sabato 22 gennaio 2011

Villa Margherita ( Villa Trieste) la storica villa della città Di Catanzaro è stata riconsegnata alla cittadinanza.


Il caratteristico chiosco sistemato all'interno della Villa


Il taglio del nastro nell'inaugurazione di ieri
Dopo tanta attesa, la cittadinanza ha visto la riconsegna dell’amata Villa Margherita (già Villa Trieste), in occasione del 130° anniversario dell’intitolazione della Villa alla Regina Margherita di Savoia. A celebrare l’evento, il Primo Cittadino Rosario Olivo con l’Arcivescovo metropolita Mons. Antonio Ciliberti e il Prefetto Antonio Reppucci. Il simbolico taglio del nastro ha di fatto sancito l’inizio di una nuova “stagione”, ma con un ritorno all’antico, per tutto ciò che è stato custodito e che è rimasto come patrimonio da tramandare. Tutto questo non si sarebbe realizzato senza il lavoro dei vari assessori: Roberto Talarico, assessore all’arredo urbano; Franco Curcio, assessore ai Lavori Pubblici; Domenico Iaconantonio, assessore all’Ambiente; Antonio Argirò Assessore alla Cultura e Giuseppe Marcucci, assessore alle Finanze.
Foto d'epoca dell'ingresso di Villa Margherita Catanzaro
Il Sindaco Olivo ha spiegato chè stata effettuata la ripavimentazione in zone di degrado, la reintegrazione della macchia mediterranea (punto che Olivo ha voluto rimarcare particolarmente, ringraziando la Catanzaro Servizi per l’impeccabile opera di piantumazione), è stata bonificata l’intera superficie per la sicurezza dei percorsi, edificati nuovi celebri busti della nostra storia con bacheche correlate,  create diverse aree ludiche per i bambini con annesso chiosco di ristoro insieme al campetto polifunzionale, oltre al “Palco della Musica”. Successivamente, lo storico Aldo Ventrici, rifacendosi alle parole del Sindaco che ha definito questa villa come “luogo dell’anima”, la esalta ancor più in quanto “luogo del ricordo intorno al quale c’è racchiusa quasi tutta la storia di questa città!”. In seguito, il responsabile del procedimento, l’architetto Biagio Cantisani, ha spiegato l’entità e i risultati di questo lavoro alacre, conseguiti grazie all’impiego della Ditta “Neri”, nella persona proprio di Antonio Neri, Presidente del Museo della Ghisa, il quale, nell’elogiare le nuove opere, si sofferma sull’importanza del “Palco della Musica”, invitando i cittadini a vivere e ad animare questo luogo con la musica, tipicamente popolare, avvicinando ulteriormente i giovani.
Straordinariamente presente alla cerimonia anche il Console Generale della Repubblica Federale di Germania a Napoli, Christian Much, ringraziato dal Sindaco per la sua presenza estremamente importante e inaspettata.
Durante il solenne momento della benedizione, l’Arcivescovo Ciliberti ha ringraziato l’Amministrazione Comunale e il Sindaco per aver consentito alla Villa di elevarsi a una nuova storica funzione al servizio della città. In fine, grande commozione per l’omaggio reso con una targa alla memoria del giovane Rosario Russo, rimasto vittima nella tragedia del Camping “Le Giare” per salvare la vita ai suoi genitori disabili.

venerdì 21 gennaio 2011

Il 17 marzo 2011 sarà festa Nazionale per l'occasione dei 150 anni dell'unità d'Italia. Niente scuola o lavoro ma solo per quest'anno.





Nel 2011 Pasquetta coincide con il 25 aprile e Natale cade di domenica. Ma l’anno dei ponti spariti avrà anche una festa in più, e sarà un giorno davvero speciale: il 17 marzo, un giovedì, uffici e scuole resteranno chiusi per lasciare spazio alle celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia. «Penso che quel giorno non si andrà né al lavoro né in classe perché così è scritto nella legge» dice Gianni Letta durante la presentazione delle cerimonie ufficiali per l’anniversario nella sede della stampa estera a Roma. «Ma non sarà così sempre — spiega il sottosegretario alla presidenza del consiglio — sarà così solo per il 2011, l’anno della ricorrenza». Un giorno di festa in più, dunque, ma una tantum. E che dovrebbe riguardare non solo gli uffici pubblici ma anche il settore privato. Dovrebbe, perché in realtà la legge non è chiarissima e non modifica «l’elenco delle ricorrenze festive» fissato 60 anni fa e ritoccato solo una volta sempre per legge. «Sarà probabilmente necessaria una norma interpretativa da parte del governo» dice Antonio Saitta, presidente della provincia di Torino che con l’Unione delle province, di cui è vice presidente, aveva lanciato la proposta per «consentire a tutti di celebrare l’unità del Paese».

