foto notizia

lunedì 3 aprile 2023

Il vino è il prodotto italiano più venduto nel mondo. Al Vinitaly la Calabria presenta i suoi vini pregiati circa 170 cantine produttrici del variegato territorio tra mare e Sila.

I vini calabresi si stanno facendo apprezzare in tutta Italia. C'è una grande varietà di cantine, anche piccole, che dimostrano l'interesse di molti giovani imprenditori verso la produzione vitivinicola. Sono contento che l'assessorato regionale all'agricoltura, diretto da Gianluca Gallo, stia dando grande sostegno istituzionale a questi produttori, mettendoli nella condizione ideale di presentarsi a rassegne importanti come il Vinitaly”. Lo ha detto il presidente della regione, Roberto Occhiuto, parlando con la stampa  all'inaugurazione dell'importante fiera internazionale di Verona". “La filiera dei nostri vini va tutelata, soprattutto dagli attacchi in sede europea- ha aggiunto il governatore-considerare i vini alla stregua delle sigarette è sbagliato. Ciò che fa l'Irlanda non necessariamente deve essere fatto nel resto dell'Unione”.


«Quella veronese – commenta il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto – sarà una vetrina eccezionale per una terra impegnata in un nuovo racconto di sé, fondato sulla consapevolezza del valore della propria gente, del suo ingegno, delle sue produzioni». Tra queste ultime, il vino.
«Siamo cresciuti, e tanto», osserva Occhiuto, richiamando i dati che testimoniano il boom del settore: «Ad oggi si contano circa 170 cantine produttrici, in notevole aumento rispetto agli anni passati, nonostante la crisi imposta dalla pandemia».
E poi la consapevolezza, quella pure rinnovata, delle qualità enologiche calabresi: «Prima molta parte del prodotto veniva venduta a terzi. Adesso cresce il numero delle bottiglie a marchio Calabria: si è passati da poco più di 14 milioni agli oltre 16 milioni attuali. Occorre spingere ancor più in questa direzione ed anche a questo è finalizzato il lavoro che si sta svolgendo, con ottimi risultati, nell’ambito delle politiche agricole messe in campo dalla Giunta».
Infine, certo non ultimo, l’apporto dato dai..... giovani produttori. «È in particolare a loro – riconosce il presidente Occhiuto – che si deve la svolta sul terreno del connubio tra vino e territorio: sono una cinquantina le cantine che oggi si aprono ai visitatori per far conoscere le tecniche di produzione, i vigneti ed il territorio che li ospita, con la sua storia e le sue tradizioni: l’enoturismo prende piede anche da noi».

Nessun commento:

Posta un commento

SELLIARACCONTA ®©2009 Tutti i commenti sono moderati in automatico