Dispersi in mare nel luglio 2014 I tre pescatori partirono dalla spiaggia di Simeri, nel Catanzarese, per una battuta di pesca da cui non fecero più ritorno
Il gip di Catanzaro, Pietro Scuteri, accogliendo la richiesta avanzata dal sostituto procuratore Paolo Petrolo, ha archiviato l'indagine sui tre pescatori amatoriali Giuseppe Parrò, Angelo Tavano e Francesco Rania, dispersi in mare nel luglio 2014. Per il giudice vi è «mancanza di fatti di rilevanza penale» nell'inchiesta che era stata aperta subito dopo la scomparsa dei tre. Nei mesi di indagine la polizia giudiziaria ha ascoltato decine di persone, familiari e conoscenti dei tre uomini dispersi, analisi sono state effettuate sulla barca rinvenuta alcune settimane dopo e su due giubbotti salvagente trovati in mare. Nel fascicolo è contenuta anche la lettera che il ministro della Difesa Roberta Pinotti aveva inviato ai parenti dei tre cittadini catanzaresi in cui spiegava che il dicastero non poteva «adottare alcuna autonoma iniziativa di ricerca essendo questa vincolata a specifica richiesta dell'autorità giudiziaria». I familiari dei tre pescatori sono assistiti dagli avvocati Francesco Catanzaro, Michele Gigliotti, Maria Costa e Saverio Loiero. Giuseppe Parrò, Angelo Tavano e Francesco Rania all'alba del 28 luglio 2014 presero il mare dalla spiaggia di Simeri per una battuta di pesca ma non fecero mai più ritorno. Le ricerche in mare coordinate dalla Capitaneria di porto non hanno dato alcun risultato. Solo un mese più tardi, il 24 agosto, la rete di un peschereccio si incagliò in un natante in vetroresina affondato a circa 400 metri di profondità. I successivi esami hanno confermato che si .........
trattava proprio della barca utilizzata dai tre catanzaresi dispersi.
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