mercoledì 2 novembre 2011

A due anni esatti dalla morte di Natuzza Migliaia di fedeli si sono recati a Paravati provenienti da ogni parte d'Italia


Alle prime luci dell’alba del 1 novembre 2009, mamma Natuzza ritornava alla casa del Padre e noi, dopo due anni, siamo ancora qui, su queste colline di Paravati, ad ascoltare le sue parole scolpite sul frontespizio della tomba: << Non cercate me. Alzate lo sguardo verso Gesù e la Madonna. Io sono con voi e prego.>> -

Con queste parole, Don Pasquale Barone ha salutato le migliaia di pellegrini venuti da ogni parte d’Italia per venerare la mistica calabrese, e il vescovo di Mileto-Nicotera-Tropea, mons. Luigi Renzo, che, nella celebrazione della messa, ha espresso il suo grande desiderio di dare avvio alla causa di beatificazione di Natuzza. - Ho recentemente incontrato il Papa- ha confidato il vescovo ai fedeli, durante l’omelia- e gli ho detto che stiamo aspettando un miracolo da Natuzza per aprire l’istruttoria per la causa di beatificazione. E lui mi ha risposto: “Va bene, vai avanti”. Il vescovo ha continuato la sua omelia leggendo la testimonianza di un’anziana signora che è vissuta per più di 50 anni vicino a Natuzza, e che racconta di aver imparato dalla mistica a pregare la Madonna come ci si rivolge ad una mamma viva e vera, pronta a lenire i nostri affanni, oltre che aver capito che tutto ciò che noi presumiamo sia importante nella vita, passa presto, svanisce senza lasciare traccia, e invece l’amore di Dio resta per sempre. Quell’amore che sperimentano i pellegrini che ancora oggi sono accorsi a Paravati, per i quali Mamma Natuzza è viva più che mai, anche nell’eredità concreta che ha lasciato: la ''Fondazione Cuore Immacolato di Maria” ed i progetti in corso, come la costruzione della Chiesa, che una volta terminata potrà accogliere oltre tremila fedeli, ed il centro per l'accoglienza dei malati terminali. Infatti, continuano i lavori di completamento della “Villa della Gioia” con una ulteriore sistemazione ed estensione del verde attrezzato, della chiesa con la cupola sormontata dalla grande croce opera dell'artista calabrese Cosimo Allera e con le operazioni di rivestimento finale. Per decine di anni la nostra amata mamma Natuzza ha ricevuto presso la sua abitazione migliaia di persone provenienti da tutto il mondo, accorse per incontrarla, principalmente nella speranza di avere notizie dall'aldilà dai propri defunti o indicazioni sulle proprie malattie. Moltissimi testimoniano di aver ricevuto grazie e benefici dopo la visita alla sua persona. Natuzza ha avuto modo di esercitare una enorme funzione consolatoria, perché con i suoi colloqui con i defunti delle persone che andavano a trovarla, ricuciva quel legame umano che la morte aveva interrotto. Aveva il dono del ''profumo mistico”, che veniva spesso percepito anche a distanza, nei suoi viaggi bi locativi. La sensazione di molti partecipanti all'evento è stata quella di un senso di pace e di gioia sotto lo sguardo calmo e soave di Natuzza Evolo.....