La vita quotidiana di una comune famiglia calabrese nelle campagne di Sellia verso il 1920. Terza parte

In ogni piccola o grande vallata "cavuna"   c'erano sorgenti d'acqua con molte "cibbie" le quali non seccavano mai neppure durante il periodo estivo perché d'inverno pioveva, pioveva molto, spesso anche per settimane di fila senza interruzione, scendeva una fitta foschia che andava via solo dopo giorni o settimane di pioggia. Anche questo diveniva un lato positivo per chi abitava stabilmente nella campagna perché appena il tempo smetteva anche per alcune ore ci si poteva subito dedicare a fare alcuni lavori  che non potevano essere rimandati, mentre chi abitava nel paese prima che decidesse di andare in campagna o meno, caricare l'asino ecc...  era facile che si rimetteva a piovere di nuovo. Come abbiamo visto  l'allevamento di alcuni animali diveniva essenziale nell'avere una dispensa un pò piena oppure vuota. In paese ogni famiglia chi più chi meno aveva animali da cortile che girovagavano anche dentro casa come: galline,conigli,colombe,mentre il maiale era un lusso di pochi oppure veniva accudito da più famiglie dividendosi poi le varie provviste. I furti di galline, conigli ecc  era all’ordine del giorno, le molte famiglie più povere che non potevano permettersi di avere neppure una gallina spesso nottetempo per bisogno rubavano quello che potevano, proprio per questo molti preferivano dormire assieme alle galline, conigli ecc…  legando la capretta che era il bene più prezioso “ ari pedi da tavarca”

giovedì 20 gennaio 2011

Magisano in occasione dei festeggiamenti per i 150 anni dell'unità d'Italia,consiglio comunale aperto con il tema centrale "La musica popolare ed amatoriale dal 1861 ad oggi "

Nella foto un momento della festa al'interno della sala consiliare del comune di Magisano.


L’amministrazione comunale di Magisano presieduta dal sindaco Antonio Lostumbo  aderendo alla proposta avanzata dal Ministero dei beni culturali in occasione dei festeggiamenti per i  150 anni dell’unità d’Italia. Ha organizzato una grande festa, con molte autorità presenti  durante  una seduta del consiglio comunale aperto che aveva come tema centrale: “La musica popolare ed amatoriale dal 1861 ad oggi” il tutto allietata dall’ associazione bandistica  “San Pietro”  diretta da Geraldo Olivo. I vari oratori hanno evidenziato il percorso storico che ha portato all’Italia unita, rimarcando quello prettamente territoriale che va dal Risorgimento ai nostri giorni  con un crescente divario tra Nord e Sud, con il conseguente  esodo di emigranti , dovuta anche alle condizioni di forte arretratezza e miseria che vivevano maggiormente i paesi del Mezzogiorno.

Cliccatissimo su you tube il brano del film "Qualuquemente"cantato in dialetto calabrese da Antonio Albanese

Onda Calabra, la canzone scritta dal gruppo calabrese "Il parto delle nuvole pesanti" è adattata ad hoc per il film Qualunquemente, diretto da Giulio Manfredonia con Antonio Albanese nei panni di Cetto La Qualunque. La pellicola, che uscirà nelle sale cinematografiche italiane il prossimo 21 gennaio, racconta la storia di Cetto La Qualunque, un latitante che per non cadere in balia della legalità finisce per fare il politico. Il brano scritto per il film - cantato rigorosamente in dialetto calabrese da Antonio Albanese - è cliccatissimo su 'YouTube' e anche le radio lo programmano.


Sotto il video originale cantato dal gruppo Il parto delle nuvole pesanti

mercoledì 19 gennaio 2011

Esce venerdi al cinema il film di A. Albanese "Qualunquemente" ispirato ad un improbabile sindaco calabrese fondatore del pdp "U partitu du pilu". Albanese dichiara che comunque la realtà ci sta superando "parecchiamente"

Esce venerdi 21 Gennaio il nuovo film di Antonio Albanese Qualunquemente  il quale porta sul grande schermo il suo mitico personaggio ""cetto la qualunque" sindaco calabrese del partito du piluNel panorama politico odierno «Cetto La Qualunque è un moderato». Ne è convinto Antonio Albanese che ha presentato a Roma il personaggio.  Un film diretto da Giulio Manfredonia che, spiega Albanese, e confermano le cronache quotidiane, «a tratti supera la realtà, la finzione e ogni forma di comicità. Molti politici sono veramente ridicoli». E' la storia di Cetto Laqualunque, corrottissimo imprenditore e politico calabrese di rara volgarità e spregiudicatezza che torna in patria dopo una lunga latitanza per candidarsi al posto di sindaco, contro il «pericoloso paladino della legalità» De Santis. Il film è stato scritto dall'attore con Piero Guerrera tre anni fa. Come dire, sembra ieri. Anzi, oggi. Albanese racconta che è «uno spaccato del Paese, e "senzadubbiamente", come direbbe Cetto, vitale, è dolce, sereno e comico». Ognuno se le trovi da solo le somiglianze, lascia intendere il comico. E a chi gli domanda quale politico si aspetti di vedere al cinema, Albanese risponde: Spero di vederli tutti, anche se molti non pagano...»