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venerdì 21 settembre 2018

Simeri Mare; Svolta per l'omicidio di Francesco Rosso arrestati 4 persone responsabili dell'efferato delitto di oltre 3 anni fa

Risolto l'omicidio del macellaio Francesco Rosso avvenuto il 14 aprile 2015 a Simeri Mare. Su richiesta della Procura della Repubblica di Catanzaro. 4 indagati, ritenuti responsabili in concorso dell’omicidio aggravato 
Omicidio aggravato: questo il reato contestato, in concorso, a quattro persone che stamani all’alba sono finite in carcere con l’accusa di essere i responsabili di un assassinio che risale a oltre tre anni fa, quello di Francesco Rosso, ammazzato a Simeri Crichi, era il 14 aprile del 2015, mentre stava lavorando nella macelleria di famiglia 
Il blitz è scattato stamani all’alba tra Botricello e Lecco. I carabinieri calabresi e lombardi hanno eseguito le misure cautelari emesse dal Gip del Tribunale di Catanzaro su richiesta della Procura della Repubblica.
La vittima, come dicevamo, venne uccisa quel giorno di aprile di tre anni fa da un killer che gli esplose contro dei colpi di pistola, almeno due, mentre si trovava nell’attività commerciale, nella frazione di Simeri Mare.
L’assassino entrò nella macelleria - in un orario in cui non vi era nessun avventore - e fece fuoco, ma si ritenne già da allora che un’altra persona lo attendesse all’esterno del negozio.
Rosso, all’epoca 35enne, era incensuratosposatosi dedicava all’at

venerdì 31 agosto 2018

Preoccupano sempre più i continui furti a danno di aziende agricole del Catanzarese una delle ultime razzie a Soveria Simeri. Coldiretti lancia gara di solidarietà

Sempre più frequentemente nelle campagne calabresi registriamo l’aumento di furti in particolare di trattori ed in generale dei mezzi agricoli, purtroppo cresce l’abigeato e non meno frequenti le intimidazioni, gli incendi dolosi ed azioni di racket. L’ultimo episodio in ordine di tempo si è verificato al giovane imprenditore vitivinicolo Matteo Dell’Aera, titolare dell’azienda agricola di circa 30 ettari, nel comune di Soveria Simeri (CZ) prevalentemente coltivata a vigneto, che ha subito il furto di due trattori e di tutte le attrezzature necessarie alla conduzione dell’azienda. Certamente non si possono lasciare soli i singoli agricoltori nel contrastare la criminalità’ nelle campagne.

Coldiretti nell’esprimere solidarietà sollecita il Prefetto di Catanzaro e le forze dell’ordine ad intensificare le attività di controllo del territorio rurale purtroppo sempre di più preda di criminali. Coldiretti però vuole dare un segnale tangibile con una solidarietà operosa che veda coinvolte sia le Istituzioni e contemporaneamente gli stessi agricoltori e anche cittadini. Riteniamo ormai non più rinviabili – afferma infatti Coldiretti – azioni straordinarie per assicurare sicurezza e legalità nelle campagne calabresi e per questo chiede al Presidente Oliverio l’attivazione immediata di due azioni a supporto degli agricoltori volte a garantire tutela alle aziende agricole e pertanto propone: l’attivazione del PON-Sicurezza e Legalità per rafforzare la prevenzione e la difesa e poi, un bando mono-tematico a valere sul PSR 2014-2020 per il ripristino dei mezzi agricoli e del patrimonio zootecnico oggetto di furti, incendi dolosi o azione di racket. Ma nell’immediato? Ecco che proprio in attesa degli interventi Regionali, per il ripristino dei mezzi agricoli aziendali e di una maggiore attività di tutela, – dichiara Molinaro presidente di Coldiretti Calabria – serve sostegno concreto ed immediato per garantire la conduzione delle aziende dal giorno dopo. Coldiretti Calabria sollecita una forte reazione di solidarietà, al fianco di Matteo per sostenerlo nella conduzione del vigneto e poi nelle prossime settimane nella vendemmia e per questo lancia l’hashtag #nonlasciamosoloilcontadino. Facciamo appello a chiunque è nelle condizioni di poterlo fare di mettere a disposizione mezzi agricoli ed ore lavoro necessarie per non perdere il raccolto; stringersi concretamente intorno a chi ha bisogno e sostenerlo aiutandolo a superare le ..................

