mercoledì 2 febbraio 2022

Coro di NO! da Simeri Crichi, Catanzaro sino a Crotone per il mega parco eolico Marino da realizzare nel golfo di Squillace tra Monasterace e Crotone.


Sono state inoltrate le prime osservazioni per il Parco Eolico Offshore da realizzare nel Golfo di Squillace tra i comuni di Crotone e Monasterace, cosi come richiesto dal Ministero. "Osservazioni mirate soprattutto all’aspetto della deturpazione paesaggistica del territorio di Isola Capo Rizzuto, che è il vero e proprio punto di forza della nostra costa. Quattro pagine arricchite da varie motivazioni, tra cui anche i possibili danni che causerebbe al comparto pesca con conseguenti ripercussioni sociali - si legge nella nota - È chiaro dunque che Isola Capo Rizzuto ha detto no a questo parco eolico, non vogliamo rovinare le nostre bellezze naturali fatte di Albe e Tramonti, che si aprono e si chiudono in mare, per scambiarle con mostri di ferro. Probabilmente, chi propone ciò, non ha mai visto il sole che tramonta alle spalle del Castello Aragonese di Le Castella, simbolo turistico della Calabria nel mondo. Che simbolo sarebbe con alle spalle un ammasso di pale eoliche a fargli da sfondo? No. Isola Capo Rizzuto ha già dato, e continua a dare tanto, alle energie rinnovabili con centinaia di pale disseminate lungo tutto il territorio, abbiamo persino il parco eolico più grande d’Europa. Ci basta la deturpazione della terra ferma, non permetteremo quella del mare. Chiusa questa prima parte delle osservazioni, i prossimi passi saranno quelli di convocare un Consiglio Comunale ad hoc sull'argomento e coinvolgere i cittadini: decidiamo insieme il nostro futuro" conclude la nota.
 A seguire 2 articoli tratti dal Quotidiano del Sud....

martedì 1 febbraio 2022

Archivio la Notizia Gennaio 2022.

 


                                                             GENNAIO 2022                                                                       
















Navi da guerra Nato al largo di Catanzaro Lido. Navi russe avanzano verso la Sicilia. La crisi Ucraina rischia di aprire un nuovo fronte militare.

Foto di Massimo Scarfone (dai social)


Foto di Massimo Scarfone (dai social)
 La crisi ucraina rischia di aprire un nuovo fronte militare. Una flotta russa, spiata dagli aerei della Nato, ha varcato Gibilterra e avrebbe iniziato ad attraversare il canale di Sicilia. Sei le navi in grado di far sbarcare sulla terra ferma carri armati e soldati Nel frattempo, il Consiglio di Sicurezza Onu ha detto no alla richiesta di Mosca di bloccare la riunione sulla situazione al confine con l'Ucraina. Dieci membri hanno votato a favore dell'incontro, tre si sono astenuti e la Cina ha votato no. "Non possiamo rimanere ad aspettare senza fare nulla", ha sottolineato la rappresentante Usa all'Onu, Linda Thomas-Greenfield, nel suo intervento alla riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Le azioni della Russia, ha sottolineato, "non sono una minaccia solo per l'Ucraina, ma per l'Europa e per l'ordine internazionale".

"Il Consiglio di sicurezza è stato istituito proprio per affrontare emergenze come quelle in corso ora, per affrontare non solo i conflitti mentre sono in corso ma anche per prevenirli. Ecco perché la riunione di oggi è cruciale", ha aggiunto.

Lo Stato Maggiore della Difesa: "Navi russe in Mediterraneo non violano acque Italia"

In riferimento a quanto apparso oggi su organi di stampa, in relazione al passaggio di un gruppo navale russo nel canale di Sicilia, lo Stato Maggiore Difesa precisa che ..... «la formazione sta effettuando un transito in acque internazionali e non viola la sovranità degli Stati rivieraschi. La Nato sta seguendo la navigazione del gruppo navale sin dalla partenza, avvenuta a metà gennaio dai porti di Severomorsk (Flotta del Nord) e da Baltijsk (Flotta del Baltico), e continuerà a monitorarne il transito. Né le Forze Nato e né la formazione navale russa hanno posto in essere comportamenti o volontà escalatorie».


Fonte: GazzettadelSud.it

lunedì 31 gennaio 2022

Terribile incidente mortale sulla 106 nel catanzarese. Deceduti sul colpo 2 giovani di 29 anni. La strada della morte continua a mietere vittime

Ennesimo incidente mortale sulla 106.

