La Cisl calabrese esprime forte preoccupazione per la situazione di grave difficoltà in cui continua a versare la nostra regione, così come confermato da tutti gli indicatori statistici: Pil (metà rispetto a quello del Centro-Nord) disoccupazione oltre il 12%, tasso di occupazione del 42%. Il ricorso alla cassa integrazione nel 2010 è quasi raddoppiato rispetto al 2009 con oltre 11 milioni di ore utilizzate”. Lo ha affermato il segretario della Cisl Calabria Paolo Tramonti nel corso della manifestazione che si è svolta a Lamezia Terme, alla quale hanno preso parte centinaia di lavoratori, pensionati, cittadini, rappresentanti economici e sociali provenienti da tutta la Calabria. Al centro del dibattito i temi della riforma fiscale, la legge quadro per la non autosufficienza, la lotta agli sprechi, il lavoro e la crescita per la Calabria in preparazione della manifestazione nazionale che si terrà a Roma il prossimo 18 giugno. “Come se non bastasse - ha aggiunto Tramonti - per alcuni comparti, come la scuola, si preannunciano ulteriori tagli: 785 posti di lavoro in meno con l’inizio del nuovo anno scolastico”. Secondo il segretario della Cisl occorre al più presto mettere in campo “una forte terapia d’urto ed in questo senso vanno accelerati i tempi per l’avvio del Piano per il Sud al cui interno inserire uno specifico “Tavolo Calabria” aperto al contributo delle parti economiche e sociali e di tutti i livelli istituzionali nazionali, regionali e locali che metta al centro alcune priorità, quali: fiscalità di vantaggio, infrastrutture, investimenti, politiche industriali, miglioramento dei servizi pubblici, legalità”. In questo senso per la Cisl è necessario velocizzare procedure e tempi per l’erogazione dei fondi strutturali - Por 2007/2013, accelerando programmi e progetti da concentrare su tre grandi aree di intervento, infrastrutture, investimenti e sviluppo, al fine di avviare reali condizioni di crescita e di sviluppo per i nostri territori. Sulla sanità la Cisl, pur convenendo sulla necessità di attuare provvedimenti strutturali per il rientro dal deficit, rivendica un sistema della assistenza sanitaria in grado di assicurare ai calabresi il sacrosanto diritto alla salute. Gli aspetti prioritari per la Cisl sono: la riorganizzazione della rete ospedaliera e realizzazione dei nuovi nosocomi, il potenziamento della medicina territoriale, il riequilibrio tra i sistemi pubblico e privato, l’integrazione dei servizi socio-assistenziali, la creazione dei centri di eccellenza, la salvaguardia e tutela
dell’occupazione anche attraverso la riqualificazione delle risorse umane. Preoccupa la gestione della fase attuale per lo svuotamento di alcuni presidi senza al contempo aver sviluppato un sistema di assistenza territoriale e di emergenza-urgenza in grado di dare risposte immediate ai cittadini. Tramonti si è inoltre soffermato sul depauperamento del già fragile tessuto produttivo della nostra Regione e in questo senso ha espresso forte preoccupazione per quanto sta avvenendo al Porto di Gioia Tauro per il quale, anche a seguito dell’annunciato abbandono di Maersk, “si impone la necessità di creare quelle condizioni in grado di rilanciarne la funzione strategica nel sistema portuale italiano e in quello euro mediterraneo: in questa ottica è auspicabile che l’atteso incontro a livello governativo possa sortire concrete soluzioni per la salvaguardia dei posti di lavoro e per dare impulso ad azioni mirate a valorizzare le potenzialità di tutta l’area portuale e retro portuale”. Per quanto riguarda le politiche per il lavoro la Cisl chiede il varo di un Piano occupazionale pluriennale mirato alla riqualificazione e/o riconversione professionale dei lavoratori collocati negli ammortizzatori sociali, alla trasformazione dei rapporti di lavoro precari in stabili, all’emersione e regolarizzazione dei tanti lavoratori in nero, alla creazione di nuovi posti di lavoro. martedì 7 giugno 2011