sabato 31 marzo 2018

I tradizionali riti del venerdì Santo nei vari centri del Comprensorio Fotoracconto delle varie funzioni

Un toccante primo piano della "Naca" di Sellia 


La Pasqua in Calabria è una delle feste più sentite tra gli eventi dell’anno tanto che ancora oggi molti dei riti pasquali vengono celebrati secondo gli usi tradizionali. I riti della Pasqua o meglio dire i riti della settimana santa calabrese sono davvero suggestivi e famosi proprio per l’intensità con cui vengono celebrati.  Il Venerdì Santo in numerosissimi comuni della nostra regione vengono organizzate le sacre rappresentazioni tradizionaliin provincia di Catanzaro. Migliaia di credenti sono coinvolti nelle rappresentazioni pasquali, in un tuttuno di emozioni e passioni, che si tramandano nei secoli.Beneditta chilla pasta chi di venneri s’impasta… Così recita un proverbio calabrese che riguarda le antichissime tradizioni del Venerdì Santo, un tempo giorno di penitenza simbolica e digiuno per preparare il corpo e lo spirito alla resurrezione di Cristo.
A seguire una suggestiva carrellata di foto durante le varie funzioni del venerdì Santo nei vari paesi del nostro comprensorio.


Sellia
Magisano



Magisano




Catanzaro


Catanzaro

Albi
Albi
A seguire ancora tantissime foto durante il venerdì Santo nei nostri paesi

venerdì 26 gennaio 2018

Soveria Simeri la triste storia di Andrea 49 anni alto quasi 2 metri e pesa 120 chili Affetto da sclerosi multipla ad assisterlo c’è solo l’anziana madre ormai allo stremo (con video)

«Non ce la faccio più! Ho bisogno dell’assistenza domiciliare quotidiana per mio figlio».
Donata è la mamma di Andrea, 49 anni affetto da sclerosi multipla, malattia neurodegenerativa progressivamente invalidante. Da due anni a non riceve nessun supporto a causa dei tagli della sanità. Andrea, alto 190 per 120 kg di peso, dal 2006 è costretto sulla sedia a rotelle e vive nella sua casa di Soveria Simeri.

La patologia si è manifestata quando Andrea aveva 20 anni e da allora ha dovuto fare i conti con problemi su problemi: le carenze dell’assistenza, i costi della malattia e le difficoltà al lavoro. A supportarlo c’è stata sempre la sua mamma, il padre è morto lo stesso anno che gli diagnosticarono la sua condizione.«Per anni ho viaggiato con Andrea in diverse parti d’Italia - racconta la mamma -. In Calabria ci sono diversi centri clinici per la sclerosi multipla, ma la carenza di personale dedicato non garantisce il supporto necessario ai pazienti. Manca la gestione integrata della malattia e quindi siamo costretti ad andare altrove».
Di fronte a bisogni complessi che mutano col tempo, nella maggior parte dei casi non esiste ancora, in Calabria, una presa in carico unitaria e integrata dei malati da parte di centri clinici, di riabilitazione, dei servizi territoriali e socioassistenziali. Una delle principali carenze rimane la riabilitazione, che è fondamentale per preservare l’autonomia dei pazienti e prevenire disabilità severe. E così in.......

venerdì 19 gennaio 2018

Replica del sindaco di Soveria Simeri alle accuse del Codacons sulla designazione della sorella a Rup: «È l'unica dipendente dell'Area tecnica e solo lei ha i requisiti per il ruolo»

Riceviamo e pubblichiamo la replica del sindaco di Soveria Simeri, Mario Amedeo Mormile all’articolo “Incarichi in famiglia per il Sindaco Mormile”. Mormile annuncia querele e precisa che la delibera su cui è incentrato l'articolo, che riporta i contenuti di un comunicato stampa del Codacons, è stata cancellata dall'albo on line «per la correzione del connotato dell’immediata esecutività, che era sfuggito nella prima pubblicazione». Di seguito il testo della nota di replica.

