lunedì 9 novembre 2020

La città di Catanzaro in questo periodo triste e pieno di incertezze per la pandemia si affida fiduciosa alla protezione della Madonna della Chiesa dei Morti.

 



Su iniziativa di don Andrea PretelliLa Statuta della Madonna dalla Chiesa del Monte dei Morti è stata portata nei giorni scorsi sul sagrato pe la chiesa per proteggere la città dalla pandemia. 

*La battaglia al Covid-19 ha stravolto la quotidianità di ogni singolo individuo, limitando e ridisegnando abitudini e aspettative. Una pandemia, hanno dichiarato. In un’era in cui la mobilità è diventata colonna portante della socialità, la quarantena nella propria abitazione è risultata essere faticosa per una popolazione
abituata alla libertà. Una guerra, la più pericolosa e incontrollabile che ci sia, quella batteriologia: cammina sottotraccia, ti coglie alla sprovvista è subdola e infame. Il più delle volte non lascia scampo. Gli approfondimenti chiariranno i molti punti interrogativi posti negli ultimi mesi. Dalla correlazione clima- virus, alla sperimentazione della cura con il plasma. Dalla corsia del pronto

soccorso a quella di una casa di cura. Dalla Chiesa alla scuola. Dal bilancio della baldoria estiva al ritorno nei saloni di bellezza e allo sport. Tutto è cambiato e nulla sarà più come prima; le abitudini quotidiane le aspirazioni future. La mascherina ha assunto un ruolo fondamentale,
diventato accessorio stravagante. Mimetizzandoci nell’ adattamento darwiniano non ci siamo arresi. L’estate 2020 l’abbiamo cercata e vissuta ad iniziare dalle piccole cose. Da nord a sud un forte abbraccio ha unito lo stivale. Ogni ..... pezzo di territorio ha combattuto per come ha potuto. 

  Tratto dal libro della giornalista calabrese Veronica Iannicelli, dal titolo “Immuni – La Calabria resiste al Covid-19. Storie e testimonianze dal fronte dell’emergenza che ha segnato una regione intera”.

sabato 7 novembre 2020

Sanità Calabrese nel più totale caos. L' inqualificabile Cotticelli si dimette ( di nuovo) Ecco il video con le incredibile risposte sulla sanità Calabrese.

 «Il commissario per la sanità in Calabria Saverio Cotticelli va sostituito con effetto immediato

Anche se il processo di nomina del nuovo commissario prevede un percorso molto articolato, voglio firmare il decreto già nelle prossime ore: i calabresi meritano subito un nuovo commissario pienamente capace di affrontare la complessa e impegnativa sfida della sanità». Parole del premier Giuseppe Conte in seguito alla polemica che sta investendo la sanità calabrese.


È bufera infatti sul commissario ad acta per la sanità calabrese, che in piena emergenza Coronavirus e dopo la decisione di inserire la Calabria tra le zone rosse, incalzato ieri sera alla trasmissione di Rai3 "Titolo Quinto", ha ammesso che proprio lui avrebbe dovuto predisporre il piano Covid per la Calabria.

«Perché la Calabria è zona rossa?», ha chiesto il giornalista nel corso della puntata. «Non lo so, i numeri non dicono questo», ha risposto Cotticelli. E sul piano Covid: «Io non sono il responsabile, hanno sbagliato. Si sono dimenticati che c'erano due regioni commissariate» e «hanno dato l'incarico al presidente della Giunta». «Perché la Calabria è zona rossa?», ha chiesto il giornalista nel corso della puntata. «Non lo so, i numeri non dicono questo», ha risposto Cotticelli. E sul piano Covid: «Io non sono il responsabile, hanno sbagliato. Si sono dimenticati che c'erano due regioni commissariate» e «hanno dato l'incarico al presidente della Giunta». Cotticelli ha riferito di aver inviato «un quesito al ministero» per chiedere «chi è che deve fare il programma operativo Covid». Alla domanda su chi dovesse quindi fare il piano, il commissario ha risposto: «Io», leggendo il documento del ministero davanti le telecamere: «Nelle regioni sottoposte a piano di rientro e commissariate il potere/dovere di predisporre e adottare il programma operativo Covid-19 compete esclusivamente alla struttura commissariale. Il piano lo sto realizzando e la settimana prossima è pronto».

