martedì 19 agosto 2025

La triste fine della sanità Catanzarese. il progetto del secondo pronto soccorso da 23 milioni circa è fermo in Regione da quasi due anni e attende la firma, mentre i Soldi sul nuovo Ospedale sono stati dirottati.

 


Da Ferragosto la creazione del secondo Pronto soccorso nella “Dulbecco” ha preso lo spazio occupato, fino a.......... 

qualche settimana fa, dalla realizzazione del nuovo ospedale.

La questione non è nuova nemmeno in questo caso, visto che la creazione di un Pronto soccorso di secondo livello nel presidio ospedaliero del policlinico è prevista dal protocollo d’intesa che ha sancito l’istituzione dell’Azienda unica “Dulbecco” con l’integrazione fra il “Pugliese-Ciaccio” e la “Mater Domini”. E il progetto di realizzarlo è concretamente sulla carta da tempo: la nuova Azienda è realtà da poco più di due anni e il documento di fattibilità tecnico-economica del reparto è stato consegnato alla Regione negli ultimi mesi del 2023, dunque non da ieri. Ed è anche stato inserito nel Piano triennale delle opere pubbliche della “Dulbecco”. L’ex consigliere regionale Francesco Pitaro ha annunciato l’intenzione di presentare una querela alla Procura della Repubblica di Catanzaro.

L’azione legale è motivata dalla mancata realizzazione del secondo pronto soccorso, un’opera ritenuta da Pitaro “necessaria ed essenziale per il capoluogo, il territorio della provincia di Catanzaro e l’intera regione”.

Pitaro ha sottolineato la situazione “infuocata” del pronto soccorso del Pugliese, dove gli operatori sanitari, nonostante la loro professionalità, non riescono a far fronte alle continue richieste di emergenza. “Ad oggi, pertanto, il pronto soccorso del capoluogo, nonostante gli sforzi degli operatori sanitari, rende, purtroppo, un servizio inefficace e inidoneo che si riflette negativamente sugli incolpevoli pazienti”.

  • La mancanza di medici e personale sanitario è un problema ricorrente, che spesso porta a ritardi nei soccorsi e alla chiusura di servizi. I ritardi nell'intervento delle ambulanze e l'assenza di guardie mediche in alcune zone sono segnalati come cause di gravi conseguenze, come nel caso della morte di una bambina dopo l'arrivo in ospedale, dove si ipotizza un possibile nesso con la tempistica dell'intervento e il trasferimento in ambulanza. La carenza di strutture adeguate e la loro dislocazione territoriale sono spesso criticate, rendendo difficile l'accesso alle cure. Eventi tragici come la morte di Carlotta o il decesso in piazza a Falerna a seguito della mancata assistenza di guardia medica, portano a indagini per accertare le responsabilità e le cause dei disservizi. Occhiuto è ancora commissario alla Sanità regionale, anche se potrebbe a breve dimettersi per non rischiare l’ineleggibilità nel parlamentino calabrese. Secondo, il Servizio sanitario della Calabria è insufficiente, per non dire scarso nel complesso. E ciò per un assieme di cause radicate negli anni e di fattori diversi, compresa la generale carenza di vigilanza e senso critico nel Consiglio regionale della Calabria, appena disciolto. In Calabria vanno realizzati tre dei quattro ospedali nuovi contemplati nell’Accordo del 2007 con il ministero della Salute. Il quarto, richiesto da Agazio Loiero quando era presidente della Regione, doveva sorgere a Catanzaro, ma nel frattempo è scomparso dai radar.

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