mercoledì 27 novembre 2019

Sila dopo l'aria più pulita un recente studio internazionale dimostra che la pioggia meno acida d'Italia cade nei boschi della Sila

Una statistica resa nota da un Simposio internazionale sulla
conservazione dei monumenti ci fa riflettere sull'acidità delle piogge.


Se ne parla meno ma il problema esiste ancora: le piogge acide minacciano i nostri monumenti ma anche la nostra salute. L'uomo immette nell'atmosfera milioni di tonnellate di gas inquinanti: ossido di carbonio, anidride solforosa, ossidi di azoto, idrocarburi.

Parte di queste emissioni ricadono in forma secca in un raggio di circa 250 km dalle zone di emissione e si ritrova in "caduta libera" anche il particolato. Una parte invece si allontana sino a 1000 km depositandosi al suolo ancora nella forma secca sottoforma di solfati e nitrati ma anche nella forma umida come acido solforico e nitrico, che sono causa di piogge acide. Uno studio sulla conservazione dei monumenti nell'area mediterranea chiarisce quali sono le zone con le piogge più acide d'Italia: In testa ci sono il milanese, il pavese, il comasco, varesotto, l'alessandrino, il novarese, il genovesato con ph attorno al 4.25-4.50, si sale leggermente sul resto del nord sino ad un ph di 4.75, si arriva a 5 in alto Adige e in Carnia, ci si abbassa nuovamente sulle regioni centrali ad una media di 4.75. Bassi anche i valori di Romagna, Marche e San Marino con 4.50, si sale a 5 sul meridione e sul nord della Sardegna, un ph di 5.50 si ritrova nel Campidano e nell'Iglesiente.


All'estremo sud ritroviamo i valori più "dolci", ricordando però che il ph neutro ha valore 7.
Ecco allora sulla...............

martedì 26 novembre 2019

Dopo la squallida vicenda sulla futura gestione della Riserva Valli Cupe con il vergognoso asse OLIVERIO-TALLINI . I deputati calabresi si interessino a riferire al Governo.




Martedì 19 novembre l’asse Oliverio-Tallini, per il raggiungimento di reciproci obiettivi, ha scritto la peggiore pagina del regionalismo calabrese, in violazione della Costituzione e dell’onore di Sersale. Ecco perché chiediamo un fermo intervento di tutte le forze politiche e di tutti i parlamentari calabresi.
La revoca della gestione di Valli Cupe è stata votata nonostante i numerosi rilievi mossi dall’Ufficio Legislativo: come abbiamo sempre sostenuto, l’individuazione dell’Ente Gestore in capo ad un’associazione di diritto privato, in mancanza di un procedimento ad evidenza pubblica ad hoc, potrebbe violare l’art. 117, comma 2, lett. e) della Costituzione (Libera Concorrenza) – il problema non è l’associazione in se, ma la mancata previsione di un bando di selezione.
Sugli altri rilievi dell’Ufficio Legislativo della Regione, ci chiediamo come mai nella fase istitutiva della Legge sulla Riserva non si è tenuto conto dell’art. 22 comma c della Legge Quadro (“la necessaria partecipazione di tutti gli Enti Locali interessati alla gestione dell’Area Protetta”), mentre oggi che serve a giustificare l’affidamento ad un privato questa osservazione viene recepita? Tre anni fa prevalse forse il diritto della forza piuttosto che la forza del diritto? Un fatto grave per una Assemblea legislativa!
Ed ancora oggi la Legge approvata non è chiara: i Comuni ulteriormente interessati sulla base del Piano di Assetto Naturalistico adottato verranno fatti partecipare alla gestione dell’Area Protetta?
Ciò dimostra che su Valli Cupe ci sono fortissimi interessi che spingono per una sostanziale privatizzazione di un bene comune. È preoccupante che Legambiente, già partner del Comune di Sersale, non abbia proferito verbo su questa vicenda. Nel massimo rispetto delle nobili finalità di detta associazione, ricordiamo che chi ha scritto la Costituzione aveva uno spessore politico, culturale e valoriale che fa sembrare tutti i protagonisti di questa vicenda quantomeno inadeguati. Per Noi la Costituzione e i beni comuni sono il faro guida.
Abbiamo sentito i consiglieri regionali traccheggiare tra motivazioni incredibili, proposte cerchiobottiste, curiose assenze al momento decisivo del voto e ascoltato Tallini lanciare pesanti accuse all'Amministrazione comunale di Sersale. Accuse, ancora oggi solo sbandierate e non documentate, che non giustificano l’espropriazione di una comunità del diritto di costruire il proprio futuro, infatti gli amministratori passano ma i territori restano.
Valli Cupe sarà sicuramente oggetto di querele e denunce, ma la cosa più grave è averla fatta diventare merce di scambio politico-elettorale nello squallido teatrino di Palazzo Campanella.
Uno spregevole accordo trasversale sottoscritto dai consiglieri regionali che hanno votato la Legge, ma sostanzialmente avallato anche da chi non vi si è opposto fermamente.
Nessuno dei consiglieri regionali si è chiesto se le carte che Tallini ha sventolato sono circostanziate, se ha prove concrete perché non le ha rese pubbliche?
A cosa serve il parere dell’Ufficio Legislativo se poi i consiglieri votano per convenienza e in contrasto con la Costituzione?
Atteggiamenti che denotano il trasversalismo di cui campa una certa classe dirigente in Calabria.
L’istituzione all’unanimità della Riserva, definita tre anni fa come esempio virtuoso della politica calabrese e modello di sviluppo naturalistico per l’intera Regione, è stata svenduta ai più miseri interessi di bottega con consiglieri che votano o si astengono indifferentemente dal loro schieramento, a testimonianza di un Consiglio Regionale squalificato. L'atteggiamento peggiore è quello del Presidente Oliverio.
Dopo essere assurto alle cronache nazionali per aver tentato di riformare la gestione di Valli Cupe, proprio per allargare a più Enti Locali, ora ne permette la privatizzazione. Ed è disposto a violare la Costituzione e l’autonomia degli Enti Locali pur di tener fede all’accordo trasversale con Tallini.
Su Valli Cupe il Presidente si è voltato dall’altra parte, Oliverio astenendosi ha autorizzato lo scippo del nostro futuro.
Ascoltando la surreale discussione d’aula consiliare non ha sentito il dovere etico di approfondire la vicenda. Infatti, ignora deliberatamente i rilievi di costituzionalità dell'Ufficio Legislativo citati dall’On. Arturo Bova pur di difendere il suo patto con Tallini.
Questa Legge è frutto di un becero accordo trasversale, votata con gravi violazioni di procedure legislative, per fini che esulano dall'interesse di Sersale, della Riserva e di un intera comunità.
Se il Presidente Oliverio ha inteso avallare tutto ciò, ne trarrà i debiti riconoscimenti elettorali, ma a questo punto ogni deputato e forza politica calabrese ha il dovere morale di alzare la voce contro lo scempio della nostra comunità. Riteniamo necessario che sui rilievi dell’Ufficio Legislativo regionale si esprima la Corte Costituzionale, unico organo previsto dall'ordinamento costituzionale vigente nello Stato italiano, pertanto chiediamo che il Governo promuova il pronunciamento di merito su questa legge vergognosa.
Valli Cupe appartiene ai sersalesi e nessuno può...............

