Tutte le regole del provvedimento in vigore dal 4 dicembre: coprifuoco alle 22, messe anticipate, scuole medie riaperte, via libera per chi torna nei comuni di residenza
Coprifuoco alle 22 e ristoranti chiusi anche a Natale e Santo Stefano. E poi scuole medie riaperte, via libera alla mobilità interregionale per chi torna nei comuni di residenza, messe natalizie anticipate. Sono queste le misure che ci ritroveremo nel nuovo dpcm che andrà in vigore il 4 dicembre e coprirà il periodo delle feste natalizie. Si va verso un Italia "monocolore", ovvero un'unica zona gialla ma "rafforzata" per limitare gli spostamenti fra le Regioni. Intanto, in base ai dati del monitoraggio settimanale dell'epidemia, cinque Regioni hanno cambiato colore: da domani (domenica 29 novembre) Lombardia, Piemonte e Calabria diventano arancioni, mentre Liguria e Sicilia diventano gialle.
Ecco tutte le regole in arrivo con il nuovo dpcm.
Coprifuoco alle 22
Sarà confermato il coprifuoco attualmente in vigore senza deroghe, neppure a Natale e Santo Stefano. Questo per scoraggiare raduni casalinghi e spostamenti.
A tavola fra conviventi
Altra forte "raccomandazione" sarà quella di limitare il numero di ospiti a casa ai soli conviventi, con un tetto massimo di commensali che potrebbe rimanere quello attualmente fissato a sei persone. In alternativa l'ipotesi di trovare una formula che consenta le riuioni non sono dei familiari più stretti.
Negozi e ristoranti
L'orario di chiusura dei negozi sarà probabilmente spostato alle 21 per garantire uno scaglionamento dei flussi nello shopping natalizio. Per bar e ristoranti invece non cambierà nulla: la chiusura resta fissata alle 18. Per quanto riguarda i ristoranti, non sarà ammessa nessuna deroga e quasi sicuramente resteranno chiusi nelle intere giornate di Natale e Santo Stefano.
Scuole
Le scuole riapriranno in presenza fino alla terza media (eccetto il Piemonte). Per le superiori si aspetterà gennaio (dopo le vacanze natalizie).
Messe natalizie
Il coprifuoco alle 22 determinerà un anticipo delle messe natalizie, questione sulla quale la Conferenza espiscopale ha confermato la sua disponibilità.
Commissario alla sanità in Calabria: Longo: "Questa terra ha bisogno dello Stato urgentemente"
"Nella mia carriera ho sempre affrontato sfide. Ringrazio il governo per la fiducia che mi ha dato. Spero di poterla ripagare". Così il prefetto Guido Nicolò Longo, nominato commissario ad acta per la sanità in Calabria su Rai Radio1 al giornale radio."Il mio è un grande atto di amore verso la Calabria e verso il popolo calabrese - ha aggiunto -. Io sono stato in Calabria negli anni '80 per la seconda guerra di 'ndrangheta. Poi sono tornato come questore di Reggio nel 2012, poi come prefetto di Vibo nel 2017. La mia ricetta è lavorare seriamente e occuparmi della popolazione. La popolazione calabrese ha bisogno di noi, urgentemente".
La Calabria abbandona la zona rossa e torna in quella arancione.
Il ministro della Salute Roberto Speranza, infatti, firmerà una nuova ordinanza con cui dispone l’area arancione, oltre che per la Calabria, anche per Lombardia e Piemonte. L’ordinanza sarà in vigore dal 29 novembre. La decisione del Ministro giunge nel giorno in cui la ..............
bozza del monitoraggio Iss-ministero relativo alla settimana 16-22 novembre evidenzia che in 5 regioni, tra le quali la Calabria, non si registra un sovraccarico oltre la soglia critica del 30% dei posti letto Covid occupati per le terapie intensive.
Una vera pagliacciata,non sanno neanche loro cosa fanno
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