Satriano e i centri limitrofi, in provincia di Catanzaro, nei mesi scorsi.
Sul banco degli imputati siede R.M., 36 anni, accusato di essere tra i responsabili della serie di roghi che hanno provocato danni significativi a veicoli e attività commerciali. Il fascicolo è curato dal pubblico ministero Chiara Esposito. R.M., arrestato lo scorso 18 aprile e posto ai domiciliari, si trova ora al centro di un procedimento che mira a fare piena luce sugli eventi che hanno seminato paura nella comunità locale. A un punto di svolta inatteso, l’udienza è stata segnata dalla richiesta avanzata dall’imputato R.M. di patteggiamento. L’istanza, che potrebbe chiudere anticipatamente il procedimento per l’imputato, è ora al vaglio del Tribunale, la cui decisione è attesa nelle prossime fasi processuali. Il processo vedeva inizialmente un secondo imputato, V.S., coetaneo di R.M. e anch’egli arrestato in aprile. Tuttavia, la sua posizione è stata stralciata in quanto, pur essendo stato rinviato a giudizio, è stato dichiarato incapace di intendere e di volere e, pertanto, non giudicabile. L’aula del Tribunale ha visto una folta presenza di parti civili, costituite in giudizio per far valere i propri diritti. Si tratta di persone fisiche e titolari di attività danneggiate, che hanno subito la distruzione di auto e negozi a causa degli atti incendiari. I danneggiati, difesi dall’avvocato Pedullà, sono determinati a ottenere il risarcimento per i danni patrimoniali subiti a seguito degli eventi che hanno turbato la tranquillità della comunità. Il processo entra ora nel vivo, con la richiesta di patteggiamento che apre un potenziale scenario di svolta per la vicenda giudiziaria.
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