lunedì 25 novembre 2019

Aggiornamento sui danni del forte maltempo Oggi scuole chiuse in tutto il comprensorio. Allegato il piazzale del Santuario Madonna di Porto


Arpacal  ha comunicato i dati del forte maltempo di ieri che ha fatto registrare fenomeni di precipitazione diffusa soprattutto nelle zone centro-settentrionali della regione. I valori cumulati registrati, tuttavia, risultano notevolmente inferiori a quelli delle ore precedenti, con massimi, nelle 12 ore, di 40 mm a Maida-Licciardi e 30 mm a Feroleto. Valori che si aggirano sui 30 mm sono stati registrati anche nel Crotonese e nel Paolano. Al momento si registrano scrosci nel Lametino, sul bacino del Mesima e sul promontorio del Poro.


Scuole chiusi oggi in quasi tutti i centri del Comprensorio. Oggi continua a piovere anche se per fortuna in modo meno copioso. L'area del catanzarese dove da ore sono impegnate, senza soluzione di continuità, almeno una dozzina di squadre dei vigili del fuoco per fronteggiare le numerose richieste di intervento arrivate ininterrottamente alla sala operativa del comando provinciale. Allagamenti, piccoli smottamenti e verifiche ad infiltrazioni acqua nelle abitazioni i principali allarmi. Impegnate anche le squadre dei distaccamenti volontari di Girifalco, Taverna e Martirano per le attività di prosciugamento e di rimozione di ostacoli sulla sede stradale. Il nucleo SAF (lo speleo alpino fluviale) sta operando, invece, a Gimigliano, in prossimità della Basilica Santuario della Madonna di Porto per soccorrere alcune persone rimaste bloccate dall’esondazione del fiume Corace. 
Nel comune di Lamezia Terme, poi, ha ceduto un muro di contenimento, in prossimità di una abitazione, ma fortunatamente senza alcun danno a persone.Disagi per gli allagamenti anche nella zona industriale di Martelletto nel comune di Settingiano dove i Vigili del fuoco, in collaborazione con i volontari dell’associazione Diavoli Rossi di Tiriolo, stanno operando per ripristinare le normali condizioni di sicurezza. Trenno bloccato a Marcellinara  i passeggeri che erano a bordo del treno, lungo la tratta Lamezia Terme-Catanzaro, rimasto bloccato all'uscita di una galleria a causa dell'allagamento dei binari Sono stati trasbordati su un altro convoglio Il treno su cui sono stati trasferiti i passeggeri ha raggiunto poi la stazione di Catanzaro LidoDisagi per allagamenti anche nella zona industriale di Martelletto nel comune di Settingiano dove i vigili del fuoco, in collaborazione con i volontari dell'associazione Diavoli Rossi di Tiriolo, stanno operando per ripristinare le normali condizioni di sicurezza.
Da questa mattina per fronteggiare le.......

