martedì 21 gennaio 2020

Albi popolazione allarmata per i continui movimenti sismici che da giorni interessa il comune Cosa fare?


Albi CZ continua il movimento sismico che da diversi giorni interessa come epicentro il comune presilano a circa 6Km  Sono in tanti che anche durante l'ultima notte hanno deciso di passarla in macchina o in altre località  comunque sempre con il campanello d'allarme alto. Solo ieri si sono verificate cinque scosse di terremoto, tutte con epicentro ad Albi ed una a Savelli nel crotonese Rimane altissima l'attenzione dell'amministrazione comunale che costantemente sta monitorando i vari edifici tenendo le scuole chiuse in via precauzionale.  Già qualche giorno fa l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), aveva registrato un terremoto avvenuto nella stessa zona, con epicentro ad Albi (CZ), e che in alcune zone ha avuto una magnitudo che è arrivata al V-VI grado della scala Mercalli, che misura gli effetti di un terremoto sulle persone o sulle cose La soluzione del piano di faglia (FPS) è estensionale orientata SW-NE ed entra perfettamente nel quadro delle strutture maggiori della Calabria centro-meridionale – aveva spiegato ai microfoni di MeteoWeb il geologo Antonio Moretti –, che come si sa sono state responsabili di grandi terremoti in passato. La Calabria è sempre pericolosa, ed a forza di scricchiolare prima o poi si spezza. Mi dispiace molto per i miei amici calabresi, ma devono essere sempre preparati ad una grossa crisi sismica”, aveva avvertito l’esperto. Comunque sfortunatamente nessuno può ancora anticipare nel tempo tali eventi ma solo monitorarli e tenerli sotto massima osservazione Compito primario delle varie amministrazioni e tutelarsi preventivamente con un piano di emergenza aggiornato e di primo soccorso.
responsabile dell’unità organizzativa rischi ed emergenze della Protezione Civile calabrese. «Il terremoto di due notti fa rientra nella normale attività sismica  a cui è soggetta la Calabria, attraversata da tutta una serie di spaccature della crosta terrestre, le cosiddette faglie, che proprio per questo loro essere ancora in grado di generare movimenti tellurici, sono definite “faglie attive”» continua. E questa regione ne è piena e, c’è anche un perché: la Calabria si trova lungo la zona di contatto tra l’Europa e l’Africa. I due continenti si stanno avvicinando tra loro ad una velocità di sette millimetri all’anno… in parole povere, è come se la regione fosse “schiacciata” in una morsa che vede da un lato la placca africana e dall’altro quella europea e, ogni volta che la crosta si rompe lungo una faglia provoca un terremoto. La faglia che si è mossa nel territorio di Albi fa parte di un sistema di fratture che attraversa la Calabria Centro – Settentrionale con direzione NW-SE, le stesse che l’8 giugno del 1638, generarono una scossa di magnitudo 6.6 che devastò la zona di San Giovanni in Fiore (Cs).
Ora, senza fare inutili allarmismi, bisogna però essere obiettivi: «I terremoti non si possono prevedere – dice Folino Gallo responsabile dell’unità organizzativa rischi ed emergenze della Protezione Civile calabrese.   -. Non c’è modo di sapere quando e quanta energia può sprigionare un sisma, ma possiamo sapere dove. Per questo l’informazione e la prevenzione restano le uniche vere armi che abbiamo per cercare di ridurre il rischio sismico. Però dobbiamo ricordarcelo tutti i giorni, non solo quando la terra trema, perché ci si può difendere benissimo da ciò che si conosce. E allora informiamoci sulla pericolosità del territorio in cui viviamo evitando di costruire nelle zone meno sicure; quando compriamo casa o la ristrutturiamo assicuriamoci che vengano rispettati i parametri delle normative antisismiche (esistono dei sisma bonus che prevedono detrazioni fino all’80% per chi mette in sicurezza la propria abitazione), facciamoci dire dal nostro Comune quali sono e come raggiungere le aree sicure in caso di terremoto e impariamo a comportarci prima, durante e dopo un terremoto: fissare gli armadi ai muri, ad esempio, è una cosa semplice, che tutti possiamo fare in casa nostra e che può salvarci la vita». Tutti consigli che si trovano sul sito iononrischio.protezionecivile.it Quando si parla di sisma, quello che preoccupa di più sono le condizioni delle scuole. La Calabria ha circa 2000 edifici scolastici, 700 dei quali sono già stati adeguati alle normative antisismiche, su 300 si sta lavorando, gli altri 1000 rientreranno nella nuova programmazione dei fondi UE. La Protezione Civile non è un Ente. È un compito al quale hanno il dovere di collaborare tutte le componenti dello Stato: dai Comuni, che diventano autorità in caso di emergenza, all’amministrazione centrale attraverso il Dipartimento Nazionale presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, ai Vigili del Fuoco alle forze dell’ordine in generale, fino ai cittadini. La Protezione Civile ha l’oneroso compito di coordinare le attività che possono salvare le vite di molti in una miriade di circostanze che non sono il solo terremoto e, per poter far questo ha bisogno dei Piani di Protezione Civile, ovvero protocolli che regolamentano le attività qualora avvengano terremoti, alluvioni e quant’altro. Ogni comune è obbligato dall’art.18 del decreto legislativo 1 del 2 gennaio 2018 del Codice della Protezione Civile a redigere il proprio Piano che diventa, di fatto, uno strumento imprescindibile per gestire il territorio ed applicare le norme di auto protezione dei cittadini. E questo Piano va anche periodicamente aggiornato tenendo conto dell’evoluzione dell’assetto territoriale e delle variazioni negli scenari attesi; ebbene «In Calabria quasi tutti i Comuni hanno un Piano di Protezione Civile ma molti di questi vanno aggiornati e soprattutto comunicati ai cittadini» spiega ancora Folino Gallo. «È basilare contribuire a sviluppare una cultura di Protezione Civile e capire che viviamo in una regione dinamica che ci espone a dei rischi. Lei sa cos’è il “balletto delle cifre” che i media rimbalzano quando succede qualcosa di catastrofico? Ha presente quando si dà il numero dei dispersi che..........

