Si è tenuta nei giorni scorsi l’assemblea dei sindaci della Provincia di Catanzaro. Ad intervenire anche il sindaco di Sellia, e consigliere provinciale Davide Zicchinella (presidente della commissione consiliare Affari generali), il sindaco di Soveria Simeri Amedeo Mormile e il consigliere provinciale Emilio Verrengia. “Il presidente ha chiarito il destino dell’Ente che se non ci sono ripensamento è segnato – afferma Davide Zicchinella –. Non condivido il furore ideologico che ha portato a questa trasformazione che mantiene le funzioni ma fa morire le Province per mancanza di risorse”. Difendere le Province, in sostanza, significa sostenere anche i piccoli Comuni su cui ricadrebbero responsabilità e servizi come la pulizia delle strade. L’invito rivolto da Zicchinella ai colleghi sindaci è quello di partecipare all’assemblea “per essere parte attiva del funzionamento di un organismo che senza numero legale non potrà mai di fatto essere operativo, come prevede lo statuto dove, proprio per dare opportunità ai piccoli comuni, ogni il sindaco esprime un voto”.
Il sindaco Mormile ha espresso “amarezza per questa vicenda che di fatto rappresenta la morte annunciata della Provincia. Avremmo dovuto fare di più prima di arrivare a questo punto. L’assenza dei sindaci – sostiene il primo cittadino di Simeri Crichi – è anche sintomo di sfiducia nel sistema che si è creato. Comunque, siamo consapevoli delle difficoltà finanziarie esistenti ma dimostriamoci consapevoli e battiamo i pugni contro le mortificazioni subite dalle autonomie locali”.
Un saluto ai sindaci arriva anche da Emilio Verrengia che ha sollecitato i parlamentari calabresi a prendersi in carico la difficile situazione finanziaria degli Enti locali, visto che “la Provincia rischia di non approvare il bilancio con quello.............
che ne consegue, dovrebbero occuparsi del territorio che li elegge ma non solo in campagna elettorale”.
"La situazione delle Province è critica – affermano la Cgil di Catanzaro e la categoria Funzione pubblica dello stesso sindacato - non solo per i tagli previsti dal Decreto Legge 113/2016 (che mettono a rischio la continuità e qualità dei servizi erogati - in particolare scuole e strade provinciali, rete museale e parco della biodiversità- l’approvazione del bilancio e il pagamento degli stipendi dal mese di ottobre), ma anche per i ritardi, le lacune, le contraddizioni che si registrano nel processo di riordino delle funzioni amministrative di regione ed enti locali innescato dalla legge Delrio, su cui incombe l’incognita del referendum costituzionale, che interessa anche la sorte dell’ente intermedio”.
“La sensazione più diffusa tra i dipendenti è l’incertezza, perché in mancanza di un disegno chiaro e definito, si naviga a vista ed anche chi tiene il timone (il legislatore nazionale e regionale) non conosce la destinazione. Ma cosa altrettanto grave , non viene attuato quel processo partecipato più volte annunciato, che dovrebbe condurre ad una legge regionale di riordino ampiamente condivisa. In attuazione della L.R. n.14/2015 la Regione Calabria, da istituzione dedicata alla programmazione, ha riassunto diverse funzioni di gestione, prima esercitate dalle province. Intanto, in virtù di una legge regionale antecedente alla Delrio, si costituiscono nuovi soggetti di programmazione e gestione di servizi per ambiti ottimali ( la Comunità d’Ambito per la gestione dei rifiuti)”. La Fp Cgil ritiene che “siafondamentale individuare preliminarmente quali siano i livelli ottimali di programmazione ( regionale e di area vasta) e quali quelli di gestione dei servizi pubblici (Unioni di comuni), evitando sovrapposizioni che causano interferenze tra enti e maggiori costi.
su segnalazione
...lui batte i pugni....
RispondiElimina...e pubblicalo!!!!!!!!hai paura!!!!!
RispondiElimina..voi che avete fatto la campagna elettorale a Mancuso...col vostro sindaco in prima linea!!!pubblica!!!
RispondiEliminacosa non si fa pur di apparire
RispondiEliminaun ente che non conta niente che non viene più eletto da noi cittadini altrimenti dei personaggi che lo presiedono non ci sarebbe neppure uno
eliminiamo anche le regioni cosi come sono concepite al loro posto creiamo delle vaste zone dove si conoscono meglio le potenzialità del territorio e si possono richiedere finanziamenti mirati
RispondiEliminahanno tagliato i soldi destinati a cose utili per noi cittadini ma loro non si sono tagliati un bel niente!!!
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