domenica 26 dicembre 2010

Corrado Alvaro: La leggenda di Natale

Quando nacque Gesù, Giuseppe, vedendo che il suo Bambino aveva freddo, andò a cercare un pò di fuoco in un prato dove c'erano alcuni pastori con il loro gregge.
A custodire il gregge c'era un cane, che mordeva tutti quelli che s'avvicinavano alle pecore. Quella notte, invece, Giuseppe raggiunse i pastori e il cane non gli fece nulla.
I pastori, meravigliati, dissero: "Come mai questo cane non morde, stanotte?"
E rivolti a Giuseppe chiesero: "Che cosa volete?"
"Vorrei un pò di fuoco ..."
"E dove lo metterete per portarlo via?"
"Lo metterò qui... " rispose Giuseppe, mostrando un lembo del suo mantello.
"Ma si brucerà!" esclamarono i pastori.
Giuseppe li rassicurò: "No, non accadrà nulla, credetemi."
I pastori presero un pò di fuoco e lo misero nel lembo del mantello.
Giuseppe se ne andò e i pastori dissero fra loro: "Vedrete come si brucerà tutto il mantello...".
Ma quando videro che il mantello non bruciava e che il cane non si muoveva e nemmeno abbaiava, pensarono che quell'uomo dovesse essere un uomo di Dio.
In quel momento apparve l'angelo del Signore che disse: "È nato il Messia!"
Allora i pastori capirono e portarono frutta, agnelli e colombe al Bambino Gesù.
Corrado Alvaro

sabato 25 dicembre 2010

La tradizione del Natale in Calabria, Tanti auguri di buon Natale a tutti affinchè la nostra piccola comunità possa di nuovo riassaporare quel senso di appartenenza,quella fratellanza, quella bella amicizia che andava aldilà di ogni divisione. Auguri.

Eccoci giunti  al periodo delle festività Natalizie, un periodo particolare. pieno di atmosfere magiche, pieno di belle e antiche  tradizioni . Almeno in questo  periodo ci dobbiamo impegnare nell’essere più buoni,più altruisti,più caritatevoli (altrimenti babbo natale si dimenticherà di noi ) Perché ovviamente tutti crediamo ancora che babbo natale esisti veramente!...Vero? E che malgrado la sua veneranda età mai una volta si è dimenticato di portarci anche un piccolo dono. In questo periodo in modo particolare tutti vorremo diventare dei bambini per riassaporare,gustare questo bellissimo periodo. Certo causa l’aumentato benestare vivendo nell’epoca del consumismo dell’usa e getta i bambini non sanno più che regalo chiedere avendo di tutto, di più. Quando eravamo piccoli noi innanzi tutto babbo natale non lo conoscevamo anzi mai ci saremmo permessi di chiamare il nostro papà “babbo” però il 6 gennaio arrivava puntualmente la cara befana che certamente  non era ricca come il suo antagonista babbo natale, basta vederla come è vestita ma noi ci volevamo bene, portava piccole cose, qualche soldino dei dolcetti fatti in casa e qualche volta dei giocattoli niente di elettronico, a malapena c’era la televisione con solo due canali,ma erano comunque bei giochini che ci facevano sognare giocando con la fantasia….soldatini, trenini, automobili di latta. Natale era  la festa per eccellenza, era la festa dei bambini che scrivevamo la letterina per sistemarla sotto il piatto del nostro papà (non babbo) il quale sempre in modo meravigliato,come se non si fosse accorto di nulla si domandava di chi fosse questa letterina ma soprattutto cosa c'era scritto? Si saliva sulla sedia e con tono emozionato si iniziava ad elencare i buoni propositi, il perdono per le marachelle fatte ma soprattutto si elogiavano i genitori vero collante vero perno delle famiglia, dopo un caloroso applauso dei vari commensali che dovevano essere in tanti zii nonni ecc… tutto rosso come un peperoncino andavi a baciare prima papà e poi la mamma niente regali ma sicuramente il più bel regalo era vivere in quel ambiente crescere con quei principi con quella educazione. Mi ricordo ancora che dopo la mezzanotte i figli dando gli auguri ai propri genitori gli baciavamo la mano destra era un simbolo di rispetto ma soprattutto di gratitudine, di amore. Oggi tutto è cambiato in meglio o in peggio?  Per noi che abbiamo vissuto quell'epoca, orgogliosamente diciamo che non possono essistere paragoni, i nostri figli invece sicuramente no ci giudicano all'antica ma come facevate senza telefonino,senza internet,senza tutte le tecnologie di oggi? Certo non avevamo il telefonino ma avevamo l'amicizia,l'amore verso chi era più grande di noi,il rispetto,l'educazione merce sembre più rara nell'epoca attuale. Ci divertivamo con poco perchè quel poco per noi era tanto,oggi avendo tutto non si divertono con niente, forse perchè quel tutto non è niente se non si riempe di valori.  Buon Natale di vero cuore a tutti da parte di Selliaracconta
"zagor" 

