Il giudice dell'udienza preliminare di Catanzaro
ha rinviato a giudizio R.M., dal 2007 al 2010
parroco della cittadina di Belcastro, nel Catanzarese, accusato di
pedofilia.
Accogliendo la richiesta dell'Ufficio di procura e dei legali delle
parti civili (il Comune di Belcastro, nonché le famiglie delle presunte
piccole vittime degli abusi, rappresentate dagli avvocati
Concetta Stanizzi e Antonello Talerico) il giudice,
Ilaria Tarantino,
ha mandato il prete sul banco degli imputati al processo che avrà
inizio il 10 aprile davanti al tribunale collegiale del capoluogo
calabrese, dove sarà difeso dall'avvocato
Silvano Cavarretta.
In aula sarà presente anche la Curia Arcivescovile di Crotone-Santa Severina,
citata come responsabile civile - cioè come quella parte che, in caso
di condanna al risarcimento dei danni, sarà obbligata in solido a pagare
assieme all'imputato - dopo che lo scorso 15 dicembre il gup ha accolto
la relativa richiesta delle parti offese del procedimento, ed ha invece
respinto l'istanza della stessa Curia che voleva costituirsi piuttosto
come parte civile.
Pesantissime le contestazioni a carico del prete, che adesso dovrà rispondere al dibattimento di violenza sessuale aggravata perché compiuta ai danni di una quindicina di minorenni, secondo le risultanze di un'inchiesta apertasi oltre tre anni fa a seguito della denuncia presentata da alcuni genitori di
una delle presunte giovanissime vittime. Segnalazione cui se ne
aggiunsero altre nel corso delle indagini, durante le quali i
carabinieri raccolsero le dichiarazioni di decine di persone, e furono
anche acquisiti con incidente probatorio - e dunque con valore di prova
all'eventuale futuro processo - i racconti dei minorenni coinvolti nei
presunti abusi. Quanto all'indagato, non se ne ebbero più notizie
precise dal ....