Con la delibera n. 1/2018 è stato emesso un provvedimento indispensabile, oltre che urgente, al fine di concorrere alla ripartizione delle risorse stanziate dalla Regione nell’ambito del Por Calabria-Piano di Azione “Interventi per il miglioramento del servizio di Raccolta Differenziata in Calabria”.
Nell’atto, espressamente richiesto in tale forma (delibera di Giunta) dal Bando regionale (art.8 – punto 8.2 – e – del disciplinare), si nomina il Responsabile Unico del Procedimento nella persona dell’architetto Carmen Mormile. Quest’ultima, oltre a possedere (unica figura in tutto il Comune), i requisiti richiesti per la nomina del Rup, è altresì l’unica dipendente inquadrata nell’Area Tecnica.
Il Codacons ignora volutamente che l’art. 31 del Codice degli Appalti impone la nomina ad un dipendente di ruolo, tanto che incarichi di supporto esterno potrebbero essere attivati solo se nell’Ente mancasse la figura adatta.
Nei confronti dell’incaricata Carmen Mormile, che sempre per il citato art. 31 non può neppure rifiutare l’incarico, in quanto obbligatorio, nessun beneficio economico l’Amministrazione ha previsto né prevederà.
Solo oneri quindi e nessun beneficio per la neo responsabile del progetto (non ancora finanziato), la quale da mesi si trova a reggere in solitario affanno la laboriosa gestione dell’Area Tecnica in tutti i suoi settori, poiché l’Amministrazione non ha inteso affiancarle figure esterne di supporto per evitare dispendio di risorse della collettività.
Non ho intenzione di astenermi dal partecipare alle prossime sedute di Giunta che avranno all’ordine del giorno progettazioni tecniche, e quindi atti fondamentali nella programmazione dei lavori e dei servizi essenziali per la comunità amministrata.
Pertanto, meglio tutelarsi da subito contro chi in malafede mira a sollevare sensazionalistici quanto infondati polveroni, profittando dell’aura di sospetto che purtroppo aleggia sull’operato degli amministratori pubblici, a dispetto del difficile quanto tenace impegno quotidiano di coloro che dedicano all’amministrazione tutto il loro...........

giovedì 28 dicembre 2017

Bando Regionale "SOCIAL HOUSING" il comune di Catanzaro capofila per i distretti nord frazione S. Elia di Pentone e Magisano e sud Soveria Simeri

L’adesione ai bandi regionali per gli interventi di recupero del patrimonio pubblico esistente è stata al centro dei lavori della giunta, presieduta dal sindaco Sergio Abramo. Su proposta del settore Grandi opere, ascoltata la relazione degli assessori Longo e Concolino, è stato dato parere favorevole
all’adesione al bando per: interventi di potenziamento del patrimonio pubblico esistente e di recupero di alloggi di proprietà pubblica per incrementare la disponibilità di alloggi sociali e servizi abitativi per categorie fragili per ragioni economiche e sociali; interventi infrastrutturali finalizzati alla sperimentazione di modelli innovativi sociali e abitativi per categorie molto fragili. In particolare, il Comune di Catanzaro ha elaborato un intervento su un immobile in via Cilea per la realizzazione di un progetto di social housing, denominato “Luogo comune”, mediante il recupero e la rifunzionalizzazione dell’edificio, attualmente inutilizzato, con destinazione residenziale. “Nello specifico – ha commentato l’assessore alle politiche sociali Lea Concolino - si prevede di realizzare al piano terra degli spazi comuni per attività di aggregazione e integrazione sociale; al primo e secondo piano, otto appartamenti destinati a fasce deboli di popolazione impossibilitate a sostenere soluzioni abitative canoniche, nonché a persone con disabilità psichica e psicofisica lieve per le quali si ritengono necessari percorsi graduali di avvicinamento alla vita indipendente. Si è scelta la soluzione del “social mix” come principio cardine del progetto per ridurre, innanzitutto, la concentrazione di gruppi specifici e, di conseguenza, il rischio di isolamento. Il progetto mira, dunque, a divenire un possibile modello di “social housing” in grado di offrire risposte alla crescente domanda di alloggi a costi sostenibili e, al tempo stesso, supportare l’autonomia potenziale di soggetti in difficoltà. Si tratta di un punto di partenza dal quale sviluppare realtà similari, anche nel mercato privato, su tutto il territorio cittadino”.     Su proposta del settore lavori pubblici, illustrata dall’assessore Franco Longo, l’esecutivo ha dato anche il via libera alla partecipazione dell’Ambito di Catanzaro - di cui il Comune Capoluogo è capofila per i distretti nord (intervento su...........

