giovedì 3 dicembre 2020

Emergono particolari sull'arresto di Tallini "Ho fatto carovane» per portare i cittadini del quartiere Siano e di Sellia Marina alle urne". L'amico antennista rassicura il deputato di Forza Italia

 La sera prima delle elezioni regionali del 2014 Domenico Tallini tenne un incontro nel quartiere Pontepiccolo con l'antennista e «un gruppo di amici». L’ennesima dimostrazione, secondo gli inquirenti, della vicinanza tra il politico catanzarese e l’antennista 39enne ritenuto contiguo al clan Grande Aracri di Cutro. Un rapporto che è costato l’accusa di voto di scambio e gli arresti domiciliari per Tallini indagato nell’ambito dell’inchiesta Farmabusiness condotta dai carabinieri e coordinata dalla Dda di Catanzaro. Lo stesso giorno delle elezioni Scozzafava rassicura l’esponente di Forza Italia di aver fatto «carovane» per portare i cittadini del quartiere Siano e di Sellia Marina alle urne. Un impegno costante quello dell’imprenditore catanzarese che non avrebbe mancato di chiedere qualcosa in cambio. Nei 21 faldoni che compongono l’inchiesta sono centinaia i contatti tra i due.





Le accuse mosse a vario titolo sono di associazione di tipo mafioso, concorso esterno in associazione di tipo mafioso, scambio elettorale politico-mafioso, impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita, detenzione illegale di armi, trasferimento fraudolento di valori, tentata estorsione, ricettazione e violenza o minaccia a un pubblico ufficiale.

La cosca, come emerge dagli atti, ha potuto contare anche sul supporto dell'attuale presidente del Consiglio regionale, Domenico Tallini, finito ai domiciliari per concorso esterno in associazione mafiosa.

Con lui altre 18 persone, considerate affiliate o vicine al clan del crotonese. Secondo gli inquirenti i Grande Aracri avrebbero usato una distribuzione all'ingrosso di medicinali in una rete di 23 punti vendita fra Calabria, Puglia ed Emilia Romagna, per riciclare denaro sporco.

IL PROGETTO DEI GRANDE ARACRI

Il progetto era semplice: gestire la distribuzione dei farmaci in tutta la provincia di Catanzaro tramite un consorzio. Un progetto che, essendo in fase embrionale, necessitava di piccole “spinte” per le autorizzazioni amministrative.

Quando il 7 giugno del 2014, i membri dello stato maggiore del clan riuniti nella tavernetta di pertinenza della casa del loro capo, Nicolino Grande Aracri, a Cutro, parlano senza problemi del progetto non sanno di essere ascoltati da microspie.

È in questa circostanza che il nome del presidente del consiglio regionale, allora assessore, Domenico Tallini viene fuori. E, come emerso dalle intercettazioni, sarebbe stato proprio il politico a trovare quattro farmacie disponibili ad approvvigionarsi dei farmaci occorrenti dal costituendo consorzio. Con questo sistema il clan aveva stimato di poter incassare centinaia di milioni di euro all’anno. Il tutto grazie al coinvolgimento di professionisti che avevano il compito di valutare con accuratezza gli assetti economici e finanziari e, soprattutto, di ottenere le necessarie autorizzazioni da parte della Regione. Perché, come captato in una conversazione, la necessità era quella di “fare una cosa il più pulita possibile”.

Sempre nello stesso summit uno degli indagati, Leonardo Villirillo, ha parlato dell’interessamento dell’assessore che avrebbe avuto il compito di accelerare l’iter burocratico e “risolvere eventuali altre problematiche”.

IL RUOLO DI TALLINI

Domenico Tallini, come scritto negli atti, pur “non facendone organicamente parte”, avrebbe partecipato in concorso “all’associazione di ‘ndrangheta dei Grande Aracri di Cutro”. Per questo motivo Tallini, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa e scambio elettorale politico mafioso, è finito ai domiciliari. Nelle carte si evince come il politico non solo sarebbe intervenuto per accelerare l’iter burocratico per il rilascio delle autorizzazioni per la creazione del Consorzio Farma Italia” e della società “Farmaeko (entrambi utili per distribuire i medicinali da banco sul territorio nazionale), ma avrebbe addirittura caldeggiato “la nomina del responsabile del relativo ambito amministrativo regionale” e avrebbe aiutato il clan “a indurre i soggetti preposti a rilasciare la necessaria documentazione amministrativa e certificazione”.

