venerdì 6 agosto 2010
Un ricco calendario per l'estate Selliese 2010
Ecco gli appuntamenti dell’estate Selliese: si parte con la seconda edizione del memorial "tutù Mondelli" torneo dedicato agli over 50 in collaborazione con il “forum di Sellia” il quale ricorda un grande sportivo Selliese scomparso prematuramente. Giorno 11 agosto: grande ricorrenza per festeggiare i 100 anni della nonna Caterina Ciambrone tutti in piazza San Nicola per spegnere le candeline, accompagnata da piatti tipici . Giorno 12 agosto il bar “il chiosco” organizza la festa della birra con musica e karaoke con tantissimi gadget e premi per tutti. Giorni 13 agosto tradizionale festa degli emigranti che inizierà con inaugurazione della mostra collettiva di artisti contemporanei calabresi dal nome “SelliArt” che si potrà ammirare dal 13 al 22 agosto. Sempre il 13 agosto alle 18.30 circa nella piazza Madonna della Neve consiglio comunale straordinario all’aperto con la premiazione dei vincitori nelle 3 sezioni del premio “Ulivo d’Oro” dedicato ai Selliesi che hanno dato lustro alla nostra comunità. Giorno 17 agosto nella cornice dell’incantevole borgo la XIV edizione della sagra dell’olio d’oliva che richiama puntualmente ogni anno una marea di vacanzieri , i quali oltre a degustare gratuitamente (offerti dall’amministrazione comunale ) vari piatti tipici della cucina calabrese, possono fare un tuffo nel passato visitando: due antichi frantoi, l’antico forno e ammirare le due stupende Chiese quelle di San Nicola e del Rosario che per l’occasione rimarranno aperte sino a tardi, le quali custodiscono gelosamente veri tesori d’arte. Durante la serata l’intrattenimento sarà assicurato grazie ai vari artisti, si inizia: con le gag di Martufello a seguire il concerto dei “Scarma”, mentre per le vie del borgo I Strinari, vari artisti di strada,e i Bashkim renderanno più piacevole la passeggiata tra le viuzze del borgo che trasuda di storia millenaria. Insomma un ricco calendario per trascorrere in compagnia le serate estive ovviamente venendo a SELLIA.
giovedì 5 agosto 2010
Racconto del miracolo della Madonna della Neve a Sellia
Siamo in estate e Nicola (nome di fantasia )come tutte le mattine si è alzato presto, molto presto per andare a lavorare a giornata nei campi. E’ povero, molto povero, con sette figli:il più grande di 17 anni, la più piccola ,Lucia,di 4 anni. La moglie è morta durante il parto della piccola la quale assomiglia molto alla madre .Nicola è particolarmente affezionato a Lucia perché ogni volta che la guarda vede il volto di sua moglie della quale era e ne rimarrà per sempre innamoratissimo.
Nicola era molto devoto e trovava sempre il tempo di recitare le orazioni e il Rosario,e anche dopo la dolorosa perdita della moglie non ne dava certo colpa a Dio. Quella mattina con la zappa sulle spalle,a piedi si dirigeva verso il terreno dove avrebbe dovuto lavorare a giornata, e mentre camminava recitava il Rosario e Pregava la Madonna di far guarire la piccola Lucia la quale cresceva molto esile per una brutta malattia che pian piano senza scampo la stava spegnendo. Parlava in modo confidenziale alla Madonna chiedendogli di non portarla via da lui perché era proprio la piccola Lucia a dargli giorno per giorno la forza di andare avanti, e guardandola, il suo volto triste e spento si illuminava di una luce particolare che lo riscaldava durante la dura giornata lavorativa nei campi. Nicola finiva sempre le sue preghiere dicendo comunque “Madonnina mia sia fatta non la mia ma tua volontà”. Proprio quella mattina gli apparve una donna che chiamandolo per nome gli disse “Perché ti disperi tanto per tua figlia?” Nicola che ancora non aveva capito chi fosse, pensando che l’aveva ascoltato mentre pregava, le disse “Purtroppo cara signora mia figlia è molto malata e ogni volta che vado a lavorare non so se la ritroverò viva al mio ritorno” “Nicola, Nicola! Non angosciarti più, ritorna a casa, tua figlia ti sta aspettando, ha molta fame ed è anche arrabbiata perché stamattina ti sei dimenticato di dargli il bacetto che gli dai ogni mattina!” “Magari! vede signora, mia figlia non mangia più da diversi giorni…ma lei come fa a sapere che proprio stamattina non gli ho dato nessun bacetto?” e guardandola bene Nicola capì che quella signora era la Madonna ! Si buttò ai suoi piedi chiedendole di perdonarlo per non averla riconosciuta subito e domandandole perchè era apparsa proprio a lui: il più povero dei poveri. La Madonna lo rassicurò dicendogli che là dove avrebbe visto nevicare,proprio in quel punto doveva erigere una Chiesetta in suo onore e di correre subito a casa perché la figlia era guarita! Nicola vide la Madonna scomparire nel cielo e dopo un po’ si mise veramente a nevicare malgrado eravamo in piena estate.
