti dai tutor/educatori dell’associazione: Daniela Fazio e Leonardo Ruffo. All’incontro introduttivo è stato presentato agli alunni il percorso insieme alle finalità del progetto ; ha fatto seguito un incontro con partita – torneo, consistente in un gioco di società rivelatosi ottimo strumento didattico per diffondere la cultura della legalità. Alla fine del gioco che è stato accattivante per tutti, i ragazzi sono stati guidati all’analisi e alla valutazione dell’esperienza vissuta. Il terzo incontro laboratorio si è svolto giorno 2 dicembre . Con la partecipazione di Rocco Mangiardi, imprenditore di Lamezia, vittima del racket e testimone di giustizia, uomo di grande coraggio che si è ribellato alla violenza della mafia. Gli alunni guidati dalle docenti Cimino e Garcea e dalla referente del progetto Prof.ssa Maria Frustaci, hanno avviato un’attività di ricerca centrata sulla storia del testimone e sulla mafia e hanno realizzato un dossier che hanno illustrato nel corso dell’incontro aprendo il dibattito sull’argomento legalità. Gli alunni hanno manifestato interesse e hanno rivolto diverse domande a Rocco Mangiardi il quale ha voluto puntualizzare l’importanza di vincere la paura in nome della verità e della giustizia sociale e l’esigenza dell’impegno di tutti per cambiare la nostra terra in cui l’indifferenza e l’omertà predominano. Certamente questa testimonianza incoraggerà l’impegno e la presa di coscienza da parte dei ragazzi,perché è un dovere diventare cittadini onesti per poter cambiare concretamente la società .La dirigente scolastica, dott.ssa Concetta Fichera, ringraziando il sig. Mangiardi per la sua testimonianza,ha espresso apprezzamento per l’attività svolta precisando che ..... l’educazione alla legalità è un obiettivo che si persegue quotidianamente nella scuola ed è quello che si prefiggono anche i Consigli comunali dei ragazzidei diversi plessi dell’istituto.Un Istituto, quello di Taverna, che si conferma ancora una volta centro propulsore di crescita culturale e civica nella difesa dei diritti umani e dei principi della nostra Costituzione, perchè “ la mafia teme di più la cultura che la giustizia” ,come dice l’instancabile don Luigi Ciotti , fondatore di ” Libera”.
ANNA ROTUNDO
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