mercoledì 30 dicembre 2015

Sersale; nell'ultimo consiglio comunale del 2015 si è discusso soprattutto di Variazioni di bilancio e dell'ormai nota vicenda "della supposta" truffa a danno di associazioni e commercianti sersalesi.

Prima dell'inizio dei lavori ho inteso complimentarmi con l'amministrazione comunale per la realizzazione dell'area di accoglienza con annesso parco giochi "Valli Cupe".





Il risanamento dell'area Vallone è stato oggetto di polemiche durante le passate campagne elettorali, chiedemmo all'epoca perché realizzare la Porta Parco fuori dal centro abitato quando poteva essere un'opera di riqualificazione vicina ai cittadini. A distanza di anni, Progetto Sersale ha realizzato un'opera finalmente destinata ai cittadini e ai turisti. Questo è lo spirito con cui si programmano le opere pubbliche, non cattedrali nel deserto che rispondono ad altri fini. Proprio per l'importanza di questo parco giochi, ho chiesto se fosse già attivo il sistema di video sorveglianza comunale onde evitare le consuete vandalizzazioni che hanno subito altre aree giochi. Il Sindaco ha spiegato che l'area è stata già interessata da comportamenti poco civici da parte di alcuni ragazzi che prontamente sono stati identificati. Quindi il sistema è attivo e funzionante. In seguito - dato che spesso l'opposizione è accusata di essere disposta piuttosto alla critica che alla proposta - ho chiesto lumi su due proposte che l'amministrazione non ha inteso portare all'attenzione del consiglio. Con protocollo n. 5249 del 13/11/2015 ho richiesto al Sindaco l’inserimento di un punto all'o.d.g: “ApprovazioneRegolamento comunale per la Tutela degli Animali”. La richiesta seguiva l'approvazione della delibera di Giunta n° 65 del 27-10-2015 “Affidamento servizio di ricovero e custodia dei cani randagi”, e intendeva integrare gli sforzi dell’Amministrazione Comunale per affrontare il randagismo. Come per l’uso dei parchi gioco, sarebbe opportuno: adottare un regolamento che sensibilizza e responsabilizza il possesso e la cura degli animali domestici, considerando che il problema è spesso alimentato dalla cattiva condotta dei cittadini che abbandonano i propri animali domestici; specificare i diritti degli animali e gli obblighi per i cittadini; attivare percorsi di gestione comunitaria dei randagi per ridurne l’impatto socio-economico, come l’adozione a distanza o il Cane di quartiere. In passato ci si è preoccupati di spettacolarizzare la morte del popolare cane Ruanzu, senza mai procedere ad eliminare le cause della sua morte; ho chiesto di conoscere nel dettaglio lo stato della stipula della convenzione col canile e se l'Amministrazione sia interessata a regolamentare il fenomeno. Con protocollo n. 5496 del 30/11/2015 ho presentato una mozione per l’individuazione degli alberi monumentali e l'iscrizione nell'elenco degli alberi monumentali d’Italia. La mozione è un'iniziativa di Rifondazione Comunista di Catanzaro ed è finalizzata a richiamare gli enti locali al rispetto della normativa prevista dalla legge 10 del gennaio 2014: L’obbligo di porre a dimora un albero per ogni nuovo nato nel comune di Sersale; Disposizioni per la tutela di alberi di maggior pregio paesaggistico, storico e culturale. Siccome a Sersale esistono diverse piante di interesse storico (come U Milicurciu) o paesaggistico (Gigante Buono, quercia nei pressi dell’incrocio per Zagarise) – così come censite già da un lavoro realizzato dagli studenti dell’IPSAA... – sarebbe opportuno che l’Amministrazione le iscriva all'elenco nazionale degli alberi monumentali. Anche perché alcuni di essi, in particolare U Milicurciu, hanno bisogno di interventi di restauro dato che negli anni scorsi c’è stato il rischio che danneggiassero i cittadini e che i VVFF ne avevano intimato l’abbattimento.L’iscrizione all’elenco mette definitivamente al sicuro le piante, più di vaghe azioni di propaganda, potrebbe attivare la possibilità di attingere a fondi dedicati alla cura e restauro, renderebbe effettivamente merito – più che spot sui social network – agli studenti dell’IPSAAR che hanno già realizzato un censimento. La normativa prevede il coinvolgimento reale, e non solo la melina facebook, di scuole e associazioni per......
