Quella approvata oggi dalla Giunta è una delibera davvero importante, la Calabria ha bisogno di questi segnali di discontinuità. La lotta all’abusivismo edilizio è una priorità per il mio governo.Lavoriamo per diffondere la cultura della legalità e per difendere il nostro territorio”.
L’abusivismo edilizio è un fenomeno di diffusa perpetrazione del reato di abuso edilizio tale da assumere una particolare e incisiva rilevanza sociale e politica. Oggi, uno degli aspetti di maggior rilevanza nell’analisi del fenomeno è la rischiosità della violazione di norme e disposizioni legate alla sicurezza. Fra queste, diverse norme vietano l’edificazione su suoli che non consentano un accettabile grado di sicurezza statica dell’eventuale edificato. È il caso, ad esempio, di aree soprastanti zone a rischio frana o alluvione, zone a elevato rischio sismico. L‘abusivismo perpetrato su suoli non idonei alla fabbricazione – come diversi casi di cronaca hanno mostrato – è fonte di grave pericolo. La Regione Calabria, dunque, intende rafforzare le azioni di prevenzione e dissuasione delle attività edilizie abusive sul territorio, contrastando il fenomeno dell’abusivismo edilizio in base agli strumenti normativi vigenti. Per questi motivi la Giunta regionale della Calabria, nella riunione di ieri, su indicazione del presidente Roberto Occhiuto, ha deliberato il commissariamento, per inerzia e inadempienza, di 30 Comuni che non hanno esercitato la necessaria vigilanza sull’attività urbanistico-edilizia in tema di controllo del territorio e repressione dell’abusivismo. Per quanto riguarda la provincia di Cosenza, i Comuni commissariati dalla Giunta regionale per “inerzia e inadempienza” in materia di abusivismo edilizio sono Cariati, Carolei, Castrovillari, Crosia, Dipignano, Figline Vigliaturo, Fuscaldo, Lungro, Luzzi, Mandatoriccio, Mendicino, Paludi, Paola, Praia a Mare, San Lucido, San Nicola Arcella, Santo Stefano di Rogliano, Scalea, Tarsia, Tortora, Trebisacce e Zumpano. Per la provincia di Catanzaro sono........