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mercoledì 30 giugno 2010

La parrocchia di San Nicola di Bari ci invita ad......... un'estate con Gesù


                                                     



Un’estate con Gesù…


Carissimi,

“un’estate con Gesù” è il titolo della nuova iniziativa che interesserà la nostra comunità di Sellia. Di che cosa si tratta? L’uomo, di per sé è una creatura limitata, finita, piccola, piena, molte volte di fragilità e debolezze e anche se pensa tante volte di essere forte e imbattibile, ad un certo punto sperimenta il fallimento. Lo si voglia o no, ogni uomo ha bisogno di Dio, in qualsiasi modo esso lo chiami. “Un estate con Gesù”, allora sarà proprio un’estate da vivere insieme a Gesù. Come? A partire da lunedì 5 luglio, ogni mattina dalle 6,00 alle 7,00 ci sarà un’ora di Adorazione Eucaristica completamente silenziosa (nessuno dovrà disturbare l’altro mentre prega) e alle 7,00 poi sarà celebrata la Santa Messa per tutta la comunità.

Ci alterneremo con le settimane: la prima settimana ci ritroveremo nella Chiesa di San Nicola, la seconda settimana, invece, ci sposteremo nella Chiesa della Madonna, della Neve per garantire a tutti questa bella esperienza e poi ancora a rotazione.

Perché quest’orario? Anche se d'estate, molti continueranno a lavorare, allora questa iniziativa vuole essere, anche una possibilità offerta a tutte queste persone di iniziare la giornata in modo nuovo, con la benedizione di Dio, poi perché è bello porsi sotto la protezione di Gesù, già fin dal mattino.

Sia ben chiaro questo: nessuno prenderà le presenze. Dovrà essere un’esperienza libera e spontanea. Magari uno ha il tempo solo per dire una “Ave Maria”, allora verrà in chiesa per dire quella preghiera, un altro avrà più tempo e resterà il tempo che vorrà. Sappiate che io ci sarò ogni mattina, lì presente per voi tutti e eleverò la mia preghiera per voi tutti e metterò tutte le vostre vite nel calice di Gesù. I più grandi santi hanno vinto tutte le loro battaglie con la preghiera. Vi sto donando una grande possibilità di crescita spirituale. Chi può non se la lasci sfuggire.

Altra grande novità: per tutta l’estate fino a cambio orario faremo così:

Da lunedì a domenica (compreso) ore 6,00 Adorazione eucaristica – ore 7,00 Santa Messa.

Da sabato 10 luglio fino alla fine dell’estate la Santa Messa sarà celebrata alle ore 19,00 nella chiesa della Madonna della Neve.

Da domenica 11 luglio la Santa Messa delle 11,15 nella Chiesa di San Nicola sarà celebrata alle 19,00. (Comunque quelle delle 7,00 di domenica mattina sarà valida come Messa domenicale).