sabato 23 novembre 2019

Nel catanzarese ristoratore costretto a versare 1500 euro come tangente ogni 6 mesi.Arresti nipote e zio che percepiva anche il reddito di cittadinanza


Sono accusati di estorsione in concorso continuata ed aggravata dal metodo mafioso. Per questo motivo Sandro Elapi, 44enne già raggiunto da un avviso orale, e suo zio, Salvatore Conte, 53enne, tra l’altro percettore anche del reddito di cittadinanza, sono stati raggiunti da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere eseguita dai carabinieri di Catanzaro con i colleghi di Girifalco. L’ordinanza è stata emessa su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia con i Sostituti Debora Rizza e Pasquale Mandolfino, coordinati dal Procuratore Capo Nicola Gratteri e dall’Aggiunto Vincenzo Luberto. Tutto è partito un anno fa a seguito della denuncia di un ristoratore di Girifalco che ha raccontato agli investigatori di richieste estorsive avanzate dai due. La vittima, in due anni, sarebbe stata costretta, dietro minacce esplicite, a versare ogni sei mesi 1.500 euro agli arrestati. Il ristoratore, stremato a livello emotivo ed economico, ha maturato dunque la decisione di chiedere aiuto ai Carabinieri di Catanzaro che, sotto la direzione della Procura, hanno condotto le ..............

venerdì 22 novembre 2019

Sersale scandaloso epilogo sulla gestione Valli Cupe" frutto di una brutta politica di accordi trasversali