Il sole era sorto da poco e Nicola con in testa le parole appena dette dalla Madonna si mise a risalire verso il paese tutto contento .Le persone che incrociava lo guardavano stupiti. Proprio all’entrata del paese incontrò l’arciprete al quale raccontò ,senza prendere fiato, tutto ciò che gli era capitato. L’arciprete ,cercando di calmarlo dal suo entusiasmo gli disse che la realtà era ben diversa poiché pochi minuti fa era proprio a casa sua ,chiamato da sua madre ,che dopo la morte della moglie accudiva i ragazzi, perché la piccola era ormai moribonda .Ma Nicola era sicuro che non era così e lo invitò a ritornare a casa con lui .Quando entrarono la mamma di Nicola piangeva si ,ma piangeva di contentezza ,la piccola Lucia si era come risvegliata all’improvviso da un lungo sonno;chiamava suo padre dicendo di avere fame, molta fame,mentre Nicola l'abbracciava e la baciava.
L’arciprete s’inginocchiò piangendo;lui non aveva creduto neanche ad una parola di ciò che gli aveva raccontato promise di aiutarlo in tutti i modi affinché la Chiesetta sarebbe sorta al più presto .E così, fu grazie al lavoro di Nicola ,all’aiuto economico dell’arciprete che la Chiesetta fu costruita con all’interno una bellissima immagine della Madonna della neve. Intanto la notizia della apparizione e del miracolo raggiunse velocemente tutto il circondario e non solo e ogni anno si svolgeva una grande festa con la fiera di bestiame. Arrivava gente da ogni parte richiamata dal miracolo della Madonna facevano il percorso sino a Sellia a piedi scalzi,per ottenere una grazia. Sino agli anni 40 nella chiesetta vi dimorava un eremita che la custodiva e spesso vi diceva messa. Poi pian piano è stata abbandonata.
(Leggenda?Che si tramandava oralmente dimenticata negli anni, Per fortuna quasi dimenticata)
Nicola era molto devoto e trovava sempre il tempo di recitare le orazioni e il Rosario,e anche dopo la dolorosa perdita della moglie non ne dava certo colpa a Dio. Quella mattina con la zappa sulle spalle,a piedi si dirigeva verso il terreno dove avrebbe dovuto lavorare a giornata, e mentre camminava recitava il Rosario e Pregava la Madonna di far guarire la piccola Lucia la quale cresceva molto esile per una brutta malattia che pian piano senza scampo la stava spegnendo. Parlava in modo confidenziale alla Madonna chiedendogli di non portarla via da lui perché era proprio la piccola Lucia a dargli giorno per giorno la forza di andare avanti, e guardandola, il suo volto triste e spento si illuminava di una luce particolare che lo riscaldava durante la dura giornata lavorativa nei campi. Nicola finiva sempre le sue preghiere dicendo comunque “Madonnina mia sia fatta non la mia ma tua volontà”. Proprio quella mattina gli apparve una donna che chiamandolo per nome gli disse “Perché ti disperi tanto per tua figlia?” Nicola che ancora non aveva capito chi fosse, pensando che l’aveva ascoltato mentre pregava, le disse “Purtroppo cara signora mia figlia è molto malata e ogni volta che vado a lavorare non so se la ritroverò viva al mio ritorno” “Nicola, Nicola! Non angosciarti più, ritorna a casa, tua figlia ti sta aspettando, ha molta fame ed è anche arrabbiata perché stamattina ti sei dimenticato di dargli il bacetto che gli dai ogni mattina!” “Magari! vede signora, mia figlia non mangia più da diversi giorni…ma lei come fa a sapere che proprio stamattina non gli ho dato nessun bacetto?” e guardandola bene Nicola capì che quella signora era la Madonna ! Si buttò ai suoi piedi chiedendole di perdonarlo per non averla riconosciuta subito e domandandole perchè era apparsa proprio a lui: il più povero dei poveri. La Madonna lo rassicurò dicendogli che là dove avrebbe visto nevicare,proprio in quel punto doveva erigere una Chiesetta in suo onore e di correre subito a casa perché la figlia era guarita! Nicola vide la Madonna scomparire nel cielo e dopo un po’ si mise veramente a nevicare malgrado eravamo in piena estate.
