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giovedì 28 gennaio 2021

13 enne sfigurata in volto da una malattia diventa la vittima dei social. Un suo video su Tik Tok rilanciato su Instagram e sommerso da una valanga di insulti



Ci sono storie che non vorresti mai raccontare perché fanno male, perché descrivono una generazione senza principi e morale ma, forse no, certe storie i lettori le devono conoscere se la protagonista è una ragazzina meravigliosa che, nonostante tutto, vuole lottare per i propri diritti e camminare a testa alta. R. ha 13 anni e abita a Satriano. La sua vicenda ce la racconta mamma Laura: «Mia figlia è affetta da Sturge Weber, una rara e grave malattia genetica, attualmente senza cure e poco diagnosticata, visto il numero molto esiguo di casi. Lei ha una malformazione cutanea su tutto il volto, che ha potuto migliorare notevolmente grazie a 21 interventi chirurgici, e ha anche un glaucoma che, inizialmente, le ha fatto perdere la vista all’occhio destro ma, dopo 6 interventi, siamo riusciti parzialmente a recuperarla. Negli anni passati ha molto sofferto per questo problema che le ha provocato insicurezza, depressione e insonnia ma, ultimamente, grazie anche ai social è riuscita a raccontarsi e questo le ha dato più sicurezza. È stata sempre insultata e presa in giro nella vita quotidiana, ma con tanti sforzi di noi genitori e degli psicologi, stava affrontando al meglio la sua malattia». Mamma Laura parla al passato perché R. è stata protagonista di un brutto episodio che ha minato la sua forza di volontà. Un ragazzo ha condiviso, sul suo profilo Instagram che ha oltre 96mila follower, un video che la giovane aveva pubblicato su Tik Tok. Lo scopo? Deriderla e denigrarla per il suo aspetto fisico. Il video dopo svariate segnalazioni, denunce ai carabinieri e alla polizia postale è stato rimosso ma, intanto, sono .......

trascorsi diversi giorni e i commenti dispregiativi verso la ragazzina si sono moltiplicati.

tratto dalla gazzettadelsud.it

1 commento:

  1. è stato detto tutto nel primo rigo e mezzo di questo articolo,il resto è la cronaca.Ma se una generazione cresce in questo modo malato, la Famiglia e la scuola hanno delle responsabilità.

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