giovedì 3 settembre 2020

Catanzaro un esercito di 1154 partecipanti per 288 posti disponibili. Sono iniziati oggi alla facoltà di medicina i test d'ingresso tutto si svolgerà secondo le nuove disposizioni anti covid.

d’ingresso per la facoltà di medicina

Ci sono 1154 partecipanti per 288 posti

 Inizia alle ore 12 la prova per l’ingresso alla facoltà di Medicina dell’Università Magna Graecia di Catanzaro. Ci sono 1154 partecipanti per 288 posti più venti per Odontiatria. I candidati dovranno rispondere a sessanta quesiti su diverse materie in un arco temporale di 100 minuti. I test si svolgono secondo tutte le disposizioni anti Covid. Sono, infatti, state disposte ventisei aule tra l’edificio di Bioscienze e quello giuridico. Le selezioni si svolgono, sempre oggi, anche negli atenei di Cosenza e Reggio Calabria. In generale il test medicina 2020 si svolge in tutta Italia oggi  3 settembre per un numero totale di posti disponibili pari a  13.072Appena uno su tre conquisterà il suo posto in facoltà, ma la voglia di pensare al futuro oggi è poca. Già dalle 8 i ragazzi coinvolti stanno affollando l’area del campus e sui loro volti la strategia è chiarissima: giocarsi al meglio il tempo del test. Quel che sarà si vedrà il 27 settembre prossimo, ma nessuno vuole rischiare di..................

Zagarise Arrivano nuovi fondi per la SP 12 . Ottima sinergia tra il comune e l'amministrazione provinciale dopo la messa in sucurezza a fine anno partiranno i lavori per 200 mila euro.

 Sarà avviato a breve un primo intervento di messa in sicurezza della Sp 12, mentre attività più corpose, che consentiranno un ulteriore miglioramento della percorribilità della stessa strada sono state programmate e saranno realizzate entro la fine dell’anno, grazie al già avvenuto stanziamento di 200 mila euro.



Ne dà notizia il presidente della Provincia di CatanzaroSergio Abramo che, affiancato dal vicepresidente Antonio Montuoro e dal consigliere provinciale Nicola Azzarito Cannella, ha incontrato il sindaco e il consigliere comunale di Zagarise, rispettivamente Domenico Gallelli e Michele PerriL’incontro è stato utile per affrontare le principali problematiche presenti sul territorio della cittadina e, in particolare, l’attenzione si è concentrata sulle condizioni precarie della provinciale, che presenta forti avvallamenti e numerose insidie che condizionano la guidabilità. “Prossima – ha spiegato Montuoro - è la consegna dei lavori per il primo intervento di messa in sicurezza e, così come preannunciato nell’incontro avvenuto nello scorso mese di giugno, con il primo cittadino di Zagarise e con il consigliere Perri, tutti gli interventi necessari a garantire una maggiore sicurezza saranno effettuati entro il prossimo mese di dicembre. Grazie a questi interventi, la Sp 12, che risulta essere strategica vista la sua funzione di collegamento tra i Comuni della Presila, risulterà senz’altro maggiormente sicura”. “Anche il tratto stradale Ponte del Mulino Sp 159/3, che collega Zagarise e Magisano - ha proseguito -, ha ottenuto tutti i pareri tecnici di cui necessitava per cui entro fine anno si concluderà l’iter burocratico che porterà all’inizio dei lavori. Nel complesso gli interventi di messa in sicurezza ammontano a quasi 500 mila euro, a testimonianza dell’attenzione che l’Amministrazione provinciale continua a mantenere nei confronti di tutti i Comuni. Un plauso, a tal proposito, è doveroso nei confronti del consigliere provinciale Giuseppe Pisano, che detiene la delega alla viabilità”. “Molteplici – ha concluso Montuoro - sono state nel corso del tempo le segnalazioni da parte degli amministratori della zona relative alla Sp 12. Con questo intervento la......

Provincia di Catanzaro, guidata da Sergio Abramo, dà una risposta importante al territorio e ai suoi amministratori puntando a migliorare sempre di più la viabilità e non trascurando mai le esigenze manifestate dalle diverse comunità”.

mercoledì 2 settembre 2020

Video e foto intime su social e siti di incontri, Il Commissariato di Catanzaro Lido denuncia per stalking l’ex compagno di 39 anni.



