lunedì 9 maggio 2011
Pronto il progetto per l'aereoporto della Sibaridite, sarebbe il quarto in Calabria.... ne sentivamo proprio l'urgente bisogno
L’ultima crociata della scalcagnata politica calabrese si chiama “aeroporto della Sibaritide”.
“La più grande provincia della Calabria non è più disponibile a tollerare ulteriori penalizzazioni e discriminazioni!” tuona Carletto Guccione, consigliere regionale del Pd. E Mario Oliverio, presidente della Provincia di Cosenza, ha già pronti i soldi: “Finanzieremo il progetto con 20 milioni di euro!”. Certo, ora come ora non ci sono, ma nel 2014, tranquilli, arriveranno. Bene, bravi, bis. Nessuno a chiedersi, forse perché impopolare, se davvero serva l’aeroporto a Sibari. Che, detto per inciso, sarebbe il quarto dopo quelli di Lamezia Terme, Reggio Calabria e Crotone. Lasciamo stare gli annunci da comunicato stampa e prendiamo un atto ufficiale. Ecco cosa scrive la quinta commissione della Camera dei deputati, quella sui trasporti, in una relazione del 2009: “Il sistema aeroportuale italiano è costituito da circa 100 aeroporti, di cui 47 registrano traffico commerciale con voli di linea. Sulla base dei dati relativi al 2008, i primi 20 aeroporti coprono il 94,76 per cento del traffico di passeggeri. Ancora più significativo è il fatto che soltanto 7 aeroporti hanno un volume di traffico superiore a 5 milioni di passeggeri l’anno e i primi 8 aeroporti (i 7 a rilevanza comunitaria e Ciampino) coprono, sempre sulla base dei dati riferiti al 2008, circa il 70 per cento del traffico passeggeri del Paese”. Che cosa significa? Leggiamo sempre il rapporto: “Questi dati sono sufficienti di per se stessi a evidenziare un primo elemento essenziale: l’Italia, nella situazione attuale, si trova ad avere un numero elevato, forse eccessivo, di aeroporti aperti al traffico commerciale”.Come dire, il mercato è saturo. E, in più, noi italiani voliamo poco: nel 2008, 130 milioni di passeggeri, “notevolmente inferiore alla media europea”. Con questi dati di partenza, come si pensa di tenere a galla un eventuale nuovo aeroporto calabrese? Ah saperlo. Dice: eh, ma servirà per il turismo. Come se bastasse uno scalo nuovo di zecca per risolvere il problema delle infrastrutture viarie. Come si muovono e si sposteranno i turisti una volta atterrati? Ché, poi, è facile dire “arrivano i turisti!”.Secondo un rapporto del febbraio 2011 della Banca d’Italia, nel 2010 c’è stato un calo rispetto al 2009 di 3 milioni di viaggiatori stranieri, pari a una perdita secca di 18 milioni di notti e 8 miliardi di euro. Quindi, giusto per capirci: si vorrebbe costruire uno scalo di 20 milioni di euro, con incerte prospettive economiche e con un calo netto del turismo. La pietra tombale sul futuro la mette sempre la commissione trasporti: “L’Italia non ha bisogno di un maggior numero di aeroporti, ma di.......
venerdì 6 maggio 2011
Un quadro di Mattia Preti dal titolo " Il Cristo nell'orto del Getsemani" viene offerto alla Calabria, ma nessuno mostra interesse al suo acquisto
Mattia Preti potrebbe essere il vanto della Calabria. Potrebbe. Perché, in effetti, non lo vogliono. O meglio, non vogliono il suo dipinto.