l’individuazione delle piante. Il lavoro è già svolto, si tratta solo di procedere coi necessari atti amministrativi. Quindi il consiglio comunale ha preso atto dell'adesione del comune di Sellia Marina alla Centrale Unica di Committenza, un consorzio già esistente tra i comuni di Cropani, Sersale e Zagarise per l'affido di lavori di una certa consistenza. Al terzo punto si è discusso di Assestamento di Bilancio. Come per il bilancio di previsione, ormai i documenti di bilancio più che prevedere si limitano a registrare la spesa. Le scelte avvengono giusto a ridosso (o oltre) le scadenze imposte dalla legge. Come in altre occasioni,il consiglio viene convocato a ridosso del fine settimana o delle feste, quindi ai consiglieri risulta pressoché impossibile avere chiarimenti dai competenti uffici. Possiamo tranquillamente dire che la politica è squalificata dalla programmazione della spesa comunale. Alla maggioranza spetta decidere come destinare le risorse comunali, ma alla minoranza è richiesto il controllo, la vigilanza e la proposta su tali scelte. Se ci si riduce agli ultimi giorni utili, se non si dispone del tempo necessario per studiare le carte, allora la politica non serve più a nulla: l'assestamento di bilancio si riduce ad una mera operazione algebrica in cui le maggiori entrate o le minori uscite annullano altre voci che si riducono o aumentano, senza che ai cittadini sia facile comprendere il perché delle scelte. I conti tornano, ma politicamente siamo costretti solo a prendere atto che l'amministrazione movimenta 1,1 mln di euro a soli tre giorni dalla chiusura dell'esercizio, e stiamo ancora parlando di spesa previsionale! Al quarto punto la vicenda delle supposte truffe poste in essere dal sig Nigro a danno di commercianti e associazioni sersalesi. Come concordato nel consiglio del 18-11-2015: Riporto qui di seguito una sintesi della mia dichiarazione in merito: Nel consiglio del 18-11-2015 il Sindaco ha chiarito le voci sul sedicente organizzatore di eventi Andrea Nigro e le sue richieste di sponsorizzazioni a danno di commercianti e associazioni sersalesi. La domanda che ci siamo posti non è tanto se un imbonitore possa raggirare operatori commerciali e associazioni, quanto se Nigro, accompagnandosi ad amministratori comunali, possa aver approfittato di una sorta di moral suasion, o di ‘garanzia istituzionale’. SE e COME Nigro abbia raggirato privati cittadini è materia di tribunali e polizia; infatti, allo stato, non risulta che le denunce di associazioni e commercianti si siano moltiplicate (a tal proposito, l'assenza ai lavori consiliari delle associazioni - tranne l'ARCI che ha confermato di aver perso 300,00 euro - è stata più assordante di mille parole). Se ci chiediamo SE e COME Nigro abbia iniziato a collaborare con l’Amministrazione, allora la buona fede vacilla. Nigro ha proposto all'amministrazione un programma di sostegno a indigenti (l’iniziativa “Diamo uno schiaffo al Disagio”), in più, come un promoter di spettacoli “…Si è, inoltre, offerto di collaborare alla realizzazione di alcune manifestazioni estive organizzate dal Comune”. Nello scorso consiglio il segretario comunale mi ha confermato che secondo il diritto amministrativo se un’associazione propone un progetto all’amministrazione comunale, lo fa a mezzo protocollo; soprattutto se chiede che il Comune individui i beneficiari del programma di sostegno agli indigenti. Poi l’Amministrazione dovrebbe dare mandato agli uffici di approntare i formulari, l’avviso pubblico e istruire una graduatoria di beneficiari. Questo è ciò che i manuali di diritto chiamano procedimento amministrativo che consiste di avvio, istruttoria e dispositivo. Normalmente l’avvio è necessitato da istanza di parte o d’ufficio; l’istruttoria, previa direttiva agli uffici, raccoglie informazioni di fatto e di diritto; il dispositivo, di norma si concretizza con un atto: una delibera di giunta, una determina dirigenziale o un bando. Ad oggi per il progetto dei pacchi alimentari non esiste al protocollo alcuna istanza del sig Nigro né un deliberato della Giunta, con il quale si incaricano gli uffici degli atti consequenziali e necessari. Esiste solo - a cura dell’ufficio affari generali - un elenco dei richiedenti il pacco alimentare, il loro possesso dei requisiti ISEE e il versamento dell’ “una tantum” quota d’iscrizione pari ad € 35,00 per spese di gestione del servizio; pare che l’ufficio abbia operato su istruzione verbale del Sindaco approntando un semplice avviso, in cui non compare la partnership di Nigro. All’ultimo consiglio ho chiesto lumi: in questi casi, quando il Comune seleziona destinatari di aiuti, il semplice avviso è sufficiente o è necessario pubblicare un bando vero e proprio? Sappiamo però che gli uffici hanno valutato circa 70 domande e incassato il versamento di € 35,00 (secondo quanto emerso all'ultimo consiglio pare che alcuni siano stati esentati dagli amministratori che avrebbero rifuso di propria tasca!): tutte operazioni non contemplate in nessun atto amministrativo. Addirittura non sappiamo in quale capitolo di bilancio siano andate a finire le somme, se sono servite a coprire i costi organizzativi, se siano state affidate all’ Azione Cattolica – partner locale del progetto – o alle tasche del sig. Nigro. Tutto gestito bonariamente e personalmente! Invece, per le manifestazioni estive, non dovrebbe esistere un’istanza del promoter, una convenzione promoter-Comune, una rendicontazione delle spese? Sappiamo che i concerti di Mimmo Cavallaro, Ciccio