Per la Dda, il presidente del consiglio, pur essendo a conoscenza dell’utilizzo di capitali illeciti “provenienti dal delitto associativo di stampo ‘ndranghetistico”, e pur sapendo dì dare un grosso contributo all'associazione criminale, sarebbe stato “lunsingato” dal numero di voti del bacino del clan.

Inoltre avrebbe concorso “nei progetti commerciali inerenti la distribuzione dei farmaci” e avrebbe poi imposto “nella struttura societaria della Farmaeko l’assunzione e l’ingresso, quale consigliere, del figlio Giuseppe”, che avrebbe potuto fornire le “sue competenze e le sue conoscenze anche nel procacciamento di farmacie da consorziare. Per gli inquirenti Tallini avrebbe rafforzato il sodalizio e incrementato “la percezione della sua ................

mercoledì 2 dicembre 2020

Sellia; seduta illegittima l'opposizione lascia l'aula il capogruppo chiede l'intervento di "Gratteri" Replica del sindaco: "Il pazzo di SELLIA sono IO!"

 



Dichiarazione del gruppo di minoranza Giovani Per Sellia

Ieri ci siamo limitati a riportare i fatti. Lasciata l'aula con la dichiarando la motivazione, in Consiglio sono rimasti 5 consiglieri (Ferragina e Tripolino erano assenti) e il sindaco Zicchinella che forse dovrebbe imparare a leggere e capire, magari proprio i documenti che riguardano il suo mandato, per esempio il Regolamento comunale all'art. 42.
Noi 3, lasciata l'aula, non fidandoci assolutamente del rispetto delle regole di questo sindaco, siamo rimasti fino alle 12. 45 all'ingresso del Municipio, all'interno del quale nessun consigliere è entrato.
Considerando le molteplici falsità che stamattina si leggono sui social a riguardo, abbiamo scritto al Prefetto raccontando l'avvenuto e anche al Segretario comunale al quale, forse, era sfuggito l'art. del Regolamento, chiedendogli di annullare il deliberato. Non capiamo come ragazzi in gamba, intelligenti e certamente capaci di leggere e capire, si prestino a queste meschinità. Questa volta si procederà legalmente perché la dignità non può essere ulteriormente calpestata. Non siamo al fondo, ormai stiamo scavando.


La replica piccata del sindaco Davide Zicchinella

Il PAZZO di SELLIA sono IO!

Al Comune di Sellia avvengono realmente cose poco chiare. Cose da Pazzi! Per la prima volta non è un comune che dà opportunità economiche al suo sindaco ma è il suo sindaco che finanzia con proprie risorse il comune. Comprando pacchi alimentari distribuiti a tutti gli aventi diritto. Pagando buffet e rinfreschi. Fiori ai defunti. Regali ai bambini ed agli anziani. Dotando il comune di un termoscanner. Pagando le pratiche per avviare il servizio civile. L'assicurazione ai percettori della mobilità in deroga. Le attrezzature per la protezione civile. Operai per la pulizia del paese. E mille e mille altre cose realizzate mettendo mano alle mie tasche. Nel mio comune auspicho entrino presto magistrati, forze dell'ordine, funzionari prefettizi, esercito e chi più ne ha più ne metta. Spero solo non entri la Neuro...perché in quel caso, solo in quel caso, rischierei seriamente di essere prelevato per folle attaccamento ad una comunità....



martedì 1 dicembre 2020

Femminicidio della povera Loredana, uccisa con ben 25 coltellate ma prima Giana ha cercato di strangolarla. arrivato l'esito degli esami dell'autopsia.

 Ha tentato anche di strangolarla mentre l'accoltellava. Sul corpo di Loredana Scalone, la 51enne uccisa e gettata dalla terrazza della scogliera di Pietragrande di Stalettì.