A tutti BUONA ESTATE

Don Francesco Cristofaro

martedì 29 giugno 2010

Mappa dei frantoi nel centro storico di Sellia all'inizio del secolo scorso

Sellia all'inizio del secolo scorso era un grande paese di oltre 2500 abitanti. Tanti erano i frantoi che ricadevano nel centro storico, esattamente 15; in nessun altro paese del circondario troveremo una così florida attività nella trasformazione delle olive. Il nostro olio era il migliore, il più decantato,il più venduto fuori da Sellia. Esso portava (quando c'era a carrica de l'olivi) un certo benessere economico, garantiva lavoro a quasi tutti i suoi abitanti. Vediamo seguendo la cartina numerata dove esattamente erano ubicati questi 15 frantoi
Per ingrandire l'immagine clicca quì o sulla foto.
1
_Di mastru Rinardu (Cosco)
era il primo frantoio, prima dell’entrata della “portabella”
2-Di don Micu subito dopo i primi gradini della portabella a salire. Insieme a quello di mastru Rinardu che era posizionato 30 metri più sotto, cercavano di attirare nei propri frantoi soprattutto le persone che raccoglievano le olive nelle varie zone a sud  Serri  erbara,maronacu,maria,ecc..
3-Di Placidi. Situato a metà portabella ecco il frantoio che si è man mano evoluto essendo stato il primo a gasolio, il primo a corrente.
4-Di Mannarinu vicino l'ex putica e Annina sino agli anni '80 si poteva osservare il rudere con all’interno la macina , poi…...
5-Di Fittante dopo passato ai Cirillo. Si trovava di fronte la farmacia, è quello che ha funzionato sino alla fine degli anni '70, uno dei più antichi che si è evoluto con nuovi macchinari con l’avvento della corrente
6-Du ppernu abbiamo avuto modo di ammirarlo durante l’ultima sagra. Si chiamava così perché era molto piccolo, e lavorarci con tutto quel calore, vapore, sembrava di stare in un inferno.
7-Du Mileri era posizionato a 30 metri salendo dalla parte opposta di quello du ppernu
8-Di Fratti. La sua posizione era dove si trova la casa della buonanima di mastru Rosaru.Uno dei pochi che lavorava giorno e notte
9-Don Rafeli zona Sant’Angelo. Il frantoio che da un po’ di anni si può visitare durante la sagra e che vediamo spesso nelle foto che la pubblicizzano
10-Di Corei. Era uno dei frantoi più attivi, avendo "a numinata" che i punti prendevano bene. Dopo un periodo di inattività Don antoni riprese la tradizione con un nuovo frantoio nella parte nuova di Sellia il quale rimane l'unico in attività anche se non in maniera intesa passato di mano da diversi anni sotto nuova gestione. 
11-Du baruna. Era il più grande, lavorava a ciclo continuo, nel suo deposito venivano cuscoditi quintali  e quintali di olio pronti per il trasporto nelle varie aziende. Si trovava vicino l'attuale  Croce dell'Ascensione sotto il castello. Dopo l'alluvione le immense vasche dei separatori,e le cisterne rimasero sospesi nel vuoto per alcuni anni.
12-Don Peppi zona Ruscia. Era uno dei frantoi più comodi, rimasto in attività sino a metà degli anni 70
13-Di Placidi zona Ruscia, più sotto di quello di don Peppi. Dopo l'alluvione il frantoio dei Placida alla portabella (il quale non aveva subito alcun danno) risultava poco comodo e di difficile accesso causa la ripida scalinata. Si costrui il nuovo proprio sulla strada ma rimase in funzione per un breve periodo.
14*-Di monaci. Di questo e del prossimo si hanno poche notizie, era situato vicino il monastero di Santa Maria delle Grazie ed era usato quasi esclusivamente per le olive dei tanti terreni della Chiesa di Sellia.
15*Du povaromu. Era situato vicino la casa baronile, ed era così chiamato perchè il titolare era  un pover'uomo che ebbe la fortuna di avere il frantoio dopo una scommessa vinta ad un nobile del posto.

Un lavoro di recupero alla riscoperta della nostra identità. Abbiamo con precisione dislocato i vari frantoi che erano situati nel borgo prima del rovinoso alluvione del 1943; alluvione che segnò in modo irreparabile il futuro di Sellia, con ferite ancora aperte. Prossimamente andremo ad vedere le varie attività commerciali all'interno del borgo sempre prima del'alluvione, rimanendo positivamente stupiti per i tanti negozi, segno di un certo benessere più superiore rispetto a tante realtà vicine a noi.

lunedì 28 giugno 2010

Dizionario dialettale Selliese (lettera H)