venerdì 24 dicembre 2010

Selliaracconta augura buone feste a tutti (il video )

Auguri di buon natale in tutte le lingue del mondo

 
Visto anche le numerose visite che quotidianamente il blog riceve da tutto il mondo, infatti siamo arrivati a ben 59  nazioni differenti.Inseriamo la scritta BUON NATALE tradotta in quasi tutte le lingue del mondo. BUON NATALE.
Italiano: BUON NATALE
Afrikaans: Gesëende Kersfees
Albanese:Gezur Krislinjden
Arabo: Idah Saidan Wa Sanah Jadidah
Armeno: Shenoraavor Nor Dari yev Pari Gaghand
Azerbaijan: Tezze Iliniz Yahsi Olsun
Bahasa (Malesia): Selamat Hari Natal
Basco: Zorionak eta Urte Berri On!
Bengali: Shuvo Naba Barsha
Boemo: Vesele Vanoce
Bretone: Nedeleg laouen na bloavezh mat
Bulgaro: Tchestita Koleda; Tchestito Rojdestvo Hristovo
Catalano: Bon Nadal i un Bon Any Nou!
Ceco: Prejeme Vam Vesele Vanoce a stastny Novy Rok
Choctaw (Nativi americani, Oklahoma): Yukpa, Nitak Hollo Chito
Cinese (Cantonese): Gun Tso Sun Tan'Gung Haw Sun
Cinese (Mandarino): Kung His Hsin Nien bing Chu Shen Tan
Cingalese: Subha nath thalak Vewa. Subha Aluth Awrudhak Vewa
Coreano: Sung Tan Chuk Ha
Croato: Sretan Bozic
Danese: Glædelig Jul
Eschimese (inupik): Jutdlime pivdluarit ukiortame pivdluaritlo!
Esperanto: Gajan Kristnaskon
Estone: Ruumsaid juulup|hi
Farsi: Cristmas-e-shoma mobarak bashad
Fiammingo: Zalig Kerstfeest en Gelukkig nieuw jaar
Filippino: Maligayan Pasko!
Finlandese: Hyvaa joulua
Francese: Joyeux Noel

giovedì 23 dicembre 2010

Lettera di auguri di buone feste da parte del sindaco di Sellia dott. Davide Zicchinella a tutti i Selliesi in Italia e nel mondo

Riceviamo, e ben volentieri pubblichiamo, la lettera di auguri che ci ha fatto pervenire il primo cittadino di Sellia
al quale ricambiamo gli auguri di buon Natale e un sereno 2011 pieno di cose belle,che possa divenire veramente l'anno determinate per il futuro,la rinascita di Sellia.


