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Una rarissima foto di Giacomino |
giovedì 5 febbraio 2015
Racconto di Giacomino vecchio eremita che dimorava in Sila, nato a Sersale girava con la sua curiosa bisaccia dove non mancava mai la Bibbia.
mercoledì 4 febbraio 2015
Ex parroco di Belcastro rinviato a giudizio con l'infamante accusa di aver avuto rapporti sessuali con 17 minori del paese, ma di don Mastro dal 2010 non si sa dove si è rifugiato

In aula sarà presente anche la Curia Arcivescovile di Crotone-Santa Severina,
citata come responsabile civile - cioè come quella parte che, in caso
di condanna al risarcimento dei danni, sarà obbligata in solido a pagare
assieme all'imputato - dopo che lo scorso 15 dicembre il gup ha accolto
la relativa richiesta delle parti offese del procedimento, ed ha invece
respinto l'istanza della stessa Curia che voleva costituirsi piuttosto
come parte civile.
Pesantissime le contestazioni a carico del prete, che adesso dovrà rispondere al dibattimento di violenza sessuale aggravata perché compiuta ai danni di una quindicina di minorenni, secondo le risultanze di un'inchiesta apertasi oltre tre anni fa a seguito della denuncia presentata da alcuni genitori di
una delle presunte giovanissime vittime. Segnalazione cui se ne
aggiunsero altre nel corso delle indagini, durante le quali i
carabinieri raccolsero le dichiarazioni di decine di persone, e furono
anche acquisiti con incidente probatorio - e dunque con valore di prova
all'eventuale futuro processo - i racconti dei minorenni coinvolti nei
presunti abusi. Quanto all'indagato, non se ne ebbero più notizie
precise dal ....
martedì 3 febbraio 2015
Guardate cosa esce (quasi ogni sera) dalla centrale Edison turbogas di Simeri Crichi. Cosa fanno i nostri amministratori? intanto per l'Arpacal i valori sono nella norma.
Preoccupante
foto scattata in questi giorni della centrale turbogas dell'Edison di Simeri
Crichi. La foto scattata di sera quando sono più visibili i fumi che escono da
più parti senza un minimo di filtraggio. Ovviamente non parliamo di vapore
acqueo, ma visto il lavoro di smaltimento dei rifiuti parliamo di fumi molto
nocivi per la salute quella salute dell'aria e dell’ambiente che dovrebbe
essere monitorata e tutelata dall'Arpacal la quale dice che i fumi che
fuoriescono dalla centrale sono tutti nella norma. Durante gli anni di
monitoraggio non sono mai stati riscontrati situazioni di pericolo. I dati
consultabili anche nel sito arpacal.it nella sezione ambiente dimostrano che le
due centraline di rilevamento posizionate all'interno della centrale non hanno
mai rilevato valori oltre la norma di ozono, ossidi di azoto e PM10. Ma basta
passare la sera per vedere come la centrale spesso è totalmente avvolta in una tetra nube che si sprigiona da più parti
(come si vede molto bene nella foto) Cosa fanno i nostri amministratori oltre a
intascare soldi dell'Edison? Poco o nulla si appellano alle rivelazioni fatte
dall’Arpacal ente regionale amministrata dai vari politici di turno. Questo è
un problema molto serio che riguarda non solo Simeri Crichi ma tutto il
Comprensorio per primo Catanzaro che si trova vicinissima alla centrale, i fumi
spesso si innalzano proprio verso la città lasciando ben poco all'immaginazione,
si tratta di fumi nocivi! Quando sentiremo un parere del sindaco Abramo? Quando
sentiremo un grido d'allarme da parte dei vari sindaci del comprensorio? Oppure
pensano che sia un problema solo di Simeri Crichi? Intanto i fumi salgono,
arrivano dappertutto, dobbiamo aspettare tra non molto qualche morte sospetta riconducibile
a questi maledetti fumi? nel frattempo L'Arpacal continuerà a monitorare la
......
lunedì 2 febbraio 2015
Riflessione sul nostro nuovo Presidente della Repubblica da parte del gruppo la Politica ai Giovani di Catanzaro.
