L' appuntamento è per venerdi 30 marzo ore 21:00 chiesa di san Giovanni, la processione sarà trasmessa sull' emittente televisiva RTI canale 12
LA STORICA NAKA DI CROPANI .
La prima uscita della Naka è datata intorno ai primi anni del 1600 per volontà della regia confraternita di San Giovanni della terra di Cropani che era stata istituita nel 1580 in suddetta chiesa. La naka era illuminata interamente con candele che ogni anno la confraternita si impegnava ad acquistare , insieme alle candele venivano raccolte nei campi le " candelore" che immerse nel gasolio venivano poi accese per illuminare il percorso.
La processione è accompagnata da sempre dalla storica banda di Cropani ; la confraternita pagava la banda e nel contempo veniva offerto del vino dopo la processione come è riportato nel libro della congrega. La naka veniva allestita da un addetto ... in tempi più recenti 1930 si riporta il Nome di Caracciolo Antonio famoso per allestire le nake di cropani ( anche quella di santa Caterina) poi successivamente la mansione passò alle suore che abitavano l' attiguo convento e ricordiamo anche Mario colucci che dava il proprio contributo.
Nella chiesa di santu janni dove viene allestito il sepolcro , il giovedì santo le anzianr del rione ( ruga) facevano a santa nottata portandosi le sedie da casa e " i vrasceri" per riscaldarsi tra le qualo spiccava " zarafina a nannuna" che cantava tutte le vicende della morte di cristo nella chiesa di san giovanni fino a quando la Naka non vi faceva ritorno. Una figura che oggi purtroppo è scomparsa nella processione erano gli " incappucciati" esponenti della confraternita vestiti tutti di bianco ed un cappuccio in testa , dal quale si vedevano solo gli occhi.
Nel 1930 pasquale Femia affetto da una grave malattia fu miracolato e da allora fece voto di portare la croce e che tale voto sarebbe stato mantenuto da tutti i suoi discendenti. La croce , una volta piena di sabbia, contiene due lettera una indicante il voto fatto dal Femia ed una del falegname che fece la croce Luigi rodolà ( Gigi la rocca). Il figlio vincenzo Femia la portò per 32 anni , e ricorda processioni con freddo ed acqua , ma nonostante tutto non ha mai avuto un raffreddore o influenza legato al fatto che camminava scalzo per tutto il tragitto.
Negli anni 70 fu fatto il.primo impianto elettrico ad opera di Tommaso Gigliotti dove ogni angioletto portava una batteria; Nel 1990 con il restauro da parte di lauretta Flecca monterosso la naka ritornò a splendere poichè era stata danneggiata sia dall usura del tempo e sia dal fatto che era stata portata in processione sotto un temporale che le arrecò danni.
La statua di san giovanni è quella più amata dai cropanesi , nel 1980 venne comprata una nuova statua in gesso ma la popolazione affezionata alla statua antica non la volle ribattezzandola san giovanni " u marocchinu".
La statua di san Giovanni ha i capelli veri appartenuti ad Angela Falbo , una ragazza morta il secolo scorso che aveva fatto voto di lasciarli al santo. Anche i cepelli drll' addolorata sono veri donati da un anziana chiamata " a salinara" morta qualche secolo fa.
Oltre alla banda musicale la processione è accompagnata dai canti del venerdi santo , canti secolare provenienti dalla tradizione dei padri redentoristi , missionari in calabria nei secolo scorsi. Nessuno dimentica la............
voce di Giannina Greco, Albina Laporta , Peppino flecca maiella e tanti altri.
I portatori portavano la Naka con fede con portamento " annacante " un passo avanti e tre indietro ; La naka non doveva rientrare a san Giovanni prima delle due di notte ; di deve rispettare la tradizione.. alla guida della Naka in tempi recenti si ricorda Salvatore Laporta " cacagghiu".
Ai portatori veniva e viene tuttora offerto del vino in particolare in contrada fontana vecchia; Marantona ,vincenzo femia e tanti altri erano custodi di questa tradizione.
La naka deve entrare in tutte le chiesa " perchè s ha de fare i visiti" e qui si recita la via crucis .. giunta alla chiesa di santa Maria si fa la sosta più lunga qui il sacerdote fa la predica delle sette ore di agonia anche questa molto toccante.
Che dire una tradizione con alle spalle 400 anni di storia che solo a cropani viene fatta con queste modalità.
Sellia racconta il Comprensorio
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quante cose belle ci sono nei nostri paesi
RispondiEliminabellissima la foto della naca che avete messo nell'articolo ma anche nella prima pagina
RispondiEliminaTradizioni Pasquali molto intense suggestive in tutti i vari centri della nostra amata terra Calabria
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