Al centro dell'inchiesta le presunte minacce a Gabriella Miniero per insabbiare un esposto su...............
una proprietà della famiglia della vice prima cittadinaIl sindaco di Girifalco, Pietrantonio Cristoforo, e la vicesindaca Alessia Burdino compariranno dinanzi al giudice monocratico del Tribunale di Catanzaro il prossimo 17 giugno 2027. L’accusa a loro carico è quella di minaccia a pubblico ufficiale, un’imputazione che scaturisce da indagini che hanno scosso il clima politico locale. Secondo le risultanze delle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Catanzaro e condotte dai carabinieri della Stazione di Girifalco e dal Gruppo Tutela Spesa Pubblica della Guardia di Finanza, i due amministratori avrebbero esercitato pressioni indebite nei confronti dell’allora comandante della Polizia Locale, Gabriella Miniero. L’obiettivo di tali pressioni sarebbe stato quello di indurla ad archiviare un esposto su presunti abusi edilizi riguardanti una proprietà del padre della vicesindaca Burdino. L’esposto in questione, anonimo e privo di data certa, era stato protocollato presso gli uffici comunali nel febbraio 2023. La comandante Miniero, ritenendo le circostanze riportate meritevoli di approfondimento e accertamento, avrebbe deciso di procedere con la verifica. A quel punto – stando a quanto ricostruito dall’accusa – avrebbe subito pressioni dirette da parte del sindaco Cristoforo e della vicesindaca Burdino, volte a farla desistere e a non dare seguito all’indagine. In caso di mancata desistenza, la comandante sarebbe stata minacciata di ritorsioni e conseguenze professionali. Le intercettazioni acquisite durante l’inchiesta, elementi chiave del fascicolo della Procura, avrebbero registrato, tra l’altro, un rimprovero del sindaco Cristoforo nei confronti della comandante per “aver raccolto la denuncia”. La vicesindaca Burdino, secondo le stesse risultanze investigative, avrebbe pronunciato la frase: “gliela farò pagare”.
La difesa del sindaco e il clima politico
Il sindaco Cristoforo, durante un confronto avvenuto in Consiglio comunale, ha difeso la propria posizione. Ha affermato di non essere stato informato formalmente dell’esposto, sostenendo che l’iniziativa di procedere fosse partita autonomamente da un dipendente comunale. Con la fissazione dell’udienza preliminare, la vicenda amministrativa e giudiziaria si sposta ora nelle aule del Tribunale, dove verranno analizzati i contenuti delle accuse e le relative prove raccolte dalla Procura. Il caso, già oggetto di aspri confronti e discussioni all’interno del Consiglio comunale di Girifalco, ha profondamente inciso sul clima politico locale e sulle dinamiche interne all’amministrazione.
Tratto da: Calabria7.news
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