Poi ha aggiunto: «Domani mattina sarò cacciato da qui. A stretto giro, sempre nel corso di "Titolo Quinto", è arrivato il commento del sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà: «Il commissario Cotticelli si dimetta immediatamente. Stasera uno spettacolo indegno. Il commissario ha chiesto a un usciere quanti posti di terapia intensiva attivi ci fossero in Calabria. Assurdo. Si spiegano (anche) cosi tutte le omissioni di questi mesi».

«La Calabria deve uscire subito dalla zona rossa. I medici in questi mesi hanno fatto un lavoro encomiabile. Non posso dire lo stesso di chi doveva organizzare la sanità calabrese. Ora il Governo attivi subito posti di terapia intensiva, assunzioni e residenze Covid». Immediata anche la reazione del presidente facente funzioni della .....

Brutta fine per un povero escursionista, un 57 enne muore cadendo in un burrone mentre cercava funghi in località "Arietta" comune di Petronà

 Un escursionista è morto cadendo in un burrone mentre stava cercando funghi in località Arietta nel comune di Petroná. La vittima, un 57enne, ieri mattina si era incamminato da solo lungo un sentiero ma per cause in corso di accertamento sarebbe scivolato finendo in un burrone.



    All'arrivo dei soccorsi l'uomo era già morto. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di Sellia Marina che, dopo l'autorizzazione dell'autorità giudiziaria, hanno recuperato la salma, trasportata, con l'ausilio dei dispositivi sanitari in dotazione , sino alla strada principale.
    Le indagini sono condotte dai carabinieri. 

venerdì 6 novembre 2020

Ma quale zona rossa Bar aperti, molti negozi aperti, tanta gente in giro sembra una giornata normale altro che primo giorno di lock-down

 


Stamattina in molti si aspettavano strade deserte in giro solo qualcuno con il cane, negozi chiusi, bandiere dai balconi con musica e magari un nuovo slogan da coniare per questo nuovo lock- down Nulla di tutto questo Catanzaro stamattina si presentava viva e causa anche una giornata di sole quasi estivo erano tante le persone per strada molti i bar regolarmente aperti con il sevizio (prendi e consuma fuori) pochi i negozi chiusi oltre alle attività di  abbigliamento e scarpe per adulti molti erano aperti. Questa prima mattinata da zona rossa almeno a Catanzaro sembrava una giornata quasi normale certo tutti con la mascherina ma tutti in giro allegramente o quasi.

 Ieri pomeriggio nel corso della consueta conferenza stampa sull’analisi dei dati del Monitoraggio Regionale della Cabina di Regia e sugli indicatori che hanno portato all’ordinanza del 4 novembre, nella sede del Ministero della Salute, Giovanni Rezza, direttore generale Prevenzione del ministero della Salute, ha chiarito le motivazioni che hanno portato il governo a dichiarare la Calabria “zona rossa”.Ha ribadito che la regione “ha un’incidenza di casi inferiore ma un Rt molto alto”, e per questo è classificata in rischio alto. Ha quindi approfondito i parametri affermando che “l’indice Rt in Calabria è piuttosto elevato (1,84) con un intervallo di incidenza inferiore di 1,56. Questo vuol dire che è certamente oltre 1,5 e ci porta a pensare che c’è un rapido aumento della trasmissione in atto, che potrebbe diventare critica nel prossimo futuro. L’indice Rt stima la tendenza, è un indicatore molto precoce capace di anticipare l’aumento di incidenza dei casi”.Poi l’accenno alle condizioni delle strutture sanitarie “la Calabria regala menti illustri al mondo della scienza e della medicina ma certamente ha una certa importanza il deficit nelle strutture sanitarie, che bisognerà rafforzare. La percentuale di probabilità di occupazione di terapie intensive e aree mediche è superiore al 50%. Il dato di resilienza del sistema, unitamente all’indice Rt, spiega l’inserimento in zona rossa. Esistono poi un paio di “alert”: la numerosità del personale e l’autovalutazione”. Per Rezza “la situazione ora non è critica” ma.......

giovedì 5 novembre 2020

La Calabria in zona rossa non ci vuole stare Proteste in tutta la regione Ma la colpa è da cercare nell'immobilismo dei politici locali da noi eletti

 Si moltiplicano le proteste in Calabria dopo l’inserimento della regione tra le «zone rosse» per il nuovo Dpcm che prevede, di fatto, il lockdown per le aree più esposte al rischio Covid. In varie zone si registrano iniziative contro la decisione, alimentate soprattutto da imprenditori e commercianti.