lunedì 6 giugno 2011
Storia del capobanda dei Briganti Francatrippa
da una scarica generale. 1 tre ufficiali, riuniti nella stessa stanza, caddero morti; i soldati si scagliarono fuori l'uscio, rna i brigatiti spararono su di loro a bruciapelo, sicché solo sette uomini scamparono a tanto macello mentre tutto il resto della compagnia fu trucidato. Quando ciò fu saputo fuori Cosenza, si dette ordine ad un forte distaccarnento di andare a Li Parenti, di bruciare il villaggio e di passarne gli abitanti a fil di spada; ina i briganti si crano ritirati. seguiti dagli abitanti, ed il villaggio, trovato deserto, fu raso al suolo. Mai, però, Francatrippa spariva per lungo tempo: poche settimane dopo la distruzione dei villaggio, fu annunziata la presenza dei suoi esploratori nelle vicinanze delle rovine. Una colonna di centoventi uomini, condotti da guide sicure, si avviò per cercare di sorprenderlo. Li Parenti posto a quattro o cinque miglia da Rogliano, ne è separato da un profondo vallone, che nel dicembre è inguadabile per un torrente che vi corre. Per non passare nelle vicinanze dei villaggio, il che avrebbe potuto dare avviso ai briganti dello avvicinarsi dei Francesi, era necessario fare un giro attraverso la foresta, dando ciò il vantaggio di occupare una di quelle gole, per la quale I briganti avrebbero dovuto passare, nel caso cercassero scampo. Un'altra compagnia dello stesso battaglione ebbe l'ordine di trovarsi alle sei dei mattino a poca distanza da Li Parenti, in modo da chiudere tutti i passi da quella parte. L'ordine di assalto fu deciso all'alba. Dopo vari stenti di forzata marcia e dopo che i soldati salirono una piccola collina, ai cui piedi è situato il villaggio, ecco che si udirono alcune fucilate; subito i soldati avanzarono a passo di carica con grande ardore, credendo i banditi circondati da ogni parte. Ma, sia che Francatrippa fosse stato prevenuto, sia che si fosse creduto poco sicuro nel luogo in cui era accampato, sta di fatto che si era allontanato, già dalle tre del mattino, mandando a vuoto ogni disegno. Le fucilate, probabilmente segnali, erano state tirate da contadini, che i soldati credettero briganti, e che infatti se non tali, erano per o meno complici o manutengoli.
domenica 5 giugno 2011
Mese di giugno mese dedicato al Sacro Cuore di Gesù
Sacro Cuore di Gesù, confido in Te!;
Dolce Cuore del mio Gesù, fa ch’io t’ami sempre più!;
O Gesù di amore acceso, non Ti avessi mai offeso!.
Queste sono alcune delle tante amorose e devote giaculatorie, che nei secoli sono state e sono pronunciate dai cattolici in onore del Sacro Cuore di Gesù, che nella loro semplice poesia, esprimono la riconoscenza per l’amore infinito di Gesù dato all’umanità e nello stesso tempo la volontà di ricambiare, delle tante anime infiammate e innamorate di Cristo.
Al Sacro Cuore di Gesù, la Chiesa Cattolica, rende un culto di “latria” (adorazione solo a Dio, Gesù Cristo, l’Eucaristia), intendendo così onorare: I – il Cuore di Gesù Cristo, uno degli organi simboleggianti la sua umanità, che per l’intima unione con la Divinità, ha diritto all’adorazione; II – l’amore del Salvatore per gli uomini, di cui è simbolo il Suo Cuore.
Questa devozione già praticata nell’antichità cristiana e nel Medioevo, si diffuse nel secolo XVII ad opera di S. Giovanni Eudes (1601-1680) e soprattutto di S. Margherita Maria Alacoque (1647-1690). La festa del Sacro Cuore fu celebrata per la prima volta in Francia, probabilmente nel 1685.
Santa Margherita Maria Alacoque, suora francese, entrò il 20 giugno 1671 nel convento delle Visitandine di Paray-le-Monial (Saone-et-Loire), visse con grande semplicità e misticismo la sua esperienza di religiosa e morì il 17 ottobre 1690 ad appena 43 anni.
