martedì 12 novembre 2024

Calabria invasa da specie aliene. Tra le specie più pericolose e invasive figurano: Ailanthus altissima, la nutria e il pesce scorpione,


 


La Calabria è una delle regioni d’Italia con la più..........

alta concentrazione di specie e habitat naturali, ma tutto ciò è minacciato dalle specie aliene.

In Calabria, la diffusione di specie aliene rappresenta una crescente minaccia sia per gli ecosistemi terrestri che marini. Questi organismi, introdotti accidentalmente o intenzionalmente dall’uomo, possono alterare gli equilibri naturali, competendo con le specie autoctone.

Nell’ambiente terrestre calabrese, una delle specie aliene più invasive è l’ailanto (Ailanthus altissima), un albero originario della Cina che si sta diffondendo rapidamente, soffocando la vegetazione nativa. Anche la nutria (Myocastor coypus) rappresenta un problema per gli ecosistemi fluviali.

In mare, una delle specie aliene più preoccupanti riguarda alcuni pesci, originari perlopiù dell’Indo-Pacifico, il cui arrivo nel Mediterraneo è stato facilitato dall’innalzamento delle temperature. 

La gestione delle specie aliene in Italia richiede azioni mirate, tra cui monitoraggio, sensibilizzazione e, ove possibile, interventi di eradicazione.

L’impatto delle specie aliene sui mari calabresi

L’invasione di specie aliene rappresenta una seria minaccia per l’ecosistema marino calabrese. Silvio Greco, biologo e vicepresidente della Stazione Zoologica Anton Dorhn, ha recentemente posto l’accento su questo problema durante l’inaugurazione del Parco Marino Costa degli Dei a Vibo Valentia. Greco ha sottolineato come oltre 1.200 specie aliene, prevalentemente migranti residenziali provenienti dal Canale di Suez, hanno colonizzato i mari italiani, alterando gli equilibri naturali.

Tra le specie più pericolose figura il pesce scorpione, un predatore con un’elevata capacità riproduttiva, già avvistato in Sicilia nel 2017 e di recente anche nel Mar Ionio calabrese, con 36 segnalazioni. Il pesce scorpione non solo è tossico, ma rappresenta una minaccia diretta alla biodiversità locale, predando intensamente molte specie autoctone. Greco ha suggerito un approccio pratico per contenere questa invasione: promuovere il consumo di questo pesce, come già fatto con le meduse in Giappone, per ridurre la sua proliferazione nei mari italiani.

2 commenti:

  1. Come promuovere il consumo se dicono che è tossico?

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    1. La pinna dorsale e munita di aculei “tossici” quindi velenosi se si viene a contatto con essi. Questo non toglie che il pesce se adeguatamente preparato, sia commestibile e anche apprezzato da molti.

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