Davanti alle sedi istituzionali più importanti si segnalano piccoli presidi con appelli e cartelli di protesta, ma nel pomeriggio si terranno vere e proprie manifestazioni. A Catanzaro è stato organizzato un sit-in che si terrà alle 13 davanti agli uffici della Regione, nel quartiere Germaneto: «Sciopero delle tasse e revoca immediata della zona rossa per difendere il diritto alla libertà e al lavoro del popolo calabrese», afferma l’imprenditore Francesco Chirillo che aggiunge: «L'inaccettabile decisione del Governo di chiuderci ancora una volta in casa per un mese, affondando quello che resta della nostra disastrata economia».

Su Facebook, invece, è nato il gruppo «No alla Calabria zona rossa» che, in poche ore, conta già più di 17mila iscritti. Attraverso il social è stata promossa una manifestazione di protesta che si terrà in serata, alle 18, in piazza Kennedy a Cosenza. «È il momento di chiedere misure economiche straordinarie immediate - hanno evidenziato i promotori - per le famiglie calabresi, altrimenti questo lockdown sarà il funerale della nostra terra. Perchè non vogliamo morire nè di Covid nè di fame».

Analoga iniziativa a Rossano, dove alle 18,30, in piazza Bernardino Lefosse, si terrà una «manifestazione pacifica e apartitica indetta da cittadini e commercianti per dire no alla scelta governativa di istituire una zona rossa in Calabria».

L’appello rivolto in particolare ai commercianti, al mondo dello sport e ai cittadini è quello di percorrere «insieme le vie principali della città per protestare e fare sentire il nostro dissenso contro questa porcata della zona rossa». Ora dopo ora, però, le iniziative si moltiplicano e sono diversi gli appelli rivolti anche allo sciopero per il pagamento di tasse e tributi.

I padri minimi del santuario di San Francesco di Paola, capitale spirituale della regione, hanno diffuso un loro documento. «La nostra terra di Calabria è stata ormai definita «zona rossa» per il dilagare del coronavirus - si legge - in questo tempo di pandemia i suoi abitanti invocano lo speciale patrocinio di San Francesco di Paola, suo celeste patrono».

Il movimento «la Calabria che vogliamo», guidato dall’ex presidente di Confindustria Reggio Calabria Giuseppe Nucera, annuncia azioni legali contro il Governo: «Abbiamo dato incarico all’avvocato Francesco Palmeri - è scritto in una nota - di predisporre gli atti ....

mercoledì 4 novembre 2020

Botricello casi di positività anche nella scuola elementare domani nel campo sportivo sarà effettuato uno screening di massa

 

 Ci sono stati casi di positività al Covid a Botricello nella scuola elementare – ha annunciato il primo cittadino in un video messaggio, per questo lo stesso sindaco ha fatto sapere che domani mattina alle nove e mezza al campo sportivo di Botricello sarà effettuato uno screening di massa. I tamponi, ha sottolineato il sindaco nel video messaggio, riguarderanno solo l’elenco di  alunni e personale scolastico che risultano avere avuto contatto diretto con le persone risultate positive al Covid.


Pertanto, ha precisato il sindaco, potranno andare a eseguire i tamponi solo coloro che sono negli elenchi e che saranno chiamati, precisando che lo screening di massa riguarda solo chi ha avuto contatto con le persone risultate positive. La curva dei contagi è cresciuta esponenzialmente negli ultimi giorni, sino a ben 31 nuove persone positive. E cresce allarme nella popolazione. Nei giorni scorsi anche il sindaco del