lunedì 20 gennaio 2020

Catanzaro nuova lite su la7 tra Cecchi Pavone e Polimeni “Continuate a eleggere degli incapaci, siete ultimi in tutto. Non ne avete azzeccata una. Se lavoraste in una azienda verreste presi a calci”.

 Comune di Catanzaro CECCHI PAONE CONTRO MARCO POLIMENI: ‘VECCHIA BALENA DEMOCRISTIANA’


Alessandro Cecchi Paone si scontra in studio da Massimo Giletti a Non è l’arena, su La7, con Marco Polimeni, presidente del Consiglio comunale di Catanzaro: “Continuate a eleggere degli incapaci, siete ultimi in tutto. Non ne avete azzeccata una. Se lavoraste in una azienda verreste presi a calci”.
E’ un fiume in piena il giornalista contro il politico calabrese: “Lei è una vecchia Balena democristiana travestita. La Calabria ha tutti i numeri negativi, si deve vergognare”.
Polimeni prova quindi a passare al contrattacco: “Questo è un ragionamento da Grande Fratello, mi ha chiamato balena”. E ancora: “La Calabria è composta da gente perbene, non faccia di tutta l’erba un fascio”.
a seguire il video della lite

venerdì 17 gennaio 2020

Record dei comuni sciolti per mafia durante il 2019 emanati 545 decreti.


Il 2019 si è appena concluso e si possono dunque tirare le somme circa l’applicazione dello scioglimento per infiltrazioni della criminalità organizzata: nel corso di quest’anno sono stati 21 gli enti locali interessati; 26, invece, i decreti di proroga di precedenti scioglimenti. Dal 1991, anno di entrata in vigore della legge che disciplina tale istituto, è la settima volta che viene superata la soglia dei 20 scioglimenti. Considerando anche le proroghe, si ottiene la cifra più rilevante di questi 29 anni. Nel complesso sono stati emanati 545 decreti ex art. 143 del testo unico sugli enti locali, dei quali 205 di proroga; su 340 decreti di scioglimento, 23 sono stati annullati dai giudici amministrativi.
Gli enti la cui gestione amministrativa, durante il 2019, è stata affidata ad una commissione straordinaria sono quelli di: Careri (Reggio Calabria; sciolto una prima volta nel 2012), Pachino (Siracusa), San Cataldo (Caltanissetta), Mistretta (Messina), Palizzi (Reggio Calabria), Stilo (Reggio Calabria), Arzano (Napoli; al terzo scioglimento, dopo quelli del 2008 e del 2015), San Cipirello (Palermo), Sinopoli (Reggio Calabria; già sciolto nel 1997), Torretta (Palermo; sottoposto a scioglimento nel 2005; archiviato nel 2014), Misterbianco (Catania; già tra i primi enti sciolti nel 1991), Cerignola (Foggia), Manfredonia (Foggia), Orta di Atella (Caserta; al secondo scioglimento, dopo quello del 2008), Africo (Reggio Calabria; giunto al terzo provvedimento dissolutorio, dopo quelli del 2003, successivamente annullato, e del 2014), Carmiano (Lecce), Mezzojuso (Palermo), San Giorgio Morgeto (Reggio Calabria), Scanzano Jonico (Matera), dell’Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria (sciolta anche nel 2008) e dell’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro. Si tratta di Amministrazioni tutte collocate nel Meridione del Paese; per la precisione: 8 in Calabria, 7 in Sicilia, 3 in Puglia, 2 in Campania e 1 in Basilicata. Dopo le recenti modifiche alla normativa, introdotte dal “decreto sicurezza”, come pure a seguito della sentenza della Corte costituzionale n. 195 del 2019, ci si attendono ulteriori interventi correttivi nel prosieguo della legislatura: a tal proposito, merita senz’altro una segnalazione l’avvio, in seno alla I Commissione Affari costituzionali della Camera, della discussione relativa a tre progetti di legge di iniziativa parlamentare (gli Atti Camera n. 474, n. 1512 e n. 1630). Lo scorso 4 dicembre, peraltro, anche Avviso Pubblico è stata audita nell’ambito del ciclo di audizioni disposto dai commissari (video integrale dell’audizione). Sul sito di Avviso Pubblico è presente un’apposita sezione dedicata a questo tema, con mappe interattive, grafici, tabelle e statistiche. La sezione comprende anche.............