Detto il “cavaliere calabrese”, nacque a Taverna, in provincia di Catanzaro, nel 1613. A Roma conobbe le tecniche del Caravaggio, ed ebbe un lungo periodo molto prolifico, numerosissimi sono infatti i suoi dipinti, fu uno dei maggiori protagonisti della pittura italiana del diciassettesimo secolo. L’opera trascurata in questione è il “Cristo nell’orto del Getsemani”.Il professor Nicola Spinosa, attualmente della soprintendenza speciale per il polo museale napoletano, ne confermò l’autenticità e l’appartenenza, insieme allo storico newyorkese John Thomas Spike, il consulente americano intenditore dell’arte del cavaliere calabrese. Come fece anche per quest’altra opera del Preti, dice Baratti, il Cristo nell’orto, appunto.«Bisognerebbe stimolare l’amministrazione pubblica, ma anche i privati, ad acquisire questo quadro, che è di grandissima e indubbia importanza», continua l’antiquario, che un rimprovero lo fa: «Alcuni musei calabresi, bisogna dirlo, purtroppo non operano così bene. Sarà la carenza di soldi, può essere, ma bisogna promuovere di più quel che si ha. I propri beni. Tutti, dalla cultura al mare». E fa un esempio: «A Roma, per vedere i Bronzi di Riace, c’era una fila di due chilometri davanti alla galleria. A Reggio Calabria credo che vadano a vederli 3 persone al giorno, in media».Lancia anche un messaggio: «Bisogna aiutare il nostro paese, perché l’Italia, ora, è più ramenga che mai. E io credo che i giovani più si avvicinano e si occupano di arte, più si allontanano dalla ’ndrangheta. Voi, il sud, avete ancora delle ciance che il nord non ha. L’economia a Milano va male, e anche da voi, ma noi abbiamo solo le aziende, e voi avete una ricchezza: la vostra terra, il mare, l’arte. Dovreste insistere di più e puntare a far conoscere meglio quello che avete», dichiara con fermezza. Potrebbe sembrare la lotta di Don Chisciotte contro i mulini a vento, ma non lo è. Il patrimonio è reale. Nella perizia firmata da Spike riguardante il quadro in questione si legge che l’opera è «del tutto autografa del maestro - e che - il suo stato di conservazione è molto buono». E ancora: «Il presente Cristo nell’orto è esemplare di quel concetto pretiano dell’arte della pittura come “un’impresa eroica”. Si tratta dell’unica versione conosciuta di questa bellissima lettura di uno dei temi più cari al pittore» e conclude scrivendo che sarà pubblicata nel catalogo dei dipinti autentici del Preti.Spinosa invece così ne scrive: «Opera della...
giovedì 5 maggio 2011
Lega Pro,il Pomezia viene penalizzato di 15 punti salvando il Catanzaro dalla retrocessione
Il Pomezia (Lega Pro, Seconda Divisione) e' stato retrocesso all'ultimo posto in classifica: lo ha deciso la Corte di giustizia della Federcalcio che ha accolto il ricorso della Procura federale avverso l'incongruita' della sanzione della penalizzazione di 15 punti in classifica generale per il campionato in corso. La retrocessione del Pomezia salva il Catanzaro, che occupava attualmente l'ultima posizione con otto punti. La squadra calabrese, che era ultima a otto punti, proprio domenica scorsa aveva battuto il Pomezia 2-1 in trasferta.
A breve il comunicato ufficiale con il dispositivo della sentenza. Ma la notizia è che l'FC Catanzaro è salvo nonostante il vergognoso campionato disputato che vede la formazione giallorossa in coda alla classifica con soli 8 punti racimolati (e altrettanti persi in penalizzazioni). Una sentenza che di fatto riammette il Catanzaro tra i professionisti. Ma la stretta sull'iscrizione ai prossimi campionati (annunciata nell'ultimo Consiglio Federale) e lo stato di fallimento in cui versa la società giallorossa obbligano la città a trovare in fretta una nuova proprietà. Che possa raccogliere l'eredità del derelitto FC e regalare un nuovo corso...
mercoledì 4 maggio 2011
La Ndrangheta sul comune di Marina di Gioiosa Jonica. Arrestati il sindaco e tre assesori
lunedì 2 maggio 2011
mercoledì 27 aprile 2011
Scrive Selliaracconta
Un blog per attirare molte visite richiede un impegno giornaliero costante. Su Selliaracconta ho riversato giornalmente molto tempo, tempo che purtroppo ultimamente è divenuto sempre più tiranno,il quale sommato ad un problema molto serio sull’archivio dei vari articoli che dovevano essere inseriti,i quali sono andati persi,ha decretato un blocco sul suo aggiornamento. Blocco che attualmente rimane, mi auguro che prossimamente il blog venga aggiornato almeno un paio di volte, con l’inserimento di tanti racconti,tanti fattarelli,curiosità sul nostro amato borgo che vanta una storia millenaria. Storie che io vorrei divulgare,far conoscere anche nella speranza che possa risvegliare il paese, ma soprattutto noi Selliesi da un letargo che oramai perdura da troppo tempo. Sellia sta morendo! Non diciamo dopo di non essercene accorti, che non sospettavamo nulla. La colpa sarà di tutti noi nessuno escluso
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