lunedì 12 dicembre 2011

Gaetano Ricca l'ultimo brigante della Sila

L’ultimo vero bandito della Sila fu Gaetano Ricca.
Verso la fine del secolo scorso, a seguito di un banale malinteso con le autorità, quest’uomo fu costretto a darsi alla macchia per circa tre anni. Fu posta una taglia sulla sua testa, ma la popolazione era troppo intimidita dalla sua audacia e dalla sua profonda conoscenza della zona per osare denunciarlo. Personalmente, preferirei non credere al numero di carabinieri che, secondo quanto si dice, egli avrebbe ucciso in quel periodo; senza dubbio, la verità venne a galla nel corso del processo. Una volta si trovò circondato e, dopo che l’ufficiale degli inseguitori, che si era riparato dietro un albero, gli ebbe ordinato di arrendersi, Ricca attese pazientemente che comparisse la punta del piede del suo nemico; poi lo colpì alla caviglia con la sua ultima pallottola e riuscì a fuggire. In seguito fu costretto ad arrendersi e venne imprigionato per circa vent’anni. Scontata la condanna, ritornò in Sila dove, fino a poco tempo fa, godeva ancora di una robusta vecchiaia nella sua casa di Parenti. Parenti, già famosa negli annali del brigantaggio per l’impresa del perfido Francatrippa (Giacomo Pisano ) il quale, fingendo di offrire ospitalità a una compagnia francese, l’attirò nelle sue grinfie e uccise i tre ufficiali e tutti gli uomini, eccetto sette.

venerdì 9 dicembre 2011

La giunta Regionale stanzia grazie ai "PISR" 28 milioni di euro per valorizzare i beni culturali Calabresi

Regione, dai PISR ventotto milioni di euro per valorizzare i beni culturali calabresi      
 
 



La Giunta regionale della Calabria, su proposta dell’Assessore alla Programmazione, Giacomo Mancini, ha approvato una delibera che consente di snellire le procedure e di attivare in tempi rapidi gli interventi inseriti nell’Atto di indirizzo per la valorizzazione e la tutela dei beni culturali calabresi varato dall’Esecutivo nel marzo scorso. Detti interventi, previsti dai Piani Integrati di Sviluppo Regionale del POR Calabria FESR 2007/2013, comportano un impegno programmatico complessivo pari a circa 28 milioni di euro. Grazie alla delibera approvata dalla Giunta si potrà ora passare rapidamente alla fase attuativa del Piano di completamento e valorizzazione dei beni culturali calabresi, piano che riguarda, tra l’altro, le aree archeologiche, la rete dei castelli e gli itinerari religiosi. La delibera approvata dalla Giunta consente infatti di integrare in maniera organica gli interventi di completamento con quelli di valorizzazione dei beni nonché di predisporre un Piano di gestione degli stessi beni che assicuri, nel tempo, la migliore fruizione da parte del pubblico e la massima valorizzazione di un asset che è certamente strategico anche per il rilancio del turismo nella nostra regione. I beni culturali, in pratica, come elemento trainante e non più come elemento marginale, non valorizzato, non inserito nel contesto di una offerta culturale e turistica che dovrà invece essere il fiore all’occhiello di una regione che vuole cambiare, crescere e dare di sé una immagine sempre più positiva e propositiva. “La volontà del Presidente Scopelliti e della sua Giunta –dice l’assessore alla Programmazione Giacomo Mancini- è, come è noto, quella di valorizzare al meglio tutte le potenzialità della nostra regione. Finora -aggiunge Mancini- era mancata una organica politica di valorizzazione dei nostri beni culturali e, attraverso di essi, della nostra storia e delle nostre tradizioni civili e religiose.