LETTERA  DI AUGURI A TUTTI SELLIESI IN ITALIA E NEL MONDO
Innanzitutto mi preme ringraziare per la rinnovata ospitalità sul suo blog un grande selliese che tanto si sta prodigando per far conoscere storia, cultura, costumi e tradizioni del nostro paese, che ha scelto di restare nell'anonimato, il cui "nome d'arte" è Zagor. Vero esempio di disinteressato amore per Sellia. Lo stesso amore per il paese che accomuna voi tutti Selliesi sparsi per l'Italia e per il Mondo, che in diverse occasioni e con diverse forme non avete mancato, non mancate e certamente non mancherete di far sentire ancora. A voi tutti è rivolto questo mio breve augurale saluto di un sereno Natale e di un Buon 2011 attraverso questo formidabile mezzo che è la rete, che permette di arrivare in tempo reale ad ogni angolo del mondo. Oggi, grazie a questo blog ed a altri "avamposti digitali" curati e promossi da volenterosi selliesi è possibile a chi ha qualche minima conoscenza informatica e tanta voglia di non perdere i legami con Sellia, conoscere ciò che accade nel paese natio proprio, dei propri genitori o di più lontani parenti. Una bella opportunità per voi, ma anche per chi a Sellia abita, e ancor di più per noi che siamo stati chiamati ad amministrarla. Per formazione politica e culturale sono sempre stato dell'avviso che quanto più si riesce a rendere partecipe la cittadinanza delle scelte amministrative, facendo tesoro delle sue istanze, dei suoi bisogni e suoi consigli, tanto più efficace e produttiva potrà essere l'attività amministrativa stessa. Pertanto saluto positivamente anche questo filo diretto che attraverso blog e forum come amministrazione siamo riusciti ad avere con i Selliesi "vicini e lontani". Il nostro obiettivo è di consegnare a chi verrà dopo di noi un paese in condizioni decisamente migliori rispetto a quello che abbiamo trovato. E' questa la nostra sfida, e questo l'augurio che mi faccio e che faccio alla comunità larga di Sellia ora che un nuovo anno sta per arrivare. Ogni sforzo per far crescere Sellia sarà vano se la sua comunità non riprenderà la strada di una salda coesione sociale e relazionale. Questo non vuole essere un solo buon proposito natalizio, ma un auspicio concreto e duraturo che deve vederci tutti remare dalla stessa parte, che dovrà vedere sempre più orientate in tal senso le scelte amministrative. Certamente ci incoraggia sapere che anche chi è lontano continua ad avere a cuore le sorti del paese. Dal primo giorno che sono stato eletto sindaco, da non residente, mi sono sentito doppiamente gratificato, per il risultato elettorale e per il fatto di essere stato accolto nuovamente fra le braccia della nostra comunità. Io figlio di emigranti nato in terra lombarda, ritornato lattante a Sellia e trasferitomi adolescente al seguito della mia famiglia nella vicina San Pietro. Ho conosciuto sulla mia pelle la durezza del distacco, anche se a pochi chilometri, dal paese in cui si è passata l'infanzia e capisco le motivazioni di chi lontano negli anni e nei chilometri continua ad amarla Sellia. Certo non manca chi non vuole più saperne di un paese che non ha saputo offrirgli nulla. Non mancano coloro che una volta partiti non hanno fatto più ritorno. Come c'è anche chi sopraffatto dalle difficoltà della vita vissuta in un piccolo centro medita di andar via o lo ha già fatto, anche recentemente. Ma al contempo c'è chi ancora chi vuole investire a Sellia, farvi crescere i propri figli. C'è chi non ha perso la speranza. E' con questo sentimento di speranza e fiducia che voglio concludere il mio messaggio di saluto ai selliesi che vivono fuori paese, nei centri limitrofi o in affollate città oltreoceano. Un anno e mezzo di lavoro amministrativo non basta ancora per percepire tangibilmente il segno della svolta, anche se importanti segnali non sono mancati. Abbiamo immaginato un nuovo futuro per Sellia, all'altezza della sua storia millenaria, dell'amore che in tanti nutriamo per le sue case abbarbicate con tenacia ed orgoglio , per i resti del castello, per le sue chiese, le due antiche e la moderna, per le viuzze strette del centro storico e per i cortili comuni delle palazzine. Un piccolo borgo antico che può davvero diventare grande.
Davide Zicchinella

Per la darsena sul fiume Simeri fatto un altro passo avanti verso la sua realizzazione, che vede coinvolti i comuni di Sellia,Sellia Marina,Simeri Crichi, Albi, Magisano, Soveria Simeri, Zagarise



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