Alla quarta votazione, con 665 voti molti di più rispetto alle previsioni ed alla maggioranza assoluta, il parlamento italiano in seduta comune con la partecipazione dei delegati regionali ha eletto il dodicesimo Presidente della Repubblica. Si tratta di Sergio Mattarella. Classe 1941 una vita nella DC e per la DC nella sua corrente di sinistra, passando successivamente a sfumature "uliviste" sino a quelle più recenti che l'hanno portato ad essere uno dei garanti del PD. Più volte Ministro della Repubblica che con le sue decisioni, opinioni, silenzi ed errori ha segnato la vita democratica di questo Paese. Una vita dedicata al servizio dello Stato ed al forte impegno politico da quando la mafia il 6 gennaio del 1980 uccise il fratello Piersanti all'epoca Presidente democristiano della Regione Siciliana e rappresentante di uno scopo forte e chiaro bonificare la Sicilia e la DC siciliana dall'inquinamento mafioso. Sergio Mattarella avrebbe voluto insegnare Diritto Costituzionale all'Università ed invece ha alla fine dovuto condividere questa suo desiderio con "l'attività di famiglia" la politica. Persona schiva, mite, dai pochi sorrisi, persona però dalle grandi e sempre lucide riflessioni che anche con poche parole riesce a diffondere ed a far arrivare il suo messaggio. Proprio com'è avvenuto pochi minuti dopo la sua elezione quando hai cronisti, con tono pacato e serioso ha dichiarato: "il mio pensiero va alla speranze ed alle difficoltà dei miei concittadini". Lui padre del "mattarellum", legge elettorale che voleva, forse senza riuscirci, portare questo Paese verso il bipolarismo è stato definito dall'illustrissimo Prof. Gianfranco Pasquino "un cattolico sgradito all'ex Cavaliere". Perché come dimostra la sua carriera -si dimise da Ministro dell'Istruzione in dissenso verso la Legge Mammì, poiché in aperta violazione di una Direttiva Comunitaria- non concederà regalie varie a nessuno né alla destra né tanto meno alla sinistra, passando per il centro. "Mattarella a nessun favore si piega -scrive Pasquino che prosegue, in un'analisi da me pienamente condivisa- cercherà, nei limiti del possibile di ristabilire quell'equilibrio tra le Istituzioni che il fortissimo ridimensionamento del Senato e il grande potere conferito dal premio di maggioranza conferito alla lista vittoriosa ed al suo capo, mettono in seria difficoltà". Per quanto mi riguarda, ritengo che sia davvero uno dei migliori uomini che poteva essere scelto, fermo restando che anche un candidato come Imposimato o Rodotà avrebbe meritato di essere chiamato a questo importantissimo e delicatissimo ruolo. Si è andati a scegliere un politico ma nello stesso tempo anche uno che la politica attiva non la fa da un pò di anni e che da un pò di tempo ha curato e preservato la nostra Costituzione -come del resto ha sempre fatto, anche prima di esser eletto Giudice della Consulta- . Ritengo già per questo motivo che quella di Mattarella sia una buona scelta, poiché ha quell'esperienza di Palazzo ma anche quell'indipendenza e l'esser super partes che debbono essere i tratti caratteristici di un Presidente della Repubblica. Reputo che inoltre a livello personale gli si possa contestare ben poco se non il fatto di aver sempre perseguito i suoi ideali e la sua alta morale, ciò che purtroppo oggi manca a chi fa politica. Difatti lo vedo un pò come extraterrestre rispetto ai politici odierni. Molto diverso dal suo predecessore e sottolineo ancora una volta pur non essendo aprioristicamente ostile a nessuno è lontano da tutti. Davvero una buona scelta, giocata anche bene da ....
sabato 31 gennaio 2015
Le notizie più importanti dai vari paesi del comprensorio sui giornali locali in edicola durante questa settimana
venerdì 30 gennaio 2015
Operazione "Aemilia" anche il villaggio Eucaliptus di Simeri Crichi nel mirino della cosca cutrese
L'operazione Aemilia
avrebbe messo in risalto gli interessi delle cosche, in particolare di
quella "doveva sovrintendere alla gestione".