«L’approvazione ieri in Consiglio Regionale dell’emendamento proposto dall’on. Tallini alla legge istituiva della riserva protetta “Valli Cupe”, con il quale la gestione di questo angolo di Paradiso Terrestre viene sottratta al pubblico (Comune di Sersale) per essere affidata ad una associazione privata (Legambiente Calabria), è la dimostrazione tangibile di quel bieco trasversalismo che tanto male ha fatto alla politica calabrese e alla credibilità della stessa». È quanto scrive in una nota diffusa alla stampa il consigliere regionale e presidente della Commissione contro la ‘ndrangheta Arturo Bova. «Negli ultimi tempi, alcuni pezzi della maggioranza e pezzi della minoranza, mirabilmente compattati dall’esigenza di approvare leggi di tornaconto elettorale e personale, si accordano trasversalmente in virtù del tanto noto e tanto praticato malcostume del “tu fai un favore a me e io ne faccio uno a te“. Poco importa se la proposta di legge da approvare non risponde agli interessi dei calabresi e, ancor meno, se presenti palesi profili di illegittimità costituzionale ampiamente sottolineati anche dall’ufficio legislativo del Consiglio regionale».
«È a tutti noi ben noto che sullo sfondo di questa brutta pagina di politica  legislativa, vi sia lo scontro politico tra l’on. Tallini e il sindaco di Sersale – prosegue Bova -, al quale ultimo non è stato mai perdonato dal primo il passaggio da Forza Italia a Fratelli d’Italia, così come è ben noto che qualche consigliere regionale tesseva sottobanco la tela di un accordo al centro che vedesse tra i protagonisti parte del Pd e parte di Forza Italia».  «Sia chiaro che non c’è il benché minimo dubbio sulla capacità e professionalità di Legambiente Calabria di gestire e, al contempo, tutelare le Valli Cupe.  Ma occorreva procedere alla stesura di un bando ad evidenza pubblica, anziché procedere mediante assegnazione diretta ed esclusiva, per così come previsto dalla legge voluta dall’on. Tallini. Viene spontaneo domandarsi perché sia stata preclusa la possibilità di gestire le Valli Cupe ad altre associazioni come il WWF, Amici della Terra e così via. Possibile che in Calabria tutto debba avvenire secondo la procedura pericolosissima della “chiamata diretta”? Non è forse questo un profilo di palese illegittimità costituzionale della legge approvata ieri? E il dubbio è ancor più fondato ove si pensi che le stesse perplessità sono state ribadite dall’ufficio legislativo del Consiglio Regionale». «Ma al di là di questa annotazione puramente formale – spiega ancora Bova -, militano ragioni ben più pregnanti di carattere sostanziale e squisitamente politico. L’affidamento della gestione al Comune di Sersale era stata dettata da diverse e tutte nobili motivazioni. Vi era il giusto riconoscimento alla popolazione locale che tanto entusiasmo e partecipazione aveva profuso nell’abbracciare l’avventura che consapevolmente percepiva come la più grande occasione e prospettiva di crescita futura. Vi era il riconoscimento al Comune come Istituzione che più di ogni altra è deputata a tutelare le bellezze paesaggistiche e naturalistiche nonché le prospettive di sviluppo della propria comunità di riferimento. Ma vi era anche la scommessa politica che questa grande sfida fosse anche l’occasione di formare e mettere in campo una classe dirigente all’altezza del compito assegnatole. Personalmente ero favorevole sin dall’inizio a che tutti i Comuni, nel cui territorio ricadesse l’area, non solo quello di Sersale, fossero presenti nel comitato di gestione, sia pure con un potere di voto proporzionale alla superficie di territorio interessato per ciascuno di essi».
«Avrei preferito che, sin dall’inizio, fossero anche coinvolte associazioni ambientaliste di rilevanza nazionale e non solo, così come l’Università. Ero e sono convinto che le future contese politiche dei prossimi anni in quel paradisiaco lembo di Calabria, debbano necessariamente incentrarsi sule proposte di conservazione, tutela e valorizzazione del patrimonio naturalistico delle Valli Cupe. Quella sarà la vera posta in palio e il campo di confronto delle prossime tornate elettorali. E sarà lo sviluppo delle Valli Cupe che contribuirà a far crescere una squadra di amministratori locali degni del ruolo che andranno a ricoprire. Se non su questo, su cosa dobbiamo puntare e contare?
Parliamo tanto di rilancio delle aree interne, di politiche di sostegno ai borghi di Calabria, e pensiamo che possiamo far tutto ciò estromettendo i sindaci e i Comuni? E dovremmo far ciò proprio nel mentre la Regione Calabria ha fatto il più grande investimento della storia del Regionalismo italiano, mettendo in campo due bandi finanziati per circa 140 milioni di euro proprio sul recupero e sulla valorizzazione dei borghi?», continua il presidente della Commissione speciale contro la ‘ndrangheta.
E riprende: «Ben 31 Sindaci, tra cui quelli dei Comuni nel cui territorio insistono le Valli Cupe, avevano firmato una lettera accorata affinché il Consiglio Regionale non approvasse la proposta di legge a firma dell’on. Tallini. Per di più, i rilievi mossi dall’on. Tallini e relativi alle inefficienze nella gestione del Comune di Sersale, erano stati tutti puntualmente sconfessati dalle spiegazioni fornite dal sindaco di Sersale, tanto nelle...................

giovedì 21 novembre 2019

Catanzaro; arrestato l'autore di una rapina con aggressione in un appartamento nella zona di San Leonardo.

Gli uomini della Squadra Volante della Questura di Catanzaro hanno arrestato un 47enne, C.B., ritenuto l’autore - in concorso con un altro individuo allo stato ignoto - di una rapina a mano armata messa a segno ai danni di una giovane coppia in un condominio di via Pascali, nella zona centrale del capoluogo I fatti risalgono al 31 dicembre dello scorso anno. La coppia, era appena uscita da un’abitazione all’ultimo piano dell’edificio e si apprestava ad uscire; lui aveva preso l’ascensore mentre la ragazza aveva deciso di fare le scale. Giunta al primo piano – dove abitavano i genitori del fidanzato - la donna ha notato la serratura della porta di ingresso forzata ed ha richiamato l’attenzione del compagno con un urlo. Mentre la giovane fuggiva, impaurita, l'uomo si è imbattuto in due individui che uscivano velocemente dall’appartamento dei familiari. Al tentativo, istintivo, di bloccare i due sconosciuti, mentre il primo riusciva a divincolarsi ed a guadagnare la fuga, il suo complice, per evitare di essere bloccato, gli ha puntato un coltello alla gola per poi colpirlo con un pugno e fuggireAllertato il 113, sono giunti sul posto gli Agenti della Squadra Volante che, raccolte le dichiarazioni delle vittime ed ogni elemento utile per ricostruire l'accaduto, sono riusciti individuare come primo sospettato C.B., che aveva appena scontato la detenzione domiciliare da pochi giorni da quale 31 dicembre e che sarebbe stao lui aver impugnato l’arma contro il giovaneI gravi indizi di colpevolezza, le allarmanti modalità dell’azione e la personalità dell’autore del reato, per gli investigatori "incline" a commettere reati della stessa indole, hanno quindi indotto l’Autorità Giudiziaria ad emettere l’ordinanza di applicazione della misura della custodia in...........