 Deceduti sul colpo i due giovani di 29 anni che occupavano la vettura, Gabriele e Davide Origlia omonimi ma non fratelli, residenti a Roccella Jonica in provincia di Reggio e originari di Locri.

Due ventinovenni, Davide Origlia e Gabriele Origlia (cugini originari di Locri e residenti a Roccella) sono morti sul colpo in un incidente stradale sulla SS106 nel catanzarese. Una squadra dei vigili del fuoco del comando di Catanzaro distaccamento di Soverato è intervenuta nella tarda serata di ieri sulla SS106 nel comune di San Sostene per un incidente stradale. Una vettura coinvolta, una Peugeot 207, per cause in corso di accertamento ha perso il controllo finendo fuori dalla sede stradale ribaltandosi.

Deceduti sul colpo i due ventinovenni che occupavano la vettura. L’intervento dei vigili del fuoco è valso ad estrarre una delle salme rimasta incastrata tra le lamiere dell’abitacolo ed alla messa in sicurezza del sito e della vettura.
Sul posto i carabinieri per gli adempimenti di competenza.
Al momento la SS106, nel tratto interessato dal sinistro, è chiusa al transito sino al termine delle operazioni di soccorso.

Il grido d'allarme dell'associazione Basta vittime sulla Statale 106


 "Gabriele Origlia e Davide Origlia avevano tanti sogni e belle speranze che, in pochi attimi, sono svaniti via per sempre nell'ennesimo incidente mortale sulla famigerata strada Statale 106. Oggi la Calabria intera perde, per l’ennesima volta, due dei suoi.............

sabato 29 gennaio 2022

Disputa Sull'Albergo delle Fate. La famiglia Arcuri vince anche in Corte d'Appello la quale si riserva di richiedere ulteriori danni di immagine e per calunnia

 La famiglia Arcuri, proprietari dell’immobile denominato Grande Albergo Parco Delle Fate, si dicono soddisfatti dei risultati ottenuti e venuti finalmente alla luce, con l’augurio che si sia chiusa definitivamente questa parentesi, che li ha visti apparire ingiustamente sulle testate giornalistiche, riservandosi di richiedere ulteriori danni di immagine e per calunnia alla Mancuso. Oggi si può definire così conclusa la vicenda. La Corte d’Appello di Catanzaro, si pronuncia definitivamente sull’appello proposto da Sveva Mancuso e dichiara inammissibile l’appello, lo rigetta  e, per l’effetto, conferma la sentenza impugnata e  condanna Sveva Mancuso  al rimborso, in favore delle parti appellate, delle spese del presente grado di giudizio che liquida per ciascuno in euro 6.615,00 per compensi, oltre spese generali. Il pagamento delle spese, in generale e per ogni parte corrisponde ad un totale, tra tutti i gradi di giudizio a circa 100.000,00 euro


La Corte d’appello di Catanzaro  si è riunita in camera di consiglio per pronunciare la sentenza tra Sveva Mancuso  rappresentata e difesa da Francesco Gigliotti ; Marchese Francesco, in qualità di amministratore unico dell’Alfa Sila s.r.l., rappresentato e difeso da Adolfo Guarany e Mariangela Guarany; Arcuri Carmine, in qualità di amministratore unico della Euromedia s.r.l., che rappresenta la proprietà del Grande Albergo Parco Delle Fate, rappresentato e difeso da Pietro Mancuso del foro di Catanzaro; Paternostro Nunzio, in qualità di socio dell’Alfa Sila s.r.l., rappresentato e difeso da. Fernando Lomanno del foro di Roma; Rango Lucia, in qualità di socio dell’Alfa Sila s.r.l., rappresentata e difesa da Patrizia Procopio; Paola Gualtieri rappresentata e difesa da. Raimondo Garcea;  Società Cattolica di Assicurazione, in persona del suo procuratore .Alessandro Bettman difeso da Paolo Battaglia; Unipolsai Assicurazioni S.p.A ., in persona del legale rappresentante difeso de Alessandro Tassoni che la rappresenta. Già l’udienza dello scorso ottobre si era determinata con le seguenti motivazioni per la proprietà del Grande Albergo Parco Delle Fate, quindi nei confronti di Carmone Arcuri legale rappresentante: ” In via preliminare, si dichiara l’appello inammissibile richiesto da........