Gravi e continue minacce telefoniche che le avevano procurato un forte stato di ansia, con insonnia ed attacchi di panico; ma anche la diffusione sul web e sui social di foto e video che la ritraevano completamente nuda e, poi, la pubblicazione, su un sito online di incontri, delle stesse immagini accompagnate addirittura dai dati personali e dal numero di telefono della donna che, infatti, aveva iniziato a ricevere svariate chiamate da persone che si dicevano interessate a delle prestazioni sessuali. Questo ha dovuto subire una giovane che nei primi giorni di agosto si è rivolta al Commissariato di Catanzaro Lido per denunciare quanto stesse subendo da parte del suo ex compagno, un 39enneUna vera e propria persecuzione, con una serie di azioni minacciose e moleste, tali da costringerla a modificare anche le sue abitudini di vita e a temere per la propria incolumitàConsiderata la gravità dei fatti, la polizia ha avviato subito le indagini che, svolte con estrema accuratezza, avrebbero consentito, e in brevissimo tempo, di riscontrare la veridicità delle dichiarazioni della donna. Al termine, così, il 39enne è stato denunciato alla Procura di Catanzaro che ha richiesto ed ottenuto dal GIP del tribunale locale la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa ed ai luoghi abitualmente frequentati dalla stessa. L’uomo è indagato per atti persecutori e diffusione illecita di immagini e videoLa misura, su delega del Commissariato di Lido, è stata................

Albi nei giorni scorsi è andata in scena una brillante commedia piena di colpi di scena dal titolo "Matrimonio Incoronato" dove il l coronavirus intralcia i piani della famiglia di "Ciccio u ranne" boss latitante



 l covid intralcia la famiglia di Ciccio u ranne boss latitante in casa che non riesce a realizzare il sogno di Fortunata una delle figlie più grande, nemmeno le molteplici soluzioni del suo braccio destro Scapicchio, mandato addirittura in Cina a cercare "corona" che minaccia di mandare a monte il matrimonio. Oltre alla minaccia covid una suocera che fin dall'inizio non contenta dell'Unione, viste le differenze sociali tra sposo suo figlio e sposa farà di tutto per rovinare le nozze.

Ormai il lock down ha infranto il sogno, ma la soluzione finale è di recuperare i preparativi con un colpo di scena.
 A seguire il cast di questa riuscitissima commedia nei tempi del covid-



Marcello Godino
Ilaria Scalise
Drusolina Canino
Giacomo Canino
Giuseppe Milelli
Maria Luana Gentile
Maria Lorenza Garcea
Franco Bevacqua
Sorin e Caterina Pulitanò
Silvia Infusino
Scenografia Carmela Pulitanò
Regia
Antonella Palamara

martedì 1 settembre 2020

Rivoluzionaria ricerca all'Università di Catanzaro Arriva l'orologio salva infarto L'importante studio e stato pubblicato sulla famosa rivista Jama Cardiology

 Cambiano le linee guida per le cure in caso di infarto, andando nella direzione di un intervento meno standard e più basato sulla reale situazione del paziente. E aumentano le possibilità di diagnosi, aprendo la strada all'utilizzo dello smartwatch come alternativa di emergenza all'elettrocardiogramma.



Uno studio pubblicato sulla rivista Jama Cardiology ha dimostrato che lo smartwatch può essere uno strumento utile per aiutare il medico a eseguire una diagnosi tempestiva di infarto, migliorando le possibilità di sopravvivenza. Mettendolo in 9 posizioni sul torace può riconoscere l'attacco cardiaco con una sensibilità del 94%, pari a quella dell'elettrocardiogramma (Ecg) tradizionale», che, a differenza dello smartwatch «non sempre è prontamente disponibile in caso di necessità», spiega Carmen Spaccarotella dell'Università Magna Graecia di Catanzaro, coordinatrice della ricercaCome in tutte le altre cose, ma forse per l’infarto ancora di più, è fondamentale per la sopravvivenza ridurre i tempi di diagnosi. E’ con questa mission che nasce la sperimentazione sugli smartwatch, allo scopo di arrivare a fornire un reale elettrocardiogramma. La coordinatrice della ricerca, Carmen Spaccarotella della Divisione di Cardiologia e Centro di Ricerche in Malattie dell’Apparato Cardiovascolare dell’Università Magna Graecia di Catanzaro ha dichiarato che “un Ecg tempestivo è fondamentale per la diagnosi di infarto, ma non sempre è prontamente disponibile in caso di sintomi sospetti; gli smartwatch, invece, sono al polso di un numero sempre più elevato di persone, mentre gli Ecg standard prevedono l’applicazione di elettrodi che misurano l’attività elettrica del cuore in punti diversi sul torace”. Oggi, questi orologi considerati “intelligenti” sono sempre più ricchi di funzioni, e nel caso del dispositivo, oltre a rivelare aritmie come ogni smartwatch, esso è in grado di fare anche un ECG a nove derivazioni, con una......................