 La professoressa Isabella Aquila  e il dottor Matteo Sacco, medici legali dell'Istituto di Medicina  legale dell'Università Magna Graecia, hanno trovato segni di asfissia da costrizione del collo. Segno che Sergio Giana, il 36enne di Badolato che si è auto accusato dell'omicidio della donna originaria di Girifalco ma da tempo trasferitasi a Squillace, ha tentato anche di strangolarla mentre inferiva su di lei, con ogni probabilità, con un coltello dalla lunga lama. L'esame autoptico, durato oltre sei ore ed eseguito presso la sala autopsie di Germaneto- le indagini radiologiche sono state eseguite presso il Reparto di Radiologia dell'ospedale "Pugliese" - ha evidenziato anche fratture al volto e al capo della donna, frutto di violenti e diversi colpi traumatici. E poi quelle 25 coltellate inferte sul torace e sul dorso.  Strangolata, picchiata e gettata giù, sugli scogli, dalla terrazza della scogliera di Pietragrande. Un omicidio violento. Efferato. Il corpo della donna è stato trovato martedì scorso, a tarda notte notte dai carabinieri "su indicazione" dello stesso Giana. L'omicidio, lunedì pomeriggio quando lui va a prendere lei, a Caminia di Stalettì, a casa di una famiglia privata dove Loredana Scalone lavorava  come collaboratrice domestica. Da lì alla Scogliera. Su quella terrazza. Le telecamere del locale riprendono la coppia entrare ma non uscire. A varcare quel cancello sarà solo lui. Per poi tornare sulla scena del delitto il giorno dopo, martedì  e andar via dalla spiaggia poche ore dopo. La figlia di ...............

L’università di Norwich gratifica un giovane ricercatore originario di Petronà. Raffaele Colosimo, a Sersale ha frequentato con ottimi voti il Liceo Scientifico.

 



Raffaele originario di Petronà, ha condotto un approfondito studio sulle micoproteine, pubblicati sui canali ufficiali dell'ateneo  una smisurata  passione per le scienze, quelle applicate. L’impegnato studioso  di Petronà lavora da anni presso l’Università Quadram Institute Bioscience di Norwich, così impegnato che una sua ricerca sulle micoproteine, ovvero un derivato di origine fungina, è stata pubblicata sui canali ufficiali dell’ateneo inglese. Non tutti gli studenti conquistano la prestigiosa vetrina universitaria, solo i più meritevoli, Raffaele Colosimo ce l’ha fatta. Motivo? La micoproteina, dimostra anche la sua ricerca corroborata da dati empirici, migliora la situazione clinica anche di pazienti con malattie cardiovascolari e diabete di tipo 2. Per Raffaele Colosimo,  la microbiologia è la soluzione alternativa e sostenibile per rispondere al fabbisogno alimentare della popolazione  mondiale che, secondo le stime dell’Onu, raggiungerà i 9,7 miliardi nel 2050 e non basteranno le classiche fonti animali e vegetali, su cui si basa nostro sostentamento. Raffaele ha frequentato, con ottimi risultati, l’Istituto comprensivo “Corrado Alvaro” di Petronà  per poi diplomarsi, sempre con ottimo profitto,  presso  il  liceo scientifico di Sersale e  laurearsi con 110 e lode in scienze della nutrizione all’università di Pisa. L’hanno capito in tanti: Raffaele Colosimo non ama vivacchiare, non ama stare parcheggiato ai lati della vita, ma ama vivere per traguardi alti con gioia e coraggio. Quando l’inclinazione fa rima con ...........

abnegazione, ecco una biografia che merita di essere raccontata per ergersi ad esempio.

lunedì 30 novembre 2020

Giro di droga nel catanzarese la Procura chiede 30 condanne grazie all'indagine "Last Generation".

 Sono 30 le richieste di condanne che la Procura della Repubblica di Catanzaro avanza al processo con rito abbreviato scaturito dall'indagine "Last Generation".



L'indagine che nel luglio 2019 ha portato alla luce una presunta associazione criminale nel soveratese che avrebbe avuto il controllo dello spaccio delle sostanze stupefacenti. Con richieste di pena fino a 20 anni per tre imputati. "Un monopolio", hanno detto in conferenza stampa i magistrati dopo poche ore dai 24 arresti (alcuni di questi sono stati scarcerati dal Tribunale della libertà per l'assenza di esigenze cautelari) realizzati attraverso il lavoro della Dda e dei carabinieri, dove il controllo della droga la maggiore fonte di guadagno. A coordinare le indagini i sostituti procuratori Vito Valerio, Veronica Calcagno e Debora Rizzo, con il visto del procuratore della Repubblica Nicola Gratteri, che lo scorso gennaio hanno chiesto il rinvio a giudizio per tutti e gli indagati. Davanti al giudice Barbara Saccà, in 30 scelgono il rito abbreviato, mentre 5 rimangono all'ordinario. Il 16 dicembre inizieranno le discussioni degli ....................

