I carabinieri della Stazione di Sersale hanno tratto in arresto Carmine Scarpino, 45 anni, residente nella cittadina presilana, e condannato per due omicidi avvenuti, rispettivamente, nel 1997 e nel 1998. Scarpino, collaboratore di giustizia, si è autoaccusato dei due delitti ed è stato condannato ad una pena, ora definitiva, a 21 anni e quattro mesi di carcere.
I militari dell'Arma hanno così notificato il provvedimento di esecuzione della pena, emesso dalla Procura generale della Repubblica di Catanzaro, ed hanno portato l'uomo nel carcere di Catanzaro. L'uomo, in particolare, è stato condannato per gli omicidi di Domenico Colosimo, ucciso a Zagarise il 23 giugno 1997, e Giuseppe Angotti, ammazzato a Cotronei il 13 agosto 1998.
Scarpino ha svelato i retroscena dei due omicidi dopo avere deciso di collaborare con gli inquirenti, portando, in primo grado, ad una condanna di 28 anni, poi ridotta in appello a 21 anni e 4 mesi. Una collaborazione che ha permesso di portare a termine l'operazione "Restauro" contro le cosche del Crotonese. Nell'ambito delle sue dichiarazioni, Scarpino ha ripercorso l'omicidio di Colosimo, scomparso da Zagarise e ucciso, con molta probabilità, il 23 giugno 1997, anche se il suo corpo non è mai stato ritrovato. Per questo il collaboratore è stato anche accusato dell'occultamento del cadavere.
La vittima, secondo il collaboratore, sarebbe stato sotterrato in una buca che lo stesso omicida ha raccontato di avere scavato. Per ....