venerdì 22 dicembre 2017

Sorpreso nel centro abitato di Soveria Simeri alla guida di un autovettura rubata viene prontamente arrestato dai Carabinieri di Sellia Marina

Nel corso della giornata di ieri i Carabinieri del radiomobile di Sellia Marina unitamente ai Carabinieri della stazione di Santa Maria della Compagnia di catanzaro hanno tratto in arresto per furto di autovettura e violazione prescrizioni della misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di dimora S.B.  classe 87. L'uomo è stato sorpreso nel centro abitato di Soveria Simeri alla guida dell autovettura , oggetto di furto,mentre si stava dando a precipitosa fuga, subito riconosciuto dai militari operanti é stato prontamente bloccato e arrestato. in data odierna si è svolta l udienza di convalida con la..........

lunedì 30 ottobre 2017

In Calabria la più grande tendopoli d'Italia."Chi sono i prossimi migranti sbarcati della Presila ?" Lettera aperta di un cittadino.

"Con la realizzazione della più grande tendopoli d'Italia, quella di San Ferdinando, si è conclusa l'attività della Protezione civile della Regione Calabria prevista nel protocollo di intesa stipulato nel 2016 da Prefettura di Reggio Calabria, Regione Calabria e Comune di San Ferdinando". E' quanto si afferma in una nota della Protezione civile regionale.

    "La tendopoli di San Ferdinando - è detto nella nota - è stata realizzata nel periodo giugno-agosto 2017 con il supporto indispensabile delle associazioni di volontariato. La tendopoli ospita 464 migranti. Dal 18 luglio scorso, la struttura è stata data in gestione dalla Prefettura reggina al comune di San Ferdinando. Oltre alla realizzazione, Prociv ha ideato, progettato, fornito ed installato nella tendopoli sistemi di controllo degli accessi ad alta tecnologia, mediante il rilevamento automatizzato delle impronte digitali e dei volti - e di videosorveglianza ad alta definizione, entrambi controllabili in remoto dalle forze dell'ordine".

a seguire lettera aperta da parte di un cittadino della Presila


Chi sono i  prossimi  sbarcati della presila????


Benvenuti clandestini..!!!Ecco chi sono i prossimi “ospiti sbarcati” nelle comunità presilane, convinte da Minniti ad aderire al programma di accoglienza Sprar!!!


CLAN-DES-TI-NI, cioè persone entrate illegalmente nel nostro Paese, che non scappano da nessuna guerra,  villeggianti a spese dei contribuenti italiani, che non riceveranno mai lo status di profughi perché non ne hanno diritto. A dirlo non è Salvini o qualche altro xenofobo, razzista, ecc... ma il Ministero dell'Interno che martedì ha diffuso i dati delle Commissioni territoriali per il diritto d'asilo.


In pratica, oltre nove “sbarcati “ su dieci andrebbero immediatamente respinti; meglio ancora, non si dovrebbe andare fino sulle coste libiche a caricarli sulle navi (ONG!!).

Dall'inizio dell'anno a oggi le commissioni hanno esaminato 64.756 istanze:
lo status di rifugiato è stato riconosciuto a 5.567 richiedenti (poco meno del 9%), la protezione sussidiaria a 5.862 (9%) e la protezione umanitaria a 15.928 (25%). I mancati riconoscimenti sono stati 33.579, pari al 52%".


Lo ha reso noto Sandra Sarti, presidente della Commissione nazionale per il diritto d'asilo del ministero dell'Interno, nel.......

sabato 28 ottobre 2017

Emergenza siccità: secondo la Sorical nei prossimi mesi acqua razionata in tutta la regione.Nella Presila Catanzarese già si registra un meno 22% di portata (vedi cartina)

Cartina dei percorsi principali degli acquedotti in provincia di Catanzaro gestiti dalla Sorical