avvocati che proseguiranno il 17 febbraio. 

di EDOARDO CORASANITI

Fonte.lanuovacalabria.it/

sabato 28 novembre 2020

Nuovo Dpcm: il rebus del Natale tra messe anticipate, ristoranti chiusi il 25 e 26 e viaggi verso i comuni di residenza. La Calabria da domani è zona arancione, finalmente arriva il nuovo commissario

 Tutte le regole del provvedimento in vigore dal 4 dicembre: coprifuoco alle 22, messe anticipate, scuole medie riaperte, via libera per chi torna nei comuni di residenza



Coprifuoco alle 22 e ristoranti chiusi anche a Natale e Santo Stefano. E poi scuole medie riaperte, via libera alla mobilità interregionale per chi torna nei comuni di residenza, messe natalizie anticipate. Sono queste le misure che ci ritroveremo nel nuovo dpcm che andrà in vigore il 4 dicembre e coprirà il periodo delle feste natalizie. Si va verso un Italia "monocolore", ovvero un'unica zona gialla ma "rafforzata" per limitare gli spostamenti fra le Regioni. Intanto, in base ai dati del monitoraggio settimanale dell'epidemia, cinque Regioni hanno cambiato colore: da domani (domenica 29 novembre) Lombardia, Piemonte e Calabria diventano arancioni, mentre Liguria e Sicilia diventano gialle.

Ecco tutte le regole in arrivo con il nuovo dpcm.

Coprifuoco alle 22

Sarà confermato il coprifuoco attualmente in vigore senza deroghe, neppure a Natale e Santo Stefano. Questo per scoraggiare raduni casalinghi e spostamenti.

A tavola fra conviventi

Altra forte "raccomandazione" sarà quella di limitare il numero di ospiti a casa ai soli conviventi, con un tetto massimo di commensali che potrebbe rimanere quello attualmente fissato a sei persone. In alternativa l'ipotesi di trovare una formula che consenta le riuioni non sono dei familiari più stretti.

Negozi e ristoranti

L'orario di chiusura dei negozi sarà probabilmente spostato alle 21 per garantire uno scaglionamento dei flussi nello shopping natalizio. Per bar e ristoranti invece non cambierà nulla: la chiusura resta fissata alle 18. Per quanto riguarda i ristoranti, non sarà ammessa nessuna deroga e quasi sicuramente resteranno chiusi nelle intere giornate di Natale e Santo Stefano.

Scuole

Le scuole riapriranno in presenza fino alla terza media (eccetto il Piemonte). Per le superiori si aspetterà gennaio (dopo le vacanze natalizie).

Messe natalizie

Il coprifuoco alle 22 determinerà un anticipo delle messe natalizie, questione sulla quale la Conferenza espiscopale ha confermato la sua disponibilità.

Commissario alla sanità in Calabria: Longo: "Questa terra ha bisogno dello Stato urgentemente"

"Nella mia carriera ho sempre affrontato sfide. Ringrazio il governo per la fiducia che mi ha dato. Spero di poterla ripagare". Così il prefetto Guido Nicolò Longo, nominato commissario ad acta per la sanità in Calabria su Rai Radio1 al giornale radio."Il mio è un grande atto di amore verso la Calabria e verso il popolo calabrese - ha aggiunto -. Io sono stato in Calabria negli anni '80 per la seconda guerra di 'ndrangheta. Poi sono tornato come questore di Reggio nel 2012, poi come prefetto di Vibo nel 2017. La mia ricetta è lavorare seriamente e occuparmi della popolazione. La popolazione calabrese ha bisogno di noi, urgentemente".

La Calabria abbandona la zona rossa e torna in quella arancione. 

Il ministro della Salute Roberto Speranza, infatti, firmerà una nuova ordinanza con cui dispone l’area arancione, oltre che per la Calabria, anche per Lombardia e Piemonte. L’ordinanza sarà in vigore dal 29 novembre. La decisione del Ministro giunge nel giorno in cui la ..............