riconducibile a Nicolino Grande Aracri, sui villaggi turistici del crotonese e del catanzarese. La cosca cutrese, in base alle indagini ed alla ricostruzione fatta dagli inquirenti, sarebbe stata in grado di condizionare l'amministrazione, le manutenzioni e le forniture nei villaggi della costa crotonese e catanzarese. Per imporre la propria volontà il clan sarebbe ricorso a minacce ed aggressioni come nel caso del villaggio Capopiccolo di Isola Capo Rizzuto, messaggi e aggressione fisica. Anche i villaggi "controllati" da cosche non proprio alleate, come il caso del "Praialonga" di Isola Capo Rizzuto, dovevano comunque rispondere a Nicolino Grande Aracri che, scrive la Dda di Catanzaro,
Nel 2013, nel pieno delle indagini che ieri hanno portato al fermo di
37 persone, la Procura di Catanzaro intervenne per bloccare una
estorsione che Nicolino Grande Aracri avrebbe preteso dai proprietari
del villaggio turistico Porto Kaleo di Cutro. Un milione e mezzo di euro
la tentata estorsione, accompagnata da minacce, scoperta dai
carabinieri e ammessa poi dai proprietari del villaggio. Ma Nicolino
Grande Aracri e i suoi sodali pensavano in grande. Così, avrebbero
tentato di "entrare" anche nel villaggio Eucaliptus di Simeri Crichi
(CZ).
I sodali lavorano per allargare questo cerchio. Come nel caso del villaggio Costa del turchese di Botricello (CZ).In questo caso, il clan era rimasto fuori, ma dalle intercettazioni emerge la volontà di cacciare l’amministratore in carica per affidare questo incarico direttamente ad un personaggio di primo piano della cosca: Domenico Grande Aracri, fratello di Nicolino, avvocato penalista, incensurato fino all’operazione di ieri, quando il suo nome è finito nel provvedimento di arresto della Dda di Bologna.
I rappresentanti del clan cutrese ne sono certi: quel villaggio doveva andare in mano all’avvocato e per questo, tra il 2012 e il 2013, ragionavano sulle azioni da intraprendere.
riconducibile a Nicolino Grande Aracri, sui villaggi turistici del crotonese e del catanzarese. La cosca cutrese, in base alle indagini ed alla ricostruzione fatta dagli inquirenti, sarebbe stata in grado di condizionare l'amministrazione, le manutenzioni e le forniture nei villaggi della costa crotonese e catanzarese. Per imporre la propria volontà il clan sarebbe ricorso a minacce ed aggressioni come nel caso del villaggio Capopiccolo di Isola Capo Rizzuto, messaggi e aggressione fisica. Anche i villaggi "controllati" da cosche non proprio alleate, come il caso del "Praialonga" di Isola Capo Rizzuto, dovevano comunque rispondere a Nicolino Grande Aracri che, scrive la Dda di Catanzaro,

I sodali lavorano per allargare questo cerchio. Come nel caso del villaggio Costa del turchese di Botricello (CZ).In questo caso, il clan era rimasto fuori, ma dalle intercettazioni emerge la volontà di cacciare l’amministratore in carica per affidare questo incarico direttamente ad un personaggio di primo piano della cosca: Domenico Grande Aracri, fratello di Nicolino, avvocato penalista, incensurato fino all’operazione di ieri, quando il suo nome è finito nel provvedimento di arresto della Dda di Bologna.
I rappresentanti del clan cutrese ne sono certi: quel villaggio doveva andare in mano all’avvocato e per questo, tra il 2012 e il 2013, ragionavano sulle azioni da intraprendere.
I villaggi turistici sono "le prede particolarmente ambite" per la
'ndrangheta, e la cosca guidata da Nicolino Grande Aracri ne era
convinta. L’ordinanza di fermo emessa dalla Direzione distrettuale di
Catanzaro nei confronti di 37 esponenti del clan, evidenzia l’attenzione
nei confronti delle strutture ricettive tra le province di Catanzaro e
Crotone. Il controllo della gran parte dei villaggi era in mano alla
potente cosca di Cutro, in grado di determinare amministratori, lavori,
manutenzioni, forniture e servizi. E laddove questo non era ancora
avvenuto, scattavano interessi, progetti, ambizioni. Per tenere sotto
assedio le strutture, gli esponenti del clan usavano qualunque formula.
Dalle minacce alle ...
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