Dopo poco meno di un mese, la raccolta delle castagne sta per ........
concludersi ai piedi dei monti della Sila piccola ed è tempo di bilanci per la stagione autunnale 2025.È stata una raccolta molto fruttuosa a detta dei tanti raccoglitori dei paesi di Petrona’ e anche dei centri vicini di Cerva e Sersale. Gli alberi da frutto autunnale hanno liberato tante castagne dai ricci, castagne che sono state vendute a più di un euro al chilo, per la precisione a un euro e venti centesimi. Il cinipide è solo un brutto ricordo e c’è chi parla di raccolta come non se ne vedeva da decenni. Panieri e sacchi sovente pieni nei boschi della Sila e una boccata di ossigeno per i bilanci di tante famiglie che hanno potuto contare su un’entrata economica in più nell’affrontare le spese quotidiane. La castagna nella Presila catanzarese non è solo economia, ma anche storia e folclore: merita di essere valorizzata più di quanto si sta facendo. Come ? Puntando sulla denominazione geografica protetta: da sempre desiderata e mai realizzata. Il castagno è definito l’albero del pane e il pane dei poveri: in passato la castagna era sinonimo di risorsa per il sostentamento di tantissimi paesi a superficie castanicola.
Ha un grande passato e può avere anche un luminoso futuro: dipende dalle scelte della politica regionale.
Tratto da. ilreventino.it di Enzo Bubbo

Nessun commento:
Posta un commento
SELLIARACCONTA ®©2009 Tutti i commenti sono moderati in automatico