Sotto questa apparente uniformità, si nascondeva però una di quelle grandi vite del secolo XVII, infatti nel semplice ambiente del chiostro della Visitazione, si svolsero le principali tappe dell’ascesa spirituale di Margherita, diventata la messaggera del Cuore di Gesù nell’epoca moderna.
Ella già prima di entrare nel convento, era dotata di doni mistici che si accentuarono con la sua nuova condizione di religiosa; ebbe numerose manifestazioni mistiche, ma nel 1673 cominciarono le grandi visioni che resero famoso il suo nome; esse furono quattro rivelazioni principali, oltre numerose altre di minore importanza.
La prima visione avvenne il 27 dicembre 1673, festa di s. Giovanni Evangelista, Gesù le apparve e Margherita si sentì “tutta investita della divina presenza”; la invitò a prendere il posto che s. Giovanni aveva occupato durante l’Ultima Cena e le disse: “Il mio divino Cuore è così appassionato d’amore per gli uomini, che non potendo più racchiudere in sé le fiamme della sua ardente carità, bisogna che le spanda. Io ti ho scelta per adempiere a questo grande disegno, affinché tutto sia fatto da me”.
Una seconda visione le apparve agli inizi del 1674, forse un venerdì; il divin Cuore si manifestò su un trono di fiamme, più raggiante del sole e trasparente come cristallo, circondato da una corona di spine simboleggianti le ferite inferte dai nostri peccati e sormontato da una croce, perché dal primo istante che era stato formato, era già pieno d’ogni amarezza.
Sempre nel 1674 le apparve la terza visione, anche questa volta un venerdì dopo la festa del Corpus Domini; Gesù si presentò alla santa tutto sfolgorante di gloria, con le sue cinque piaghe, brillanti come soli e da quella sacra umanità uscivano fiamme da ogni parte, ma soprattutto dal suo mirabile petto che rassomigliava ad una fornace e essendosi aperto, ella scoprì l’amabile e amante Cuore, la vera sorgente
Dolce Cuore del mio Gesù, fa ch’io t’ami sempre più!;
O Gesù di amore acceso, non Ti avessi mai offeso!.
Al Sacro Cuore di Gesù, la Chiesa Cattolica, rende un culto di “latria” (adorazione solo a Dio, Gesù Cristo, l’Eucaristia), intendendo così onorare: I – il Cuore di Gesù Cristo, uno degli organi simboleggianti la sua umanità, che per l’intima unione con la Divinità, ha diritto all’adorazione; II – l’amore del Salvatore per gli uomini, di cui è simbolo il Suo Cuore.
Questa devozione già praticata nell’antichità cristiana e nel Medioevo, si diffuse nel secolo XVII ad opera di S. Giovanni Eudes (1601-1680) e soprattutto di S. Margherita Maria Alacoque (1647-1690). La festa del Sacro Cuore fu celebrata per la prima volta in Francia, probabilmente nel 1685.
Santa Margherita Maria Alacoque, suora francese, entrò il 20 giugno 1671 nel convento delle Visitandine di Paray-le-Monial (Saone-et-Loire), visse con grande semplicità e misticismo la sua esperienza di religiosa e morì il 17 ottobre 1690 ad appena 43 anni.
Sotto questa apparente uniformità, si nascondeva però una di quelle grandi vite del secolo XVII, infatti nel semplice ambiente del chiostro della Visitazione, si svolsero le principali tappe dell’ascesa spirituale di Margherita, diventata la messaggera del Cuore di Gesù nell’epoca moderna.
Ella già prima di entrare nel convento, era dotata di doni mistici che si accentuarono con la sua nuova condizione di religiosa; ebbe numerose manifestazioni mistiche, ma nel 1673 cominciarono le grandi visioni che resero famoso il suo nome; esse furono quattro rivelazioni principali, oltre numerose altre di minore importanza.
La prima visione avvenne il 27 dicembre 1673, festa di s. Giovanni Evangelista, Gesù le apparve e Margherita si sentì “tutta investita della divina presenza”; la invitò a prendere il posto che s. Giovanni aveva occupato durante l’Ultima Cena e le disse: “Il mio divino Cuore è così appassionato d’amore per gli uomini, che non potendo più racchiudere in sé le fiamme della sua ardente carità, bisogna che le spanda. Io ti ho scelta per adempiere a questo grande disegno, affinché tutto sia fatto da me”.
