Un porto turistico dal valore di decine di milioni di euro. L'intenzione di sviluppare un'area sul mare per attirare turisti e sollevare l'economia. Un finanziamento di 4 milioni di euro prima stanziato, poi non disponibile. Un progetto dettagliato e già redatto, rimasto nel dimenticatoio. E' quello che è successo a Simeri Crichi (CZ), dove un iter lungo, poco chiaro e frammentato si è interposto tra l'idea di sviluppo proposta per l'area e l'effettiva concretizzazione del tutto. L'AVVIO DEL PROGETTO E GLI AFFIDAMENTI. Era il 2005 quando il Comune di Simeri Crichi ha preso formalmente atto del verbale dell'Assemblea dei sindaci dell'Associazione dei Comuni della Valle di Simeri con la quale è stato autorizzato l'affidamento per la progettazione preliminare dell'opera infrastrutturale. L'incarico fu dato agli ingegneri Stefano Colosimo, Valerio Caroleo e Giuseppe Critelli. Con i fondi POR 2000-2006, la Regione Calabria aveva anche previsto 4 milioni di euro per finanziare l'opera, dell'allora valore complessivo di 11 milioni di euro. All'associazione temporanea d'imprese "Franco Giuseppe S.r.l." era andata l'aggiudicazione del lavoro, il cui investimento totale, alla luce di aggiunte e modifiche, era stato rivalutato in circa 26 milioni di euro. Il progetto comprendeva, oltre al porto turistico, infrastrutture complementari come impianti sportivi, residenze turistiche, spazi commerciali, aree verdi e yacht club. Nel 2008 il Cda del Consorzio ha approvato il progetto definitivo.
LA REVOCA DEL FONDO REGIONALE, L'INSERIMENTO NEL PIANO DI SVILUPPO E LA CONFERENZA DEI SERVIZI.
E' il 2011 quando il Consorzio invita la "Franco Giuseppe S.r.l." alla sottoscrizione della convenzione di concessione. Nel frattempo, la Regione Calabria revoca i 4 milioni di euro previsti per sostenere l'iniziativa. La convenzione viene comunque sottoscritta e, anzi, si passa anche alla fase di Valutazione dell'Impatto Ambientale (VIA). Il 19 settembre del 2012 ha luogo una conferenza dei servizi indetta dal Consorzio. Nell'incontro, preso atto di necessarie modifiche tecniche, si decide di fissarne un secondo, che poi non ha avuto luogo. Nel corso dello stesso 2012, nel frattempo, il progetto del porto di Simeri viene incluso nel Piano per lo Sviluppo della Portualità Calabrese della Regione. Nel 2014 viene chiesto all'Ente regionale, alla luce del manifestato interesse per lo sviluppo dell'iniziativa infrastrutturale, il rinnovo di quel finanziamento da 4 milioni di euro che era stato previsto e poi negato. L'istanza rimane senza alcun riscontro.
IL PIANO REGIONALE, LE NUOVE ISTANZE SENZA RISPOSTA E LO STALLO DEFINITIVO.
Nuove speranze si erano manifestate all'orizzonte nell'aprile 2016, quando la Regione Calabria aveva inserito il porto di Simeri nel Piano Regionale dei Trasporti, classificandolo, stando a quanto asserito dagli interessati, tra le "infrastrutture portuali invarianti di interesse regionale". Alla luce di ciò, pochi mesi dopo, il Consorzio prova a chiedere nuovamente alla Regione un sostegno economico. Anche questa istanza rimarrà senza riscontro. Approntate, intanto, nuove modifiche essenziali, anche su indicazione dei Comuni di Simeri e Sellia (interessati da alcuni interventi), nel 2018 l'impresa concessionaria cerca di ottenere un nuovo finanziamento avvalendosi del Piano Junker, senza tuttavia ottenere nuovamente riscontro. Ancora nel.......
periodo gennaio-settembre 2019, il Consorzio ha continuato a tentare di reperire un supporto economico da parte dell'Ente regionale, senza esito. Il progetto, ampio e dettagliato, ad oggi, è ancora nello stallo più totale.
di PAOLO CRISTOFARO
Fonte: lanuovacalabria.it
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