venerdì 2 ottobre 2020

Catanzaro arrestata donna 50enne che coltivava la Marijuana in casa mentre nell'altra stanza nel degrado più totale piena di escrementi viveva il fratello in uno stato pietoso.

 

Scoperta donna che coltivava marijuana in casa, mentre nell’altra stanza il fratello era stato pietoso. Una piccola piantagione di marijuana, con annesso impianto di essiccazione per la successiva trasformazione in stupefacente utilizzabile per il consumo e lo smercio.



La coltivazione “domestica” l’hanno scoperta gli uomini delle Volanti di Catanzaro durante una perquisizione seguita in un’abitazione a Germaneto. Il numero delle piante, il loro ottimo stato vegetativo, la presenza di materiali necessari al confezionamento, oltre alle dimensioni e l’efficienza dell’impianto di essicazione, hanno fatto subito escludere che si trattasse di una produzione per il solo uso personale.Pertanto una 50enne incensurata, che abita nell’immobile, è stata denunciata per produzione, ai fini di spaccio, di stupefacenti, mentre le sei piante, alte ognuna circa un metro, sono state sequestrate, così come la “camera di essiccazione”, in doppio tessuto impermeabile ed isolante, dotata di prese d’aria, un aspiratore, una ventola, ed una scaffalatura a diversi ripiani, retati, per appoggiarci la sostanza da essiccareOltre a tutto ciò anche un bilancino, un termostato per la misurazione di tempo, temperatura e umidità, dei ‘grinder’ per la frantumazione della marijuana e vario materiale di consumo per il confezionamento delle dosi. L’operazione ha visto la collaborazione di un’unità del Reparto Cinofili della Polizia di Vibo Valentia e della Scientifica di Catanzaro, che ha eseguito le analisi sulla sostanza. Nello stesso contesto, i poliziotti si sono imbattuti inoltre in un’inaspettata, quanto drammatica, situazione: all’interno di una camera dell’abitazione vi era un uomo, palesemente non autosufficiente, in condizioni penose. La stanza era senza mobilio e suppellettili, piena di rifiuti alimentari, immondizie varie ed escrementi e l’uomo, 56enne, fratello della donna, sudicio, si spostava carponi ed appariva incapace di assumere la posizione eretta, nonostante le sollecitazioni degli agenti, e di comunicare. Sul posto è stato così fatto intervenire immediatamente il 118 e l’uomo è stato dunque affidato alle...

giovedì 1 ottobre 2020

Frode per oltre 10 milioni e mezzo di euro; la clinica privata Villa S. Anna di Catanzaro eccellenza calabrese finisce nei guai per rimborsi mai attivati, indagato il management della clinica

 Il reparto Utic - ovvero l’unità di terapia intensiva coronarica destinata al trattamento delle patologie cardiache acute - mai realmente entrato in funzione, anzi usato per ricoveri ordinari, e che avrebbe comunque consentito di incassare dal Servizio sanitario nazionale rimborsi per oltre 10 milioni e mezzo di euro.



È quanto sostengono sia avvenuto nella clinica privata “Villa S. Anna” di Catanzaro - struttura sanitaria molto nota in Calabria e centro di riferimento regionale di alta specialità per il trattamento e la cura delle malattie cardiovascolari - le fiamme gialle del capoluogo che stamani, su ordine del Gip Gaia Sorrentino, hanno eseguito un sequestro finalizzato alla confisca e interdetto per un anno il management della struttura, indagato per l’ipotesi di truffa aggravata e continuata ai danni del servizio sanitario e di frode nelle pubbliche fornitureL’indagine - denominata “Cuore Matto” - è partita all’inizio dell’anno scorso e l’attenzione degli investigatori si è concentrata sulla gestione dell’Utic, ufficialmente attivo al S. Anna ma che secondo gli inquirenti non sarebbe invece mai entrato in funzione. Le fiamme gialle sostengono che fin dal 2013, la casa di cura fosse accreditata dal servizio sanitario regionale alla gestione dei posti-letto Utic, che richiedono un monitoraggio continuo e costante dei parametri vitali nei pazienti con gravi scompensi cardiaci in atto. Al termine delle attività sarebbe però emerso “inequivocabilmente” che lo stesso reparto non sia mai stato concretamente avviato, che fosse senza attrezzature conformi agli standard del servizio e del personale medico e paramedico adeguatamente preparato e in numero sufficiente a garantire un’efficace turnazione e ....assistenza 24 ore al giorno.