giovedì 16 gennaio 2020

Sellia importante finanziamento di 1 milione di euro per il costone sotto il castello

La notizia è stata diffusa proprio dal primo cittadino, che ricorda come questo nuovo finanziamento ministeriale si aggiunge a quello, da 2,4 milioni, stanziato un anno fa per il consolidamento della parte nuova del paese.
Un altro importante obiettivo è stato centrato per l’amministrazione comunale di Sellia guidata dal sindaco Davide Zicchinella. Il Ministero dell’Interno ha disposto in favore del Comune un finanziamento pari un milione di euro per un altro intervento in tema di difesa del territorio dal rischio idrogeologico, finanziamento che sarà destinato alla messa in sicurezza dell’area del castello bizantino, uno dei siti più suggestivi del borgo presilano. Nel dettaglio, il progetto per il quale il Comune di Sellia ha ricevuto questo nuovo finanziamento riguarda la sistemazione del costone sul quale sorge il castello bizantino, con una storia millenaria alle spalle da salvaguardare. «E’ importante – prosegue Zicchinella - il recupero di questa area del castello, anche perché si trova in un posto molto bello, sulla sommità del comune, che ospita già il Parco Avventura e ed è attraversato dal passaggio della teleferica». La messa in sicurezza dell’area del castello inoltre sarà l’occasione, per l’amministrazione comunale, di mettere in campo altri interessanti progetti relativi proprio al sito bizantino: «La nostra intenzione – spiega il sindaco - è quella di intervenire in modo specifico anche sulla sistemazione dello stesso castello utilizzando risorse aggiuntive utilizzare. Vogliamo poi rendere fruibile il castello con opere leggere: la nostra idea, da concordare con la Sovrintendenza, è realizzare, alle spalle del castello dove c’è un’area libera, un grande anfiteatro che alle spalle ha il massiccio della Sila Piccola e davanti un braccio di mare che da dal Golfo di Squillace a Isola Capo Rizzuto. Intanto – prosegue Zicchinella - esprimiamo grande soddisfazione, perché il recupero del costone su cui sorge il castello e poi anche dello stesso castello è un obiettivo che perseguivamo da anni, è uno di quei punti programmatici che ancora dovevamo realizzare ma che suggellano dieci anni di successi amministrativi».In generale, il sindaco parla di «grandi risultati per l’amministrazione comunale, se si considera che in due annualità Sellia ha avuto finanziamenti per complessivi 3,4 milioni per interventi contro il.........

mercoledì 15 gennaio 2020

Catanzaro; Sesso, soldi e gioielli in cambio di interventi sulle sentenze del tribunale. Arrestati un magistrato e due avvocati


Un magistrato in servizio alla Corte d'Appello di Catanzaro, e due avvocati, uno del foro di Catanzaro e l'altro di Locri sono stati arrestati dalla Guardia di finanza su disposizione della Dda di Salerno per corruzione in atti giudiziari.

Un magistrato in servizio alla Corte d'Appello di Catanzaro, Marco Petrini, e due avvocati, uno del foro di Catanzaro e l'altro di Locri sono stati arrestati dalla Guardia di Finanza su disposizione della Dda di Salerno per corruzione in atti giudiziari. L'accusa parla di "azioni corruttive per far riottenere il vitalizio a un ex politico calabrese"  e per "agevolare futuri avvocati per il superamento del concorso".
Sempre secondo le ipotesi degli inquirenti: "Un medico in pensione stipendiava il giudice per garantirsi le sue funzioni". I destinatari dei provvedimenti sono otto, sette dei quali con custodia cautelare in carcere e uno ai domiciliari. Le indagini, avviate nel 2018 e coordinate dalla Dda di Salerno, hanno permesso di ricostruire "una sistematica attività corruttiva" nei confronti del magistrato. Nell'abitazione del giudice sono stati trovati seimila euro in una busta.

Denaro contante, oggetti preziosi, altri beni e utilità tra le quali anche prestazioni sessuali. Era quanto gli indagati nell'inchiesta della Dda di Salerno promettevano e consegnavano al magistrato, presidente di sezione della Corte d'Appello di Catanzaro nonché presidente della Commissione provinciale tributaria del capoluogo calabrese, in cambio del suo intervento "per ottenere, in processi penali, civili e in cause tributarie - è detto in un comunicato - sentenze o comunque provvedimenti favorevoli a terze persone  concorrenti nel reato corruttivo. In taluni casi i provvedimenti favorevoli richiesti al magistrato e da quest'ultimo promessi e/o assicurati erano diretti a vanificare, mediante assoluzioni o consistenti riduzioni di pena, sentenze di condanna pronunciate in primo grado dai tribunali del distretto, provvedimenti di misure di prevenzione, già definite in..........