Commemorazione dei defunti in Calabria

Sellia cimitero urbano
Deus, in adjutorium meum intende.
Domine, ad adjuvandum me festina.
Requiem aeternam dona eis, Domine.
Et lux perpetua luceat eis.
Ancora oggi, nonostante le radicali trasformazioni sociali dovute al progresso scientifico, la morte costituisce per tutti un motivo di profondo turbamento.
"Il timore della morte perseguita l'uomo. La morte è inammissibile, inaccettabile. Essere per finire, nascere per morire, ecco l'assurdo. L'avverti come una violenza fatta alla tua natura, l'insopportabile torto fatto alla tua esistenza". (G. Albanese: "Così disse Gesù" - Cittadella ed., 1985).
E mentre si vanno attenuando le usanze tramandateci dall'antichità classica, come il lamento delle prefiche e la purificazione dai cadaveri - che i Greci hanno eternato persino col teatro - un sentimento di accorato dolore, seguito da una cristiana rassegnazione, pervade anche l'animo della nostra gente quando Atrapo decide di tagliare impietosamente lo stame di chi ci è caro.
E' vero che in molte abitazioni calabresi - al momento del decesso di un congiunto - si spostano i mobili e si coprono gli specchi, come pure vengono disposti nella bara gli effetti personali dell'estinto e si praticano alcuni giorni di lutto, ma si è lontani ormai dallo strepito finale e dal divellersi i capelli da parte delle donne.
"Anche i più potenti diventano stracci di fronte alla morte, e i più orgogliosi e sapienti son caduti in ginocchio dinanzi a questo rivale onnipotente che falcia tutti senza pietà. Tutti tranne uno, Cristo, che la storia riconosce come unico e definitivo vincitore. Anche Lui si spense e fu sepolto, ma il suo sepolcro divenne la più grande beffa alla morte. Quel sepolcro non fu la fine di Cristo, ma la sua seconda culla". (G. Albanese, op. citata).

martedì 1 novembre 2011

Il blog Selliaracconta durante il mese di novembre 2011



Anche  durante il mese di novembre come al solito il blog Selliaracconta cercherà di tenervi informati  con molti post ( cercheremo di inserirne uno  al giorno). Il mese che è da poco iniziato ci porta al secondo compleanno del blog nato esattamente il 9.11.2009 ((data non casuale ) Due anni pieni di lavoro nel certosino recupero della nostra identità di una comunità che era un vanto dell’intero comprensorio. Abbiamo cercato di far conoscere la bellissima storia,i tanti racconti,molti aspetti sconosciuti del suggestivo borgo di Sellia. Due anni possono sembrare pochi ma credetemi su internet sono tanti basti pensare in che modo veloce vengono fagocitate molte tecnologie,molti siti. Noi nel nostro piccolo ormai viaggiamo con una buona  media di utenti che quotidianamente visitano il blog trovandolo sempre aggiornato sulle notizie più importanti del nostro paese,comprensorio,Regione ecc..  Voglio ringraziarvi tutti per la vostra giornaliera presenza per le tante E-mail di incoraggiamento, di sprono nel continuare nel narrare,raccontare la storia di questa belle Regione. Avevo deciso di non parlarne ma il conseguimento di questo importante premio è anche per merito vostro Grazie!
Giorno 13 agosto sera, nel corso della festa per gli emigranti, ho ricevuto  il premio "Ulivo d'oro 2011 con la seguente motivazione: Per l' impegno nella promozione delle tradizioni della storia e della cultura selliese.
Un riconoscimento che mi riempie di gioia che premia il bel lavoro svolto sul blog selliaracconta nel promuovere,far conoscere,valorizzare il nostro stupendo borgo.Molti racconti, storie, curiosità sin qui inserite spesso risultavano quasi sconosciute anche agli anziani e solo dopo averle lette i loro più remoti ricordi si risvegliavano ricordandoli almeno in parte. Senza la trascrizione e pubblicazione di essi sicuramente molti sarebbero stati definitivamente cancellati dalla memoria storica di Sellia questo rimane l'obiettivo primario del sottoscritto farli conoscere sopratutto ai giovani che spesso vedono il nostro paesello come un piccolissimo borgo senza futuro,senza passato quando invece Sellia ha avuto un glorioso passato essendo nei secoli il vanto dell'intero circondario....

lunedì 31 ottobre 2011

Sellia presso la Consulta Giovanile dibattito sui pregiudizi verso i malati di Mente