Nucera e il concorso di Miss Italia (misteriosamente cancellato, quando cominciano a girare sospetti su Nigro!), non sono stati pagati con risorse proprie dalla ProLoco Sersale, ma pare se ne sia fatto carico Nigro. Se il sig. Nigro non ha “donato” alla ProLoco i concerti come contributo privato, dovremmo supporre che alla pari di altre associazioni abbia partecipato all’organizzazione degli eventi estivi. Ma - mentre con la Del. GC n°54 del 23/07 l’amministrazione approva le richieste di contributo delle associazioni -non abbiamo a disposizione né una comunicazione, né un contratto, né una convenzione che abbiano legittimato Nigro a partecipare economicamente agli eventi, e quindi a chiederne eventualmente sponsorizzazioni a titolo di business culturale. Quindi: a che titolo Nigro collabora con l’Amministrazione comunale? Quali sono gli atti amministrativi che permettono tale collaborazione? La risposta è: gestione discrezionale del potere: a Sersale è possibile porre in essere politiche piegando, evitando le più elementari procedure amministrative. E se l’ufficio perde i soldi? Se Nigro scappa col malloppo o dice di non averli mai ricevuti? Se un beneficiario non ha pagato? Non sapremo mai come dirimere il caso, perché non c’è atto amministrativo vincolante: di solito il maneggio di danaro dei pubblici ufficiali deve essere autorizzato da un atto, la destinazione e l’uso delle somme deve essere rendicontato e espressamente dedicato alla finalità. DI SOLITO QUESTA SI CHIAMA TRASPARENZA! Fin qui la ricostruzione testimonia che chi amministra lo fa con faciloneria, leggerezza e disprezzo della trasparenza. Ma quanto è emerso ha dei tratti paradossali dal punto di vista politico: se di Nigro non c'è traccia in atti amministrativi, allora dobbiamo dedurre che abbia fatto tutto l’amministrazione comunale? Abbiamo forse un sindaco-filantropo che vuole dare uno schiaffo al disagio, perciò come sindaco-volontario di associazione mette in piedi un progetto e come sindaco-ufficio segreteria seleziona i beneficiari. Come sindaco-buon samaritano si accompagna a Nigro nelle processioni e forse paga la quota per i più bisognosi. Poi come sindaco-mecenate utilizza la disponibilità di Nigro per regalare alla comunità grandi eventi estivi; come sindaco-associazione culturale prende pure i meriti del successo degli eventi, sapendo che oltre ai soldi di Nigro le associazioni disponibili riceveranno finanziamenti comunali (vedi DG 70/2015): perché i Sempre Verdi, che avevano chiesto solo 500,00€, se ne aggiudicano 750,00? perché la ProLoco, che aveva chiesto solo 3000,00€, se ne aggiudica 6000,00? e perché l'ARCI che ne aveva chiesti 1000, se ne aggiudica solo € 500,00? Il sindaco sa chi fa che cosa e quindi dispensa quanto è necessario! Nel frattempo Nigro forse raggira qualcuno e il sindaco-padre di famiglia rassicura tutti: come sindaco-detective rintraccia Nigro, come sindaco-poliziotto recupera alcuni titoli emessi e come sindaco-assicuratore forse anticipa ai truffati il maltolto da Nigro. Poi come sindaco-comunicatore cerca di annacquare la vicenda e per evitare denunce si impegna in prima persona al recupero crediti. Poi come sindaco-politico risponde, ma non pubblicamente come avviene di solito, ai quesiti posti dal PD Sersale in merito. Quando infine ho richiesto al responsabile del protocollo e al responsabile dell’ufficio segreteria informazioni e atti amministrativi, mi ha perfino risposto il sindaco-protocollista: non esistono richieste e comunicazioni del Nigro, mentre il sindaco-segreteria mi ha invitato a rivolgermi al sindaco-che tutto sa per avere chiarimenti sul maneggio di denaro. Abbiamo davanti un’amministrazione che ha compiuto un capolavoro gramsciano di egemonia culturale: sembra gestire l’amministrazione, le grandi scelte, la solidarietà, lo sport, la cultura. Al punto da confondere amministrazione e associazionismo, procedure amministrative (dovute per legge) con volontariato (che è attività privata). Nulla, se non l’ossessione di apparire, avrebbe spinto l’Amministrazione a stringere rapporti con tale Nigro – sarebbe bastata una semplice ricerca su Google per scoprire che (salvo omonimie) lo stesso millantava posti di lavoro a Lamezia nel 2006 o truffava i tifosi juventini nel 2013 a Cosenza. Lo stesso goffo tentativo di posticipare la discussione come punto all’ordine del giorno dell’ultimo consiglio è la dimostrazione del metodo personalistico di gestione amministrativa di Progetto Sersale; il metodo del “me la vedo tutto io”. Questo metodo dà adito a molti dubbi: quando non c’è atto amministrativo, non c’è solo grave violazione delle procedure, ma non c’è certezza di nulla. Se non quello che ci racconta il Sindaco-spin doctor, esperto di marketing e comunicazione.

                            riceviamo e pubblichiamo

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