Sul totale di tali somme, pari a 10.564.934,10 euro, il Gip del tribunale di Catanzaro ha disposto la misura cautelare reale del sequestro preventivo ai fini della confisca, anche per equivalente, trattandosi del profitto dei reati contestati in concorso fra loro a:

– Frontera Rosanna, 56 anni, di Catanzaro, legale rappresentante della casa di cura “Villa S. Anna s.p.a.”;

– Failla Giuseppe, 65 anni, di Catanzaro, direttore generale della clinica;

– Muleo Gaetano, 75 anni, di Catanzaro ma residente a Perugia, direttore sanitario della casa di cura dal 2010 e fino ad agosto 2019.

I responsabili risultano, peraltro iscritti nel registro delle persone indagate anche per il reato di “violenza o minaccia per costringere taluno a commettere un reato” (art. 611 cod. pen.) in quanto, una volta appreso dell’esistenza dell’indagine in corso da parte della Guardia di Finanza, avrebbero minacciato alcuni medici in servizio presso la casa di cura di andare incontro a conseguenze sul piano lavorativo e personale, nel caso in cui non avessero ritrattato o quantomeno rimodulato le dichiarazioni rilasciate alla polizia giudiziaria circa il mancato funzionamento del reparto Utic. Ulteriori approfondimenti sono in corso al fine di valutare il coinvolgimento di ulteriori dipendenti della clinica nonché delle strutture pubbliche (es. Asp di Catanzaro e Regione Calabria), deputate alla gestione e alla verifica dei requisiti organizzativi, strutturali e tecnologici necessari per l’accreditamento delle strutture sanitarie private.

mercoledì 30 settembre 2020

Gravissimi disagi nella postazione del 118 di Taverna che serve molti comuni della Presila Catanzarese. Il sindaco Tarantino lancia l'allarme.

 


L'affascinante percorso religioso della città di Cropani storia millenaria dove la fede si fonde radicalmente con il territorio Qui sono nati 2 famosi frati Cappuccini che hanno fatto la storia della Calabria.

 

 Cropani:Processione di San Francesco

Cropani ha dato anche i natali a due grandi frati cappuccini che fecero la storia della Calabria Padre giovanni Fiore storico del '700 e autore della Calabria illustrata E padre Arturo Lattanzio che tenne due prediche alla partenza della flotta italiana per la battaglia di Lepanto E al ritorno vittorioso della flotta