Piccoli comuni Calabresi a forte rischio marginalità

Piccoli comuni a rischio marginalità
È quanto emerge da una ricerca di Legautonomie che sarà presentata il prossimo 31 ottobre a Catanzaro
Fornire elementi conoscitivi chiari ed aggiornati attraverso una mappatura delle realtà comunali minori che presentano indubbie debolezze di natura socio economica che ne limitano lo sviluppo: è l’obiettivo del report di ricerca su “Classificazione della marginalità dei piccoli comuni calabresi realizzato da Legautonomie Calabria. L’analisi sarà illustrata lunedì 31 ottobre, alle 10,30, a Catanzaro nella sala della Unione Regionale Bonifiche Calabria. “Lo studio, attraverso un metodo semplice, riproducibile e scientificamente fondato - è detto in un comunicato - realizza una prima classificazione della marginalità socioeconomica dei comuni calabresi con popolazione fino a 5.000 abitanti. Lo studio descrive con metodo analitico - l’unità di rilevazione é il singolo piccolo comune - la Calabria dei “piccoli” che rappresentano ancora una parte “minore” relativamente alla popolazione che vi risiede (circa 1/3 del totale), ma è quella chiamata a gestire il 67% del territorio regionale. Oggi i comuni con meno di 5.000 abitanti rappresentano il 79,5% delle amministrazioni comunali calabresi, 10 punti in più della media nazionale”. Il report è così strutturato: una prima parte che descrive in maniera sintetica la situazione complessiva dei comuni calabresi fino a 5.000 abitanti con particolare attenzione agli aspetti demografici; una seconda parte che illustra brevemente i presupposti metodologici dell’analisi; un terzo, e ultimo capitolo, che evidenzia i risultati delle classifiche ottenute con l’elenco di tutti i piccoli comuni calabresi e il relativo indice di marginalità. “Per ciascuna parte del rapporto - afferma il presidente di Legautonomie Calabria Mario Maiolo - viene fornita una lettura essenziale dei dati di base, anche attraverso una descrizione grafica e cartografica dei fenomeni maggiormente rappresentabili .

domenica 30 ottobre 2011

Per celebrare i 150° anniversario dell'Unità d'Italia appuntamento alle famose ferrovie di Mongiana luogo simbolo di quel sogno interrotto di rinascita del Sud


L’assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri
informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta regionale -, nel ricordare il prossimo appuntamento per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, programmato dalla Regione alle Ferriere di Mongiana per il 29 ottobre, ha detto che “le celebrazioni del centocinquantenario dell'unità nazionale sono una straordinaria occasione per capire quello che è stato, per ricostruire il futuro del nostro grande Paese, prima potenza culturale mondiale. Le Ferriere di Mongiana - ha spiegato Caligiuri - sono un luogo simbolo del sogno interrotto dello sviluppo del Sud, poiché era un polo siderurgico del Regno di Napoli, al tempo il terzo Stato più industrializzato del mondo, dopo l'Inghilterra e la Francia, e il primo d'Italia. Infatti, com'è noto, la differenza economica tra Nord e Sud non esisteva al momento dell'Unità”. Per l’occasione, nei locali del Palazzo Comunale di Mongiana, verrà presentato il libro dello scrittore giornalista Giovanni Arpino “Le mille e una Italia” che pubblicò proprio nel 1960, a ridosso dei festeggiamenti per il centenario e che ricostruisce in modo acuto le vicende unitarie. Inoltre, si esibirà il gruppo di musica popolare dei “Marvanza” e sarà proiettato il film “Noi credevamo” di Mario Martone. Le iniziative promosse dall'assessorato regionale alla Cultura si stanno svolgendo in dieci città significative delle vicende risorgimentali. Sono stati incrociati intellettuali italiani autori di libri sull'evento e da differenti, e spesso opposti, punti vista con espressioni della cultura della Calabria di oggi: spettacolo, teatro, arte, musica. L’assessore Caligiuri dopo aver affermato che “con questi talenti la Calabria si presenta all'Italia”....