Nonostante l’inizio della stagione delle piogge, la carenza idrica si avrà anche per i prossimi mesi. Le falde, a causa del lungo periodo di scarse precipitazioni, si sono impoverite e le sorgenti in questi mesi hanno ridotto la portata a livelli preoccupanti, non solo in provincia di Cosenza ma anche nel Catanzarese e Vibonese. Sorical, gestore delle sorgenti degli acquedotti regionali rileva un calo di portata che anche nel mese di ottobre, in netta controtendenza rispetto al recente passato, al punto da far segnare punte record per alcuni schemi come l’Abatemarco-Capodacqua (-25%) al servizio di 25 Comuni tra cui Cosenza, Rende, Castrolibero e Montalto Uffugo. L’acquedotto Bufalo (-27%), al servizio di 16 comuni a Sud di Cosenza tra cui Mendicino, Rogliano, Grimaldi ed Aiello Calabro; Cali più vistosi per le sorgenti più piccole degli Schemi acquedottistici Rende Uniti, Marano Uniti, Fondente-Botte Donato al servizio dei Casali del Manco con cali tra il 35 e il 40%. In crisi anche gli acquedotti al servizio della Sibaritide e Basso Jonio: il Macrocioli, a servizio di diversi comuni tra cui Mirto e Calopezzati; Preoccupa anche l’Ejano che preleva acqua dal massiccio del Pollino, nel Comune di Frascineto, e alimenta popolosi centri abitati come Cassano Jonio, Villapiana, Cerchiara, Trebisacce e Roseto (verso nord) e Corigliano Calabro verso sud; Nella Presila Catanzarese in calo del 40% le sorgenti dell’acquedotto Posino a servizio di Tiriolo,
Gimigliano, Miglierina, Amato. L’Alto Simeri è in calo del 22% , nelle scorse settimane è entrata in crisi l’erogazione ai Comuni di Pentone, Sorbo, Magisano, Simeri Crichi, Soveria Simeri, Zagarise e Sellia Superiore e Sorical ha chiesto ad A2A un maggiore rilascio di acqua dalla diga del Passante. Nel Vibonese in calo da mesi del 30% l’acquedotto Monte Poro al servizio di Briatico, Cessaniti, Filandari, Zungri, San Costantino, Rombiolo, Ionadi, Filandari e Briatico. In calo del 30% anche le sorgenti del Tuccio che alimenta la parte sud della città dello Stretto fino a Melito Porto Salvo. I tecnici della Sorical, per sopperire alla ridotta produzione delle sorgenti, dove...........

venerdì 20 ottobre 2017

Sono passati 2 anni dalla morte di Francesco Rosso, il macellaio ucciso a Simeri Mare come il peggiore dei criminali. I familiari chiedo giustamente a gran voce giustizia! Con video

Vogliamo solo giustizia, non vendetta. Chi sa qualcosa ci aiuti a trovare la verità». Sono trascorsi ormai più due anni, e a questo disperato appello lanciato da un padre sofferente non ha mai risposto nessuno. Un omicidio in pieno giorno, all’ora di pranzo, in un tranquillo paesino in Provincia di Catanzaro. A Simeri mare lo conoscevano tutti, Francesco Rosso, un ragazzone di 34 anni
innamorato del suo lavoro e della sua famiglia. Gestiva la macelleria del padre con dedizione, sin da quando era ragazzo, ma proprio quel luogo, a lui così caro, si è rivelato una trappola mortale.
Non si sa chi sia il killer di Francesco, l’assassino che quel 14 aprile del 2015 intorno alle 13 lo ha freddato con tre colpi d’arma da fuoco dietro il bancone della sua salumeria. Lo ha colpito alla spalla e alla testa, in un agguato. E poi, velocemente, si è dileguato nel nulla. Non un testimone, né una telecamera in zona, nessuno, quel giorno, ha visto o sentito nulla. Nei pressi della macelleria c’è un bar molto frequentato, aperto anche all’ora di pranzo: possibile che quel martedì non si sia fermato nessuno?
«Abbiamo la necessità di avere delle risposte – dice la cugina di Francesco, Mariella Arcuri – non possiamo accettare che a distanza di anni non sia uscita fuori la verità. È stato un fulmine a ciel sereno – continua Mariella – un fatto inspiegabile. So che mio cugino è stato trovato riverso a terra, in una pozza di sangue, con accanto un pezzo di carne. È possibile che questo individuo, qualche attimo prima della tragedia, si sia finto anche un cliente della salumeria».
Francesco era benvoluto in paese, un ragazzo, come lo descrivevano, «abitudinario». Era presidente di una squadra di calcio ed era sempre circondato da amici e conoscenti. Eppure, quel maledetto martedì di aprile, è andato incontro al suo tragico destino da solo. Ma allora chi – e perché – ha voluto fargli del male?
«Francesco era amato da tutti e per noi – dice Mariella – è stato anche piuttosto deludente non aver ricevuto un aiuto, una testimonianza, un particolare che potesse aiutarci a trovare la verità. Sappiamo per certo – dice – che quel giorno qualcuno era lì. E in ogni caso, le perizie balistiche effettuate in zona, ci hanno confermato che anche in lontananza, i colpi esplosi non potevano non sentirsi. Il silenzio di tutti ci ha feriti profondamente».  
Nei giorni antecedenti all’omicidio, un’auto, una Fiat grigia, è stata avvistata più volte nei pressi dell’abitazione del ragazzo: è possibile che lo stessero pedinando da tempo? Una circostanza dai contorni poco chiari, e che aveva insospettito i familiari.
«La vicenda ci ha lasciati senza parole – aggiunge Mariella – sia per il modus operandi, visto che quella di mio cugino è stata una vera e propria esecuzione, sia perché la mia famiglia, in 40 anni di attività, non ha mai avuto problemi con nessuno. Non crediamo a uno scambio di persona – continua Mariella – piuttosto sembra sia stato tutto studiato nei minimi dettagli. Se è vero, ad esempio, che la Fiat grigia avvistata nei giorni precedenti, abbia a che fare con l’omicidio, è altamente probabile che qualcuno stesse già studiando i movimenti e le abitudini di Francesco».
Da quel giorno, dopo la conclusione delle indagini da parte dei Carabinieri di Sellia Marina, indaga la Procura di Catanzaro, ma dopo più di............