Padre Giovanni Fiore storiografico

Cropani da sempre è dotato di una forte e bellissima anima religiosa che ha contribuito a rendere l' ambiente paesano civile ed evoluto.E ha contribuire a ciò sono stati i francescani che sin da tempi remoti hanno abitato questa terra Devota Nella terra di Cropani vi erano ben quattro conventi Quello di san Salvatore posto nell' omonima località nel quale soggiornò anche il Beato Paolo d' Ambrosio santo cropanese e nel quale fu sepolto dopo la sua morte divenendo meta di Pellegrinaggi.
Soppresso il convento di san salvatore i frati si trasferirono nel convento di Santa Maria delle grazie posto all' interno dell'abitato all' intento del quale vennero traslate le spoglie del Beato che dopo la soppressione del convento delle grazie vennero collocate all'interno di un busto reliquiario in foglia d' oro e trasferite nel Duomo.
Altro convento era quello di san Rocco con annessa chiesa dedicata al santo che fu costruita come ringraziamento per aver salvato il popolo di Cropani dalla Peste nera. I tre conventi vennero poi soppressi e andarono incontro a rovina di questi rimangono solo alcuni ruderi. Nel 1600 venne poi costruito il convento dei frati cappuccini nonostante le ripetute lamentele dei padri "osservanti" che abitavano il convento di Santa Maria delle grazie Il convento dei cappuccini è dedicato a Santa Maria degli angeli e fu costruito su uh terreno di proprietà di un certo Scipione Ricca con il contributo dei nobili della zona. Il convento fu chiuso e riaperto ripetute volte a casa del terremoto del 1800 che lo rese in agibile, a causa della legge napoleonica e a causa della soppressione degli ordini religiosi. Importante punto di riferimento per i cropanesi e per i paesi limitrofi.. i frati cappuccini hanno sempre svolto la loro missione con umiltà è povertà occupandosi della cura delle anime, degli ammalati, di dire messa e di predicare la parola di Dio I cropanesi si affezionarono subito ai padri cappuccini... il convento viveva di elemosina e tra le case del paese solevano passare "i monacidi" di cerca... con la bisaccia (a virtula) e "i pignatidi che venivano riempiti dalle famiglie con la roba del maiale (" frittuli", "jelatina", "resimugghi") o di quellk di cui una famiglia povera di un tempo disponeva
I più benestanti donavank offerte in denaro che poi i frati solevano distribuire tra i bisognosi del paese Era tradizione tra le famiglie di Cropani allorquando si faceva il pane farne uno per i cappuccini con una croce impressa al di sopra a devozione di sant Antonio di Padova di cui il popolo è molto devoto
Il convento è dotato di un ampio terreno che i monaci sono soliti coltivare; un antico refettorio, venti celle, un antichissimo chiostro con pozzo (un tempo ai lati del chiostro vi erano le celle del carcere mandamentale).
La chiesa è dedicata a Santa Maria degli angeli ma per devozione i cropanesi la chiamano la chiesa di sant'Antonio.
All'interno vi è una preziosissima tela del '700 raffigurante i santi franceso e Bonaventura e la Madonna degli Angeli.. quest' ultima è incastonata in uno splendido altare in legno in cima al quale vi è una tela pregiata raffigurante l' addolorata Ai lati si aprono le nicchie all'interno delle quali vi sono i santi francescani: Sant' Antonio di Padova, il serafico padre san Francesco, santa Elisabetta, santa Chiara d' Assisi, Padre Pio da Pietralcina. La comunità francescana comprende oltre ai monaci anche il terz'ordine francescano secolare ( terziarie francescane). Il terzordine è un' antica organizzazione di laici Molte giovani cropanesi entravano a far parte del terz'ordine sin da piccole E vestivano di cordone e scapolare Erano dette le " cordigene"
"Le cordigene"
Tra le terziarie francescane spicco Peppina Curcio mistica dell'eucarestia morta alla tenera età di 24 anni, ella era innamorata dell'ideale francescano ed ogni giorno si recava nella chiesa del convento a pregare ed ascoltare la santa messa; visse da buona cristiana tanto che ebbe la visione della croce e della madonna.



Nella chiesa dei Cappuccini si svolgono annualmente molte funzioni religiose tra le quali spicca la solenne e molto partecipata tredicina predicata in onore di sant' Antonio di Padova e la novena di San Francesco fondatore dell' ordine.

Proprio in questi giorni si sta svolgendo la novena in preparazione alla festa del serafico padre san Francesco; ogni sera dopo il rosario ha luogo la novena cantata e la santa messa predicata dai padri cappuccini che inducono i presenti a meditare e riflettere sulla vita dell'umile fraticello d' Assisi e di imitarne le orme e gli insegnamenti

La novena condurrà alla festa del 4 ottobre.. festa della comunità francescana.
Un tempo oltre la ...
Peppina Curcio mistica e terziaria francescana
novena si faceva anche la processione di san Francesco per le vie del paese
La chiesa addobbata per la festa del serafico padre san Francesco.


 

 

 

Per il servizio si ringrazia la pagina Facebook di Naca Cropani