venerdì 12 febbraio 2021

Questa sera I Giganti della Sila in prima serata su "Freedom" Roberto Giacobbo ci parlerà di alberi alti 45 m, dal tronco largo 2 m e dall’età straordinaria di 350 anni.

 

Stasera venerdì 12 febbraio le telecamere di Freedom - Oltre il confine entreranno nella Riserva dei giganti della sila In questa puntata Roberto Giacobbo , a partire dalla storia di Ciro, il dinosauro più famoso di Italia, racconterà di come una famiglia ha salvato il suo scheletro dalla distruzione. Proprio come ai Giganti, dove la famiglia Mollo si impegnò per salvare dall'estinzione questi alberi plurisecolari! Oggi #igigantidellasila sono stati dati in concessione al FAI - Fondo Ambiente Italiano dal Parco Nazionale della Sila  e sono i Pini Larici più antichi d’Europa


Freedom apre stasera su Italia 1 illustrando la storia del più famoso dinosauro italiano, uno dei più noti al mondo: Ciro. La sua eccezionalità sta nel perfetto stato di conservazione: una condizione che ha consentito alla paleontologia mondiale di capire molte cose sui signori incontrastati della Terra, prima dell’era degli uomini. Il racconto di Giacobbo, da Pietraroja e Benevento, ripercorre tutte le tappe di questa scoperta, per arrivare infine a Verona e incontrare i Todesco, la famiglia che nel 1980 ha salvato Ciro dalla distruzione. Poi ci si sposterà a Isola Capo Rizzuto e al Bosco dei Giganti della Sila, in Calabria, dove alcuni alberi altissimi si sono salvati dall’estinzione. Quale sarebbe il motivo che avrebbe spinto i grandi personaggi del passato a costruire delle tombe quanto più grandi, sfarzose e imponenti possibile? Giacobbo va a caccia di risposte nel cuore di Roma, per scoprire la storia di uno dei monumenti più affascinanti dell’antica Roma: la Piramide Cestia. È l’unica sopravvissuta del suo genere ed è ancora oggi intatta. Un gioiello di marmo incastonato nell’anello delle mura aureliane.

La Riserva "I Giganti della Sila" è una delle aree più protette nel territorio del..................... Parco Nazionale della Sila. DaGiugno del 2016, è gestita dal FAI!
Sull’altipiano della Sila c’è un bosco monumentale dove si conservano alberi alti 45 m, dal tronco largo 2 m e dall’età straordinaria di 350 anni. Una selva di pini larici e aceri montani piantata nel Seicento dai Baroni Mollo, proprietari del vicino Casino, donato nel 2016 dalla stessa famiglia al FAI. Oggi la pineta è una riserva naturale biogenetica, dove l’intervento umano ha il solo scopo di lasciare che la natura faccia il suo corso.
Le piante presenti nella riserva vengono lasciate crescere senza importanti interventi da parte dell’uomo ed anche gli esemplari abbattuti dagli elementi naturali o dalla vecchiaia sono lasciati sul terreno, dove rimangono esposti ai normali processi biologici di deterioramento in un rispetto integrale dell’ecosistema e della biodiversità. Ogni albero secolare è stato catalogato dal Corpo Forestale dello Stato e le sue caratteristiche sono evidenziate in specifiche tabelle in prossimità di ciascun esemplare e, nell’areale circostante, oltre al pino laricio sono presenti anche meli selvatici, faggi, castagni, pioppi tremuli e aceri montani, di cui sette, situati ai margini della Riserva, sono centenari.


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