venerdì 25 settembre 2015

Offendeva una donna su Facebook " Devi pagare lacrime di sangue " Condannata a 8 mesi di reclusione. Per il giudice la donna catanzarese era consapevole della valenza delle frasi

Condannata a 8 mesi di reclusione per offese mirate e ripetute sul più importante dei social network “facebook” 

Per il giudice l’imputata era ben consapevole della valenza delle frasi scritte Frasi molto dirette e offensive parole scritte per denigrare senza mai nascondersi anzi sotto ogni scritta metteva ben visibile la propria firma Minacce pesanti e ripetuve tipo: “ Devi pagare lacrime di sangue” parole non certo amichevole o un mi piaci o condividi Mettendole cose private  nella piazza virtuale dove ognuno leggeperchè lo scopo alla fine era proprio questo( tutti dovevano leggere tutti dovevano sapere, anzi più erano e meglio era)Ma alla fine bisogna capire che mettere alla gogna la vita privata delle persone sui social  è reato sul web gli utenti devono avere ben chiaro che tutto è tracciabiledunque come nel caso specifico ognuno poi deve rispondere delle proprie azioni Mettere sullo stesso piano la capacità di diffusione e di danno all’immagine di un social network a quella di un giornale oppure di una televisione» chiunque faccia uso dei social network, deve sempre pensare che un messaggio offensivo può avere lo stesso peso e le stesse conseguenze penali di un articolo di giornale. L’articolo 595 comma 3 del codice penale recita ........

giovedì 24 settembre 2015

SP 25 Arsanise/ Catanzaro ecco i 10 milioni. Sersale/ Cropani l'eterna incompiuta verrà ultimata al più presto Queste sono solo 2 delle tante promesse fatte dal presidente della provincia Enzo Bruno ma i soldi ci sono veramente?

L’instancabile Presidente della provincia di Catanzaro Enzo Bruno sembra il folletto dei sogni che finalmente si realizzano? Vola da un paese all’altro, sempre in movimento, sempre a tramutare sogni in possibili future realtà. Un tour di tante belle promesse passando da un paese all’altro della provincia. Abbiamo letto  dell’imminente inizio lavori sulla SP 25 Arsanise/ Catanzaro dove annunciava magicamente i 10 milioni per il nuovo tracciato, ma ad oggi abbiamo visto solo
l’eliminazione del semaforo anche se poi non è stato eliminato neppure il semaforo. A Sersale per eterna incompiuta strada Sersale/Cropani un arteria che dovrebbe collegare il grosso centro presilano con il mare in breve tempo ben 26 milioni di investimenti che tardano a essere ultimati ma il presidente Bruno anche qui da il suo impulso per vedere finalmente i lavori ultimati. Eccolo un pò di tempo fa a Taverna dove annunciava il definitivo decollo con mirati finanziamenti al paese di Mattia Preti ricco di storia e di beni artistici senza dimenticare il vicino villaggio Mancuso completamente abbandonato ma sempre nel cuore dell’ente provinciale. In questi ultimi giorni è stato avvistato a Petronà dove anche li annunciava nuovi finanziamenti con la realizzazione della strada Petronà Buturo.Ovviamente anche il piccolo dei comuni è nel cuore della provincia tanto che si adopererà con ogni finanziamento a realizzare finalmente l’area vasta che spazia da Sersale sino a Lamezia da Guardavalle sino a  Botricello insomma un surrogato dell' ex provincia di Catanzaro  si ex perchè qualcuno dovrebbe spiegare all’instancabile Bruno che le province sono una specie in via di estinzione "Un ente inutile da eliminare" infatti sono già molte le province che sono in fallimento non potendo più garantire neppure l’ordinaria gestione dell’ente, quell’ente che il ministro ……

mercoledì 23 settembre 2015

Faida dei boschi nella provincia di Catanzaro.Importante operazione con sequestro di beni per un valore di ben 25 milioni di euro.

Il gruppo criminale controlla diversi settori economici, dal vecchio business del disboscamento al più redditizio mercato del turismo, passando attraverso il traffico di stupefacenti

Sequestrati beni per un valore di 25 milioni di euro alla cosca Sia-Procopio-Tripodi della 'ndrangheta, operante nella fascia jonica della provincia di Catanzaro. Tra i beni confiscati ci sono un villaggio turistico, una villa con piscina, un terreno, sei automobili e disponibilità bancarie e finanziarie. Le indagini che hanno portato alla confisca sono state dirette dal Procuratore distrettuale di Catanzaro, Antonio Vincenzo Lombardo.
Il provvedimento di confisca è stato eseguito dal Nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di Catanzaro a conclusione di una mirata attività economico-patrimoniale. La cosca Sia-Procopio-Tripodi è nota per le sua attività imprenditoriali. Il gruppo criminale controlla diversi settori economici, dal vecchio business del disboscamento al più redditizio mercato del turismo, passando attraverso il traffico di stupefacenti. Nel dicembre del 2011 esponenti di rilievo della stessa cosca erano stati tratti in arresto nell'ambito dell'operazione «Showdown», che ha consentito di delineare compiti, ruoli e responsabilità degli .......

martedì 22 settembre 2015

Raccolta differenziata, chiave di volta per un mondo eco-sostenibile La Calabria ormai da anni è costantemente in emergenza rifiuti, spesso anche per l'incuria e il poco rispetto dell'ambiente da parte di chi la Calabria stessa la vive.