giovedì 12 ottobre 2017

Sarà il comune di Soveria Simeri a donare l'olio alla lampada votiva della Basilica Madonna di Porto. partecipano anche le parrocchie del comprensorio con i parroci e i sindaci di Zagarise, Simeri Crichi, Simeri Mare, Sellia Superiore, Sersale e Magisano.

Si rinnova domenica l'appuntamento che ricorda l'evento fondatore del Santuario: l'apparizione in sogno della Madonna ad un giovane sbandato del luogo, Pietro Gatto  






Si rinnova domenica prossima, 15 ottobre, l’annuale appuntamento che ricorda l’evento fondatore del santuario di Porto, ossia l’apparizione in sogno della Madonna ad un giovane sbandato del luogo, Pietro Gatto, avvenuta nel lontano 1751. E come ogni anno, una comunità parrocchiale della diocesi di Catanzaro-Squillace offrirà l’olio per la lampada votiva che viene accesa nella Basilica mariana. Quest’anno l’olio verrà offerto dalla comunità parrocchiale di Soveria Simeri, guidata da don Giuseppe Biamonte e dal Comune di Soveria Simeri con il sindaco Mario Amedeo Mormile.
In preparazione all’evento, la comunità di Soveria Simeri ha accolto con fede e devozione sabato scorso la copia dell’immagine pellegrina della Madonna di Porto, organizzando un significativo settenario di preghiera a cui stanno partecipando anche le parrocchie del comprensorio con i parroci e i sindaci. Si tratta dei comuni di Zagarise, Simeri Crichi, Simeri Mare, Sellia Superiore, Sersale e Magisano. Tutte comunità storicamente legate al secolare culto mariano della Madonna di Porto venerata a Gimigliano. Si tratta di un appuntamento importante e significativo, anche perché ricorda storicamente l’avvenimento che cambiò la vita di un giovane perseguitato dalla giustizia e che segnò profondamente la storia religiosa e sociale della diocesi di Catanzaro. L’evento fondatore del movimento religioso che si è andato creando attorno alla Madonna di Porto è stato la conversione di Pietro Gatto, vero miracolo spirituale, che il giovane ha voluto evidenziare non solo con il suo cambiamento di vita, ma anche con il mutamento del proprio nome: volle chiamarsi Costantino, in omaggio alla Madonna di Costantinopoli.
Il messaggio, quindi, che questo santuario trasmette è soprattutto un invito alla conversione. Il settenario si concluderà domenica 15 ottobre a Porto, quando la comunità di Soveria Simeri riaccompagnerà la copia dell’immagine della Madonna che verrà accolta da monsignor Gregorio Montillo, vicario generale della diocesi. Seguirà alle.......