martedì 23 febbraio 2016

A Taverna sabato 27 febbraio sarà inaugurata la nuova sede di punto verde, filiera corta della canapa.

Rilanciare il ruolo primario e propulsivo dell’agricoltura nello sviluppo eco sostenibile del territorio mediante la coltivazione della canapa calabrese, tra le migliori e le più buone. 
Fare del ritorno alla terra un’opportunità di crescita occupazionale. Ecco gli obiettivi sottesi all'inaugurazione della nuova sede di Punto verde, filiera corta della canapa. Sarà inaugurata il prossimo sabato 27 febbraio a Taverna, presso il Palazzo di Città. C’è la sinergia con l’Amministrazione Comunale.

È quanto fa sapere il Presidente Antonio CHIARAMONTE. Utilizzo, benefici e impiego di questo prezioso cereale saranno gli argomenti dell’incontro che seguirà al taglio del nastro.
L’evento inizierà al mattino con una dimostrazione fattiva della semina. Proseguirà con un convegno alle 17 presso la Sala Consiliare durante il quale interverranno diversi relatori, tra i quali lo stesso Chiaramonte che illustrerà i molteplici utilizzi della canapa: dall’alimentazione alla bioedilizia, dalla carta alla plastica, dal tessile al carburante, dall’agricoltura fino alla medicina. Senza trascurare neppure l’aspetto economico. Essa, infatti, per ogni ettaro coltivato – è stato calcolato – produce una resa che può raggiungere anche i due mila euro.
In occasione del convegno verrà inaugurata la nuova sede dell’Associazione. Seguirà un buffet con prodotti a base di canapa.
L’assessore alle politiche sociali di Taverna Rosario Amelio ha, inoltre, annunciato l’assegnazione a titolo gratuito di alcuni apprezzamenti comunali da destinare alle coltivazioni di canapa oltre che agli orti scolastici e agli orti sociali.
Il progetto di agricoltura sostenibile che si vuole realizzare in questo paese è solo una parte della grande rete che raccoglie diverse realtà imprenditoriali, sparse per tutte e cinque le province calabresi, con una maggiore concentrazione su Crotone. Si tratta di ben.......

lunedì 22 febbraio 2016

Sersale; con la delibera N 9 approvata il 9 febbraio a parere del consigliere A. Borelli è il primo passo verso la privatizzazione dell'acqua

Il 9 febbraio scorso la Giunta Comunale ha approvato la delibera n° 9 “Affidamento a terzi del servizio idrico e fognario e del servizio di pubblica illuminazione”. Secondo l’amministrazione “l’affidamento a terzi […] oltre agenerare introiti di natura economica per le casse comunali, consentirebbe di poter utilizzare per altri scopi istituzionali il personale del settore manutenzioni”. Una scelta fatta senza tenere conto dei sersalesi.
Più volte abbiamo evidenziato l’inefficienza di SoRiCal: i cittadini pagano ad un privato l’erogazione dell’acqua che è di proprietà di tutti, ma l’azienda 'non deve' fare manutenzione alle reti per ridurre sprechi; a fronte di una bolletta idrica annuale di 270.000€, al primo temporale l’acqua manca perché SoRiCal non ha mai realizzato vasche di riserva o messo in funzione il sistema di centrifuga delle acque torbide.
Abbiamo chiesto all’Amministrazione comunale di mostrare alla Regione il disservizio e abbiamo suggerito interventi di manutenzione per evitare perdite e allacci abusivi: il 40% circa di acqua erogata va sprecata ma viene pagata lo stesso dai cittadini.
Nel settembre 2015 nel tratto tra il Parcheggio di via Marconi e via Greco solo grazie alla caparbietà degli operai comunali sono state individuate delle storiche e grosse perdite che hanno permesso un consistente risparmio. Un risparmio con cui si dovrebbe premiare gli operatori del settore manutenzione, un risparmio che dimostra che l’interesse pubblico è ridurre gli sprechi … un’azienda privata avrebbe perseguito con lo stesso obiettivo le riparazioni? No, avrebbe solo aumentato il costo dell'acqua!
Allora perché l’amministrazione vuole privatizzare le reti e i servizi idrici?
Ci opponiamo a questa privatizzazione dei servizi pubblici.
L’acqua non può essere oggetto di.........

venerdì 19 febbraio 2016

Facebook oscura il profilo di don Tommaso, il sacerdote aveva fatto alcuni commenti su dei striscioni apparsi durante il derby Cosenza Catanzaro contro i gay e le unioni civili.