Raccolta differenziata, chiave di volta per un mondo eco-sostenibile


La Calabria ormai da anni è costantemente in emergenza rifiuti, spesso anche per l'incuria e il poco rispetto dell'ambiente da parte di chi la Calabria stessa la vive.
Il problema dello smaltimento dei rifiuti sta diventando priorità di tutti gli amministratori a livello globale e analizzando il trend della produzione dei rifiuti nella zona UE, c'è poco da star tranquilli considerato che è dato in continua crescita per il prossimo decennio.
Quante lotte sociali, oltre che discussioni sulle ripercussioni ambientali hanno scatenato in Calabria e non solo, l'idea della costruzione (talvolta la costruzione) di nuove discariche o dell'ampliamento quelle già esistenti deturpando ulteriormente  il paesaggio? Eppure, l'alternativa è semplice e sotto gli occhi di ognuno di noi: cercare di produrre meno rifiuti e meno inquinamento possibile. Basti solo pensare che ogni nostra singola azione quotidiana produce inquinamento, quindi è dal quotidiano che si dovrebbe osservare il principio su scritto a partire appunto da ogni nostro gesto. Per produrre meno inquinamento basterebbe poco, ossia che ognuno di noi osservi attentamente la natura ed impari da essa. In natura, semplicemente non esiste il concetto di rifiuto; tutto ciò che termina il suo ciclo vitale, viene assorbito dall'ambiente e rimesso in circolo. Ma come l'uomo, spesso cosi disprezzante dell'ambiente e con pochissima educazione ambientale alle spalle, può riuscire a far ciò? Iniziando da un principio banale ma quanto mai importante, considerare i rifiuti una risorsa e valorizzare ciò che scartiamo attraverso la raccolta differenziata e ciò attraverso il riciclo.
Bisognerebbe inoltre ricordarsi che l'ambiente non è una nostra proprietà ma un bene comune ed in quanto tale deve essere protetto da tutti. Da tutti indistintamente, perchè ognuno di noi può fare moltissimo per riuscire in quest'obiettivo.
Quante volte, ci si lamenta del fatto che intorno a noi ci sia sporco o che magari il lago, il fiume, la montagna, il mare,  che circondano le nostre case e i nostri Centri siano inquinati? Eppure, non si va mai oltre le solite “lamentele”, quando invece basterebbe fare un “mea culpa” chiedendosi: ed io che protesto come mi comporto? Sto osservando tutte le regole o anche io contribuisco a deturpare il paesaggio?
Certo, molte amministrazioni locali, soprattutto di piccoli comuni calabresi e non, non si possono definire esenti da sbagli ed errori di ogni tipo. In quanto, dovrebbero essere proprio i piccoli comuni ad “inculcare” nelle teste dei cittadini l'importanza della raccolta differenziata e del rispetto dell'ambiente.
Ecco perch

lunedì 21 settembre 2015

" Lo giuro nel 2015 sarà pronta " Parole dette ben 7 anni fa in un intervista su il Sole 24 ore da parte del presidente del consorzio di bonifica Ionio Catanzarese Graziano Manno. Indovinate a quale opera faraonica iniziata nel lontano 1982 si riferisce ?

«Lo giuro, nel 2015 sarà pronta».  Sette anni fa, in un'intervista a Roberto Galullo sul Sole 24 Ore, il presidente del consorzio di bonifica Ionio Catanzarese Graziano Manno si sbilanciava per superare quello che già allora sembrava un stallo eterno: quello della Diga del Melito, a Gimigliano, un
progetto approvato dalla Cassa del Mezzogiorno nel 1982 per convogliare 108 milioni di metri cubi d'acqua e portarla in 50 Comuni dove vive mezzo milione di calabresi e operano centinaia di imprese agricole. Niente da fare. Il censimento delle opere incompiute appena pubblicato dal ministero delle Infrastrutture propone sul tema tre numeri impietosi: il tasso di completamento è del 13,08%, il costo complessivo è di 259,7 milioni ma per arrivare al traguardo ne mancano 189 (e ne servono altri 800 per le opere collaterali). 
Nella storia infinita della diga incompiuta una nuova speranza si è affacciata nei mesi scorsi, quando il Governatore Mario Oliverio ha scritto al ministro Delrio per inserirla nell'elenco delle opere prioritarie: anche questa volta Manno è stato esuberante, e ha fatto appendere davanti alla sede della Giunta uno striscione: «Grazie presidente». Se nell'elenco delle opere incompiute la Diga del Melito primeggia per anzianità, non conosce rivali in fatto di costi la Vela Di Calatrava, cioè la Città dello sport di Tor Vergata avviata nel 2005 dalla prima Giunta Veltroni, bloccata dalla mancanza di fondi e riportata alla ribalta a ogni candidatura olimpica della Capitale: vale 608 milioni, e la parte realizzata si ferma per ora al 16,25 per cento. 


Nelle tabelle ministeriali, le storie di progetti avviati di slancio e impantanati poco dopo, o addirittura inciampati un soffio prima del taglio del nastro, sono un'infinità: il censimento appena pubblicato conta infatti 868 incompiute, il 25% in più di quelle messe in fila l'anno scorso. Ovviamente l'impennata non nasce da un fiorire di nuove opere, ma dal....