Il suono h°si trova soltanto nei dialetti della Calabria meridionale, in modo particolare nell'ismo della provincia di Catanzaro . Corrispondente generalmente al h arabo al x greco (dinnanzi alla a ) e al h del antico francese. Nella Calabria meridionale passa facilmente in f ,mentre nei dialetti della Calabria settentrionale si riduce in c.Difficile trovare altri vocaboli senza cadere nell'errore di proporne qualcuno che inizi con la lettera A.J.C

domenica 27 giugno 2010

Sellia Marina:l'assessore Cosentino cerca di rassicurare la comunità dopo la giusta decisione che riassegna località "don Antonio" al comune di Sellia

Cerca di ostentare sicurezza l'assessore all'urbanistica Giuseppe Cosentino. "Voglio assicurare (dice in un comunicato stampa)tutto il mio interessamento alla vicenda sia da un punto di vista amministrativo che legale,avendo ereditato il contenzioso tra i due comuni che risale nel 2003". Data in cui il comune madre di Sellia si è finalmente svegliato da un lungo letargo, rivendicando giustamente il diritto di proprietà della zona a mare denominata "don Antonio" la quale prima della divisione e la successiva nascita del comune di Sellia Marina avvenuta nel 1956 era proprietaria del 70% del territorio attualmente ricadente nel comune di Sellia Marina. Ritornando all’oggetto del contendere tra i due comuni bisogna precisare che proprio dal 1956 nessuno degli enti preposti Regione,Prefettura ecc.. hanno mai preso una posizione per decidere sull'assegnazione del fondo, tanto che alcuni lidi pagavano le varie concessioni anche al comune di Sellia. Nel 2003 finalmente il comune di Sellia prende la strada della giustizia civile che con giusta sentenza numero 1108/2010 firmata dal giudice Dott.Luca Nania ristabilisce chiarezza sul fondo conteso riassegnandolo al comune di Sellia difeso dall' avvocato D. Verbano riscontrando che sino ad oggi nessun atto valido assegnava il fondo al comune di Sellia Marina e che dunque sia giusto  ritorni al comune che l'ha posseduto in forma legittima sino al 13-12-1956 data di nascita del comune di Sellia Marina che a partire da quella data mai ha regolarizzato con atti concreti il passaggio del terreno denominato "Don Antonio" nel suo territorio comunale.

sabato 26 giugno 2010

Ti seguirò ovunque tu vada. ( Vangelo di domenica 27.6.2010)

Vangelo
“Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato elevato in alto, egli prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme e mandò messaggeri davanti a sé. Questi si incamminarono ed entrarono in un villaggio di Samaritani per preparargli l’ingresso. Ma essi non vollero riceverlo, perché era chiaramente in cammino verso Gerusalemme. Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: «Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?». Si voltò e li rimproverò. E si misero in cammino verso un altro villaggio. Mentre camminavano per la strada, un tale gli disse: «Ti seguirò dovunque tu vada». E Gesù gli rispose: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo». A un altro disse: «Seguimi». E costui rispose: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre». Gli replicò: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu invece va’ e annuncia il regno di Dio». Un altro disse: «Ti seguirò, Signore; prima però lascia che io mi congedi da quelli di casa mia». Ma Gesù gli rispose: «Nessuno che mette mano all’aratro e poi si volge indietro è adatto per il regno di Dio”.
Amico ora ti chiedo: Hai mai pensato di voler seguire seriamente Gesù in questo suo stupendo viaggio di amore per noi? Hai mai pensato di imitare la sua carità, compassione, pietà, perdono, misericordia, verità, santità, grande umiltà ed ogni altra virtù? Hai mai pensato di offrire al Padre nostro la tua vita per farne un sacrificio di redenzione del mondo? Hai mai pensato che seguire Gesù con la totalità della tua vita è l’unica cosa vera per te? Hai mai pensato che Gesù si può seguire in un solo modo: senza porgli alcuna condizione, ma mettendo interamente la tua vita nelle sue mani, nella sua volontà, nei suoi desideri?
Amico ora ti dico a cosa ho paragonato io la Chiesa: Per me, nessuno si scandalizzi, la Chiesa, è diventata come una “bettola”. Che cos’è una bettola? È il luogo dove uno entra ed esce quando e come vuole per bere una birra, un bicchiere di vino, fare una giocata a carta. La chiesa è questo: una bettola che ognuno usa come vuole, quando vuole, a momenti, a piacere. Quando si ha bisogno della chiesa si entra nella bettola, quando non si ha più bisogno si esce. Quando si ha bisogno la Chiesa è Madre e tutti l’amiamo, quando non si ha bisogno la chiesa è una grande prostituta (nessuno si scandalizzi vi prego anzi si faccia un esame di coscienza).  
Amico ti voglio dire: ama di più la Chiesa, diventa anche tu un po’ di più chiesa. Anche tu sei Chiesa di Cristo. Che immagine dai all’altro del tuo essere Cristiano? povero Gesù, perché sei morto per noi se poi noi neanche te ne siamo riconoscenti. Ti bestemmiamo, imprechiamo contro il tuo nome santo, sputiamo sul tuo corpo che è la tua Chiesa, sui tuoi figli e nostri fratelli che li hai pagati a prezzo di sangue. Dobbiamo cambiare un po’ più tutti. Non si può continuare così.
Amico prego e ti auguro che tu sia un bravo cristiano, un buon cristiano, un santo cristiano
                                                Don Francesco CRISTOFARO

