Caridi è accusato dalla Dda di Reggio Calabria di essere ai vertici di una ‘ndrina in grado di influenzare scelte politiche ed economiche.
La Giunta per le Immunità del Senato si pronuncerà entro martedì sera sulla richiesta di arresto del senatore di Gal Antonio Caridi. Lo ha deciso ora la Giunta con il solo voto contrario di Carlo Giovanardi e di Enrico Buemi (Psi). La proposta di mediazione del presidente Dario Stefano, passata dunque con voto quasi unanime, prevede che lunedì alle 13 sia il termine entro il quale si potrà presentare una memoria difensiva, mentre Caridi potrebbe venire ascoltato martedì mattina. Il voto in Aula potrebbe avvenire entro la pausa estiva.
Il quadro accusatorio si aggrava, mentre i suoi ‘colleghi’ continuano a litigare. La Giunta per le Immunità del Senato avrebbe voluto pronunciarsi sulla richiesta di arresto per il senatore di Gal (Grandi Autonomie e Libertà) Antonio Caridi prima dell’estate, ma in una burrascosa discussione avvenuta ieri sera all’interno dell’ufficio di presidenza della Giunta non si è raggiunta l’unanimità. La decisione sui tempi di esame è stata rinviata ad oggi. Caridi, accusato dalla Dda di Reggio Calabria di essere ai vertici di una Cupola della ‘ndrangheta “in grado di pianificare i destini politici ed economici” non solo della regione, ma anche a livelli territorialmente più estesi avrebbe chiesto una proroga almeno fino a dopo l’estate per presentare la sua memoria difensiva.
Richiesta che, raccontano partecipanti all’ufficio di presidenza, sarebbe stata sostenuta con forza dal capogruppo di Gal, Mario Ferrara, e da alcuni esponenti di Forza Italia come Bruno Alicata contro il parere del Pd e di altri dell’opposizione che avrebbero voluto votare sulla richiesta d’arresto prima della pausa estiva. In queste ore, intanto, sarebbero arrivate nuovi....................