mercoledì 19 gennaio 2011

Esce venerdi al cinema il film di A. Albanese "Qualunquemente" ispirato ad un improbabile sindaco calabrese fondatore del pdp "U partitu du pilu". Albanese dichiara che comunque la realtà ci sta superando "parecchiamente"

Esce venerdi 21 Gennaio il nuovo film di Antonio Albanese Qualunquemente  il quale porta sul grande schermo il suo mitico personaggio ""cetto la qualunque" sindaco calabrese del partito du piluNel panorama politico odierno «Cetto La Qualunque è un moderato». Ne è convinto Antonio Albanese che ha presentato a Roma il personaggio.  Un film diretto da Giulio Manfredonia che, spiega Albanese, e confermano le cronache quotidiane, «a tratti supera la realtà, la finzione e ogni forma di comicità. Molti politici sono veramente ridicoli». E' la storia di Cetto Laqualunque, corrottissimo imprenditore e politico calabrese di rara volgarità e spregiudicatezza che torna in patria dopo una lunga latitanza per candidarsi al posto di sindaco, contro il «pericoloso paladino della legalità» De Santis. Il film è stato scritto dall'attore con Piero Guerrera tre anni fa. Come dire, sembra ieri. Anzi, oggi. Albanese racconta che è «uno spaccato del Paese, e "senzadubbiamente", come direbbe Cetto, vitale, è dolce, sereno e comico». Ognuno se le trovi da solo le somiglianze, lascia intendere il comico. E a chi gli domanda quale politico si aspetti di vedere al cinema, Albanese risponde: Spero di vederli tutti, anche se molti non pagano...»
«MACCHIETTA» - Veramente Albanese pensava di dare vita a una macchietta, quando inventò il personaggio nel lontanissimo 2003 (per dire, Fini era vicepremier). E, ancora oggi, spera che macchietta diventi, anziché fungere da «specchio dei nostri tempi». Cetto fece la sua comparsa in tv (a Non c'è problema) e nel 2005 si guadagnò gli applausi del pubblico teatrale presentandosi in scena con le manette giurando di non aver mai avuto guai con la giustizia. In tv ci tornò con la Gialappa's e poi da Fazio nel programma ribattezzato da Cetto Cchiù pilu che fa. Come infatti bene sanno i suoi sempre più numerosi sostenitori (che nei giorni scorsi si sono anche mesi in fila ai gazebo per le primarie: 20 mila le firme raccolte) Laqualunque è il leader indiscusso del Partitu du pilu: "Qualunquemente, infattamente: liberté, impunité, elezioni anticipé", uno degli slogan più noti. Il film parte dal ritorno in patria calabra dalla latitanza di Cetto pronto a scendere in campo per diventare sindaco al grido di «I have no dream, ma mi piace u pilu!».

PILU E DINTORNI - Il cuore del programma politico di Laqualunque, spassionata promessa ai suoi elettori è "Chiù pilu per tutti". La coincidenza temporale con l'inchesta che coinvolge il premier fa una certa impressione, inutile negarlo. «'U pilù è una cosa veramente quasi astratta, laterale», dice Albanese. «Il film non vuole raccontare quello. Il problema è una questione morale, che comunque comprende anche Ruby. Una questione etica e morale di rispetto, di buon senso, di garbo. E noi infatti nel film volutamente usiamo gesti, colori e modi molto volgari, pacchiani», sottolinea l'attore. Sulla scelta di un politico calabrese l'attore nato a Olginate con origini sicialiane ssicura: «La Calabria c'entra poco in un certo senso. L'abbiamo usata perchè io amo i dialetti, dalla Puglia alla Lombardia. Ma avremmo potuto ambientarlo altrove. Comunque io non credo che questa onda 'calabra' ci travolgerà tutti. Credo di no, sono ottimista», prova a rassicurare Antonio. E spiega: «Il rapporto con il figlio Melo è il più importante del film. Le nuove generazioni sono centrali. Se viene frantumata la loro speranza allora davvero è la fine», conclude.

«L'onda calabra»

VADEMECUM - Come ogni partito che si rispetti, il Partitio du Pilu offre ai suoi anche un opuscolo informativo firmato da Cetto La Qualunque che si chiude con una sua dichiarazione: «se lo farai ti aspetta una enorme opportunità. Se non lo farai ti aspetta qualcun'altro, enorme pure lui. Non deludermi, vota e fai votare Cetto La Qualunque. P.S. Ti ricordo che so dove abiti. Ciao, Cetto La Qualunque». Nel vademecum del sostenitore di Cetto si legge che per prima cosa chi lo sostiene deve essere di bella presenza, essere automunito e deve essere uscito dal carcere da almeno 24 ore. Secondo: il sostenitore di Cetto deve imparare che la fissione dei manifesti elettorali di Cetto La Qualunque va fatta a regola d'arte, ovvero il manifesto di Cetto deve coprire perfettamente il manifesto dell'avversario politico. Terzo: il sostenitore di Cetto La Qualunque deve essere vestito in maniera impeccabile, avere un'aria pacifica ed essere pronto per tutte le evenienze. Si suggerisce pacatamente che mandare all' ospedale un avversario politico può accelerare una carriera politica in maniera notevole. Quarto: il sostenitore di Cetto La Qualunque deve essere preparato al confronto politico. Si suggerisce di portarsi sempre dietro l'opuscolo informativo e almeno 3 preservativi. Con questo vademecum ci sono anche gli adesivi, da attaccare nei posti più visibili dagli altri elettorali, sui semafori, sui cartelli stradali, sui grembiuli dei bambini e sulle ragazze disponibili, scegliendo con cura la zona che più attira all'attenzione. Tra i gadget anche le spillette da appuntare «anchemente» sul petto di chi non promette il voto per Cetto La Qualunque.
fonte corriere della sera

6 commenti:

  1. PDP: u partitu du pilu, esce venerdì al cinema il film Qualunquemente ispirato ad un sindaco calabrese cetto la qualunque.Antonio Albanese durante un intervista di presentazione ha ammesso: Che ormai la realtà ci sta superando "parecchiamente".

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  2. Grande albanese sicuramente vedremo il film
    ciao a tutti da Franco

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  3. Molto bello il video della canzone onda calabra ragazzi l'italia ormai è questa.

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  4. Il vero inventore di questo linguaggio rimane il selliese doc DIPENDA con parole appapalmente,dipendalmente,giustalmenta,............

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  5. Giusto on ci avevo pensato GRANDE DIPENDA!!

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  6. comunque la parola più mitica del grande Micu dipenda è APPAPALU

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