lunedì 31 agosto 2020

Magisano quando la tenacia e l'amore della propria terra portano buoni frutti. storia della famosa pesca di Magisano ricercato frutto che identifica un territorio

 


La pesca di Magisano dall'inconfondibile profumo negli anni passati diffusissima nei nostri terreni. La qualità dell'acqua assicurata a tutti i coltivatori dal consorzio irriguo "acqua e Ntopa", la composizione del terreno e l'aria pulita hanno creato un mix di energia che hanno prodotto questo prezioso frutto. Negli anni l'emigrazione, l'abbandono da parte delle nuove generazioni, ma sopratutto la difficoltà di mantenere una famiglia con l'agricoltura ha quasi fatto scomparire le piante. Tra l'altro una pianta ha una età vegetativa di 12 anni. Per cui nessuno parlava più di pesche di Magisano. Salvo qualche commerciante furbetto scriveva sui bancali di catanzaro.. Pesche di Magisano. A Magisano invece un grande coltivatore che ci ha lasciati da poco Nicola Carvello ha mantenuto la specie. Poi altri giovani hanno dato continuità al prodotto. Io ho citato Mario Falbo perché è un uomo di grande sacrificio. Chi lo conosce sa'. Ma a Magisano ci sono altri validi agricoltori che vi aspettano per vendere il prezioso prodotto. A me il compito, piacevole, di dare notizie ai miei numerosissimi amici di fb. E tra una visita alla grotta rosa e un pic nic al laghetto collinare potrete gustare le nostre pesche. Ricordo comunque che il periodo per poterle gustare è fino alla fine di settembre. Grazie dell'attenzione e viva Magisano

Le origini la storia


La merendella esiste anche in Sicilia ed è chiamata sbergia, ma la varietà calabrese, diffusa in modo particolare nella piana lametina e nel catanzarese, presenta le determinate caratteristiche sopra descritte, probabilmente dovute all’habitat naturale del territorio. Giunge a maturazione tra...........

metà luglio e agosto, periodo in cui si può trovare presso i mercati locali. Difficile trovarla fuori regione, in quanto è un frutto delicatissimo e complicato da trasportare. La pesca merendella è una vera delizia: taglia piccola, pelle liscia di colore bianco tendente al verde con qualche striatura rosata, polpa dolcissima e profumata dal vago sentore di miele e di agrumi. Si tratta di una varietà pregiata di pesca nettarina, frutto del Prunus persica, albero della famiglia delle Rosacee. Il pesco era conosciuto già nell’antichità per la bellezza dei suoi fiori e la bontà dei suoi frutti. Originario della Cina, dove era considerato sacro, il pesco presto si diffuse in Oriente e da lì in Europa. Deve il suo nome alla Persia, infatti deriva da persico, cioè della Persia, e anche in molte regioni il frutto del pesco è chiamato ancora così ma declinato al femminile, dal calabrese perzica, al genovese persiga fino al romanesco persica. La pesca in Cina era simbolo dell’immortalità ma anche in altri paesi il delizioso frutto ha sempre avuto un’aura di sacralità. In Giappone protegge dalle forze malefiche, in nord Europa le streghe vi trasferivano simbolicamente le malattie dei loro pazienti, in Cina si credeva che mangiandola si preservasse il corpo dalla corruzione, in alcuni paesi europei stare sotto un pesco e mangiarne le foglie aiutava a guarire dalla febbre e dai vermi. In Egitto la pesca era sacra ad Arpocrate, dio del silenzio e dell’infanzia, tanto che ancora oggi le guance dei bambini vengono paragonate alle pesche, per la loro morbidezza e rotondità. Pare che il frutto arrivò in Italia, a Roma, nel I secolo grazie ad Alessandro Magno, il quale ne rimase affascinato quando lo vide per la prima volta nei giardini di re Dario in Persia. Da allora l’albero dai bellissimi fiori rosa si diffuse dappertutto, dando vita a moltissime varietà di pesche e noci pesche nei vari territori, come la nostra deliziosa merendella. Il nome calabrese della piccola pesca deriva da merenda, termine latino che potrebbe provenire sia da meridies, mezzogiorno, proprio per indicare un pasto veloce in sostituzione del pranzo, sia dal verbo merere, meritare, intendendo la merenda come pasto concesso ai subordinati in seguito a particolari meriti lavorativi. Ritroviamo lo stesso significato nella lingua greca, meris che significa parte.

Si ringrazia l'arch. Salvatore Tozzo amante della storia e profondo conoscitore del territorio