Una seconda visione le apparve agli inizi del 1674, forse un venerdì; il divin Cuore si manifestò su un trono di fiamme, più raggiante del sole e trasparente come cristallo, circondato da una corona di spine simboleggianti le ferite inferte dai nostri peccati e sormontato da una croce, perché dal primo istante che era stato formato, era già pieno d’ogni amarezza.
Sempre nel 1674 le apparve la terza visione, anche questa volta un venerdì dopo la festa del Corpus Domini; Gesù si presentò alla santa tutto sfolgorante di gloria, con le sue cinque piaghe, brillanti come soli e da quella sacra umanità uscivano fiamme da ogni parte, ma soprattutto dal suo mirabile petto che rassomigliava ad una fornace e essendosi aperto, ella scoprì l’amabile e amante Cuore, la vera sorgente
mercoledì 1 giugno 2011
Nasce Terra Nostra un forum che vuole far conoscere,promuovere e far interagire gli utenti dei vari paesi del nostro comprensorio
un forum che vuole far conoscere,promuovere,interagire i vari paesi del nostro comprensorio
In questi giorni, ho ricevuto un interessante invito ad iscrivermi su un forum che si proietta a divenire un punto di aggregazione verso tutti i vari paesi del nostro circondario. Vi inserisco la lettera che gli amministratori mi hanno fatto pervenire invitandomi di inserirla nel blog. Questo nuovo forum ha un obbiettivo molto ambizioso che esce fuori dai canoni dei soliti forum, io mi sono già iscritto, invito voi di fare altrettanto.
Ciao Zagor volevamo chiederti gentilmente come amministratori del forum Terra Nostra la tua collaborazione per far conoscere grazie all’ottima cassa di risonanza che è il blog Selliaracconta questa nuova iniziativa che si prefigge di diventare un grande contenitore aperto ai vari comuni del nostro comprensorio. Una volta entrati nel forum, si può subito scrivere nelle varie sezioni che saranno appositamente aperte ogni volta che nuovi utenti dei vari paesi si registreranno, così avremo la sezione dedicata al comune di Simeri Crichi, Taverna, Sellia Marina ..... (tanto per citarne alcuni) queste sezioni saranno gestite dai vari utenti con l’inserimento dei vari appuntamenti, problemi, proposte, curiosità ecc… che si verificano in quel determinato contesto. Siamo sicuri che grazie ai tanti utenti dei vari paesi che giornalmente visitano questo riuscitissimo blog alcune persone saranno da prima curiose poi interessati a dare il loro diretto contributo promuovendo il proprio paese, sarebbe molto bello dialogare,interagire scambiando le proprie idee mettendo a confronto le varie problematiche ma soprattutto le tante peculiarità di tradizioni, usi e costumi che rende ogni singolo paese unico nella sua cultura.
Ovviamente come tutti i forum anche in questo ci saranno le varie sezioni standard dei saluti,cucina, divertimento, cultura, religione ecc.. che danno la possibilità ai vari utenti di conoscersi all’insegna dell’amicizia e del rispetto. Inscriversi e molto facile nel massimo rispetto della privacy. Il forum da poco nato è in fase di continuo aggiornamento, con l'inserimento di nuove sezioni, e miglioramento della grafica e delle varie impostazioni.
Vi aspettiamo.....iscriviti!!
martedì 31 maggio 2011
Stelluzza Bella ... Antica canzone popolare che veniva cantata durante il mese di maggio
Oggi 31 Maggio ultimo giorno del mese dedicato alla Madonna
Sino a qualche decennio fa nel borgo si udivano i tanti rosari che venivano recitati all'aperto, in ogni ruga si riunivano delle persone per lodare, ringraziare la Madonna. Proprio come oggi nel tardo pomeriggio veniva portata in processione la statua dell'Immacolata ed una volta arrivata in piazza venivano bruciati i tanti fioretti che noi bambini scrivevamo alla Madonna inserendoli in un urna che durante il mese rimaneva sotto la statua dell'Immacolata.
