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martedì 7 giugno 2022

La Sila sempre di più un paradiso di biodiversità. Importante studio sui crocieri che vivono solo nelle pinete della Sila, sull’Etna e a Cipro.

  Pubblicato un importante studio sui crocieri che vivono nelle pinete del Mediterraneo: in Sila, sull’Etna e a Cipro, popolazioni che meriterebbero una protezione speciale per varie ragioni


Il complesso e articolato lavoro scientifico è titolato: “Mediterranean Crossbills Loxia curvirostra

sensulato (Aves, Passeriformes): new data and directions for future research” è stato da poco pubblicato sulla Rivista Italiana di Ornitologia da un team composto da Bruno Massa, Emanuela Domenica Canale, Gabriella Lo Verde, Gianluca Congi, Tommaso La Mantia, Renzo Ientile. Le popolazioni di Crocieri della Sila, dell’Etna, del Monte Troodos (Cipro) meriterebbero una protezione particolare, in quanto singoli tasselli che compongono una biodiversità del tutto unica e non riproducibile.

Il Crociere

Loxia curvirostra, ovvero il Crociere, è un uccello assai particolare. Appartenente alla famiglia dei Fringillidi, si presenta con un becco inconfondibile, dalle punte incrociate. L’habitat frequentato da questa specie di uccello sono soprattutto i boschi di pino. Alcuni ornitologi e ricercatori, coordinati dal prof. Bruno Massa del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali dell’Università degli Studi di Palermo, si sono cimentati in un’intensa attività di studio, basata sull’attività da campo e sulla multidisciplinare raccolta di dati condotta a più livelli e riguardanti più aree del Mediterraneo. Lo studio è stato portato avanti oltre che dal prof. Bruno Massa anche da Emanuela Domenica Canale della Stazione Ornitologica Aegithalos di Palermo, da Gabriella Lo Verde del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali dell’Università degli Studi di Palermo, da Gianluca Congi – coordinatore del Gruppo Locale di Conservazione 121 “Sila” della LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli), da Tommaso La Mantia del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali dell’Università degli Studi di ............

Palermo e da Renzo Ientile del Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche ed Ambientali – Sezione Biologia Animale – Università degli Studi di Catania.

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