Merita assolutamente una risposta lo scritto a firma del Sindaco “SILENZIO IN CONSIGLIO … PAROLE IN LIBERTA’”.
Da
quando sono stato accolto in consiglio comunale con una minaccia di
querela in merito alle mie esternazioni politiche è mio costume allegare
a verbale le mie dichiarazioni di voto, che argomentano le mie
posizioni, di modo che rimanga traccia di ciò che dice in consiglio.
Ma
nella delibera n.22 pubblicata all’albo pretorio non vi è traccia della
discussione; mentre nelle deliberazioni 23, 24, 25, 26, 27, 28 si legge
solo uno stringato copia-incolla, “Interviene il consigliere di minoranza Borelli che preannuncia il suo voto contrario”, ciò vorrebbe dire che il sottoscritto non ha minimamente interloquito al consiglio, nonostante sia durato due ore e mezza!
Nel
testo della delibera 29 non solo non risulta che io e il consigliere
Lupia abbiamo lasciato i lavori prima della votazione, ma non
vi è traccia della dichiarazione del collega Mungo, non vengono
indicati né gli interventi né il numero di presenti e votanti. Il tutto è lasciato in bianco … non è possibile sapere chi ha fatto cosa, e questo è una grave violazione delle procedure amministrative, e in democrazia la forma è sostanza.
Non
si può accusare la minoranza di essere silenziosa se .....