Il profilo Facebook di don Tommaso Scicchitano è stato bloccato. Il parroco di Donnici, da sempre molto impegnato nel sociale, nei giorni scorsi era stato preso di mira da alcuni sostenitori del Catanzaro calcio e da un sito internet vicino alla squadra del capoluogo calabrese per alcuni commenti sul suo profilo Facebook in merito a due striscioni esposti domenica scorsa, nel corso del derby traCosenza e Catanzaro, nel settore occupato dai tifosi giallorossi. Striscioni che riportavano espressioni colorite contro le Unioni Civili. Secondo gli oppositori di don Tommaso Scicchitano, un sacerdote non può dirsi favorevole all’iniziativa portata avanti dalla parlamentare del Pd Monica Cirinnà, per il riconoscimento anche in Italia delle unioni civili tra persone dello stesso sesso. Al momento, però, non è dato sapere se l’oscuramento della pagina facebook del sacerdote sia da attribuire o meno a questi episodi. Se lo chiede, ovviamente, lo stesso don Tommaso. Per ora, il sacerdote, è rimasto alle ultime comunicazioni di Facebook che lo informa di aver oscurato il suo profilo per “Violazione delle norme sul nome”. In sintesi, più persone avrebbero segnalato la sua pagina, asserendo che non corrispondesse al reale proprietario, cioè don Tommaso.
Nell’attesa che qualcuno spieghi al diretto interessato quale reato ha commesso, e a Facebook che quel profilo è realmente di don Tommaso, il sacerdote “oscurato” ha deciso di..........

giovedì 18 febbraio 2016

Beccato alle 2 di notte con dell' hashish nella macchina viene arrestato dai carabinieri di Pentone per detenzione di droga e per violazione dell’obbligo di dimora





I carabinieri della Stazione di Pentone, Catanzaro, hanno arrestato Cosimo Passalacqua Damiano, 20 anni, ritenuto responsabile di Inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità e False dichiarazioni sull’identità personale. Sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di dimora in Catanzaro con divieto di allontanarsi dalla propria abitazione sita nel quartiere Santa Maria dalle ore 23 alle ore 07 di ogni giorno, il 20enne veniva sorpreso alle 2 di notte a Sant’Elia e, nella circostanza, forniva false dichiarazioni sulla propria identità personale ai militari operanti. L’ arrestato è stato sottoposto al regime degli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida. Al momento del controllo, era all’interno di un’autovettura condotta da un coetaneo che, trovato in possesso di 5 gr. di hashish, subito sequestrati, è stato.................

mercoledì 17 febbraio 2016

Catanzaro e la sua provincia sono i primi della classe in materia di gestione dei rifiuti. Costituito il primo "Ato" della Calabria, presenti tutte le delegazioni dei paesi del nostro Comprensorio.

Ancora una volta Catanzaro e la sua provincia sono i primi della classe in materia di gestione dei rifiuti”. 
È quanto ha affermato il sindaco Sergio Abramo nel corso della costituzione della Comunità dell’Ambito territoriale ottimale provinciale per la raccolta dei rifiuti (di cui Catanzaro è capofila). Quello di Catanzaro è il primo Ato a costituirsi ufficialmente in Calabria.

“È un impegno gravoso – ha sottolineato Abramo rivolgendosi ai colleghi che hanno sottoscritto l’atto -, ma anche una grande opportunità per i Comuni, che non hanno più l’alibi della gestione commissariale sui rifiuti e possono dunque cominciare a governare in maniera diretta un comparto fondamentale per la nostra regione”.
La riunione di oggi, che si è tenuta nella sala concerti di Palazzo De Nobili, fa seguito all’approvazione, eseguita da tutti i Municipi interessati, dell’apposito schema di convenzione dalla durata ventennale che regolamenta la materia e riaffida ai Comuni, attraverso la Legge regionale nr. 14 del 2014, la gestione diretta del ciclo di gestione e smaltimento dei rifiuti. In base all’atto costitutivo la Comunità d’ambito, che avrà competenza completa sul settore, costituirà anche un ufficio tecnico ad hoc.
All’incontro, durante il quale Abramo è stato affiancato dal sindaco di Lamezia Terme, Paolo Mascaro, dal dirigente di servizio del dipartimento politiche dell’ambiente della Regione, Antonio Augruso, dal segretario generale del Comune, Vincenzina Sica, e dai dirigenti di Palazzo De Nobili Antonio Viapiana (ambiente) e Antonino Ferraiolo (affari generali), hanno partecipato i primi cittadini, i commissari o i delegati dei Comuni di Albi, Amato, Belcastro, Cardinale, Carlopoli, Chiaravalle, Cortale, Cropani, Curinga, Decollatura, Feroleto Antico, Fossato Serralta, Gagliato, Gimigliano, Girifalco, Gizzeria, Marcellinara, Martirano Lombardo,  Miglierina, Montauro, Montepaone, Pentone, Petronà, San Floro, San Mango d’Aquino, San Pietro a Maida, San Pietro Apostolo, Sellia, Sellia Marina, Serrastretta, Settingiano, Simeri Crichi, Sorbo San Basile, Soverato, Soveria Mannelli, Stalettì, Taverna, Vallefiorita.
“Efficienza, economicità ed efficacia del sistema di gestione dei rifiuti in tutto il nostro territorio – ha aggiunto Abramo – sono i criteri ai quali devono rispondere gli amministratori per arrivare a predisporre un sistema che non può prescindere dalla raccolta differenziata porta a porta. Questo può aiutare gli stessi Comuni a diventare autosufficiente e a ridurre le tasse che gravano sui cittadini. È l’occasione migliore perché gli enti locali ridiventino, dopo anni di gestione commissariale, protagonisti di un.........