Estorsioni e usura, ma anche l’obiettivo di imporre il monopolio dei bar della costa jonica per la fornitura di caffè. Da Sellia a Botricello solo una doveva essere la marca servita ai clienti, quella gestita dalla famiglia Mannolo. E quando il semplice “consiglio” non bastava, gli uomini del clan erano pronti a usare altri mezzi. Proprio da due taniche con benzina piazzate davanti a due attività della zona sono partite le indagini che hanno dato il via all’inchiesta Big Bang che lunedì ha portato all’arresto di tredici persone accusate di associazione mafiosa, estorsione e usura. L’operazione è stata condotta dai carabinieri del comando provinciale di Catanzaro contro la pervasività delle cosche di Cutro e San Leonardo di Cutro nel territorio di Sellia Marina, sulla costa Catanzarese. L’ordinanza redatta dal gip Paola Ciriaco contiene il racconto del titolare di una bar. Dopo aver trovato la tanica di ..........
benzina davanti al locale l’uomo ha denunciato tutto.Tratto dall'edizione odierna della Gazzetta del Sud
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