Stelluzza Bella
Bon giorno Stelluzza bella
Tu chi stai a sa conicella
Eju passu e ti saluto Madonna mia dunama aiutu
L’allumina l’anima mia chi ti dicu n’ave Maria
Ave Maria grazza plena stilla serena Madre du Signura
Famma sta grazza numma moru peccatura
Subbra st’ataru ccè sta na ranna Regina
<< Maria di Costantinopoli >> si chiama
China li circa grazzi li nne duna
China a u cora piagatu, ci lu sana
Eju Madonna mia ti nne circu unu
L’anima mia a ru Paradisu, e vita Santa
Tantu staju nginnocchiuni sinu a chi sta Grazza
Mi la e fara………
lunedì 30 maggio 2011
Sequestrato a Borgia un villaggio turisto colluso con la Ndrangheta
Doveva essere un villaggio turistico comunale con scopi sociali
utile per garantire anche alle persone disagiate una vacanza dignitosa. Invece, sarebbe diventato un centro di abusivismi, irregolarità, collusioni politico-mafiose. Condizioni che hanno portato al sequestro preventivo del "Villaggio comunale a mare" di Borgia, in provincia di Catanzaro. Contemporaneamente sono stati notificati tredici avvisi di garanzia a carico di tre ex sindaci, ex assessori comunali e tecnici che si sono succeduti negli uffici comunali. I tre ex sindaci indagati sono Giovambattista Sgromo (in carica dal 1997 al 2001); Antonio Valeo (dal 2001 al 2004) e Domenico Rijllo (dal 2006 al 2010, anno in cui l'ente e' stato sciolto per presunte infiltrazioni malavitose).
Un'inchiesta complessa, partita dopo la verifica degli atti amministrativi da parte della Commissione di accesso antimafia e dalla quale e' poi scaturito lo scioglimento dell'ente comunale per presunte infiltrazioni mafiose. In questi mesi, i carabinieri della Compagnia di Girifalco, guidati dal tenente Vitantonio Sisto, hanno riscontrato diverse irregolarità, contestando, a vario titolo, agli indagati i reati di abuso di ufficio e violazione di norme in campo urbanistico ed ambientale. Nel decreto di sequestro e negli avvisi di garanzia emessi dalla Procura della Repubblica di Catanzaro si evidenziano, infatti, una serie di abusi ed illeciti di natura edilizia ed ambientale, con alcune piazzole che nel tempo sono state ampliate, inglobando delle pertinenze di proprietà comunale che sono state recintate e pavimentate, la quasi la totalità delle costruzioni presentano manufatti in muratura, così da trasformare, come si legge nel decreto, delle costruzioni provvisorie in delle vere e proprie seconde case estive, con tanto di condizionatori, tv satellitare e scarico doccia non autorizzato.
Accertamenti venuti fuori con gli accurati controlli dei carabinieri della stazione di Borgia, unitamente a personale della sezione di polizia giudiziaria della Procura di Catanzaro. Ulteriori anomalie sono state riscontrate nell' affidamento delle predette piazzole, e' stato accertato che "inspiegabilmente" non avveniva mai nessun cambio di assegnazione, ma di fatto le stesse erano affidate sempre alle medesime persone o anche a prestanome, con tenore di vita non proprio modesto e, in alcuni casi, vicine ad ambienti
malavitosi, in totale violazione del bando che regola l'affidamento delle piazzole. E' emerso, inoltre, che nonostante alcuni degli assegnatari per qualche anno non abbiano pagato il canone di locazione, peraltro irrisorio, l'amministrazione comune ha continuato a concedere tali spazi, vicenda analoga anche per l'assegnazione dello spazio relativo al bar del villaggio. E' stato ancora riscontrato nelle indagini che alcuni cittadini ritenendo il diritto ormai acquisito, abbiano venduto tale concessione con tanto di atto di compravendita, venendo palesemente meno il senso di sostegno sociale con il quale e' stato costruito il villaggio comunale, cioè garantire le vacanze estive anche ai cittadini meno facoltosi. Oltre ai tre ex sindaci risultano indagati
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