venerdì 25 giugno 2010

In viaggio da Sellia verso la Sila ......e ritorno. (ottava ed ultima parte )

Ormai eravamo vicini, mancavano si o no 10, 15 minuti. Era stato un viaggio molto avventuroso pieno di colpi di scena certo non avevamo incontrato i tanto temuti briganti, ma chi lo sa forse nel prossimo viaggio. Avrei tanto voluto vedere i loro volti cattivi, le loro tante decantate barbarie, ma ora ero stanco, mi si chiudevano gli occhi non aspettavo altro che abbracciare mamma, dare un bacetto alla sorellina e poi via a letto..ah! il letto, quel morbido letto di crino profumato. Eccoci all'ultimo tratto della ripida salita prima di intravedere Sellia, quando ad un tratto due figure escono da dietro una curva, mamma che paura! ma per fortuna sono solo due monaci con il cappuccio in testa, forse diretti a San Pietro a pregare la Madonna della Luce. Si fermano a parlare con zio mentre papà mi indica alcuni fiori dicendomi di andare a raccoglierli per darle in regalo alla mamma; corro, bel pensiero papà, poverina mamma, non voleva che facessi questo viaggi e come darle torto?! Quando le racconterò tutto ciò che ci è capitato, non crederà alle proprie orecchie. Mi girai e notai una cosa strana,insolita zio stava parlando in modo molto confidenziale assieme a papà con i due monaci che c'è di male direte voi! Ma come? se zio era allergico ai preti,monaci,sacerdoti ed affini tanto da rimanere sempre in una giusta distanza di sicurezza per non aumentare la sua allergia verso la Chiesa? Ritornai piano piano cercando di capire di che cosa parlassero, ma ormai i due monaci si incamminarono verso la discesa mentre papà mi mise in groppa all'asinello con i fiori appena raccolti. Eccoci "sutta u ponta" mi sentivo più al sicuro". Zio mi fece scendere raccomandandomi di non dire neppure una parola dei vari pericoli incrontati durante il viaggio, altrimenti sarebbe stato il mio primo e ultimo viaggio, perchè mamma non avrebbe più permesso di portammi con loro, "ti raccumannu" annuì papà "quetu quetu". Vabbè tanto i cosidetti briganti "mancu l'amu ncuntrati" "Sei sicuro?" Disse papà: "E pensare che considerandoti un ragazzino sveglio avevo pensato che ..." "...Ho capito i due monaci quelli erano i briganti!!"............... Fine?