Il sole era sorto da poco e Nicola con in testa le parole appena dette dalla Madonna si mise a risalire verso il paese tutto contento .Le persone che incrociava lo guardavano stupiti. Proprio all’entrata del paese incontrò l’arciprete al quale raccontò ,senza prendere fiato, tutto ciò che gli era capitato. L’arciprete ,cercando di calmarlo dal suo entusiasmo gli disse che la realtà era ben diversa poiché pochi minuti fa era proprio a casa sua ,chiamato da sua madre ,che dopo la morte della moglie accudiva i ragazzi, perché la piccola era ormai moribonda .Ma Nicola era sicuro che non era così e lo invitò a ritornare a casa con lui .Quando entrarono la mamma di Nicola piangeva si ,ma piangeva di contentezza ,la piccola Lucia si era come risvegliata all’improvviso da un lungo sonno;chiamava suo padre dicendo di avere fame, molta fame,mentre Nicola l'abbracciava e la baciava.
L’arciprete s’inginocchiò piangendo;lui non aveva creduto neanche ad una parola di ciò che gli aveva raccontato promise di aiutarlo in tutti i modi affinché la Chiesetta sarebbe sorta al più presto .E così, fu grazie al lavoro di Nicola ,all’aiuto economico dell’arciprete che la Chiesetta fu costruita con all’interno una bellissima immagine della Madonna della neve. Intanto la notizia della apparizione e del miracolo raggiunse velocemente tutto il circondario e non solo e ogni anno si svolgeva una grande festa con la fiera di bestiame. Arrivava gente da ogni parte richiamata dal miracolo della Madonna facevano il percorso sino a Sellia a piedi scalzi,per ottenere una grazia. Sino agli anni 40 nella chiesetta vi dimorava un eremita che la custodiva e spesso vi diceva messa. Poi pian piano è stata abbandonata.
(Leggenda?Che si tramandava oralmente dimenticata negli anni, Per fortuna quasi dimenticata)
Racconto storico tramandato oralmente ricostruito da Sellia racconta
Autore: sellia racconta. Si prega di inserire il link a chi ne fa uso, con esplicito riferimento della fonte
Autore: sellia racconta. Si prega di inserire il link a chi ne fa uso, con esplicito riferimento della fonte
mercoledì 4 agosto 2010
Il mio primo racconto. Ecco come nasce una passione,un amore,un forte coinvolgimento........verso Sellia
Come nasce l’amore, la passione verso un qualcosa che prima ne ignoravi addirittura l’esistenza? Prendiamo il mio caso specifico quando è nata, e soprattutto perché e nata questa voglia di scoprire, di recuperare tutto il glorioso passato di Sellia? Il bellissimo racconto del miracolo della Madonna della neve a Sellia (che riproporremo domani ) ha svolto un ruolo fondamentale perché fu il mio primo racconto che trascrissi; ecco perché ne sono particolarmente legato, non nascondendovi che pur conoscendolo ormai a memoria mi capita spesso di rileggerlo perche significa ritornare ad un periodo bellissimo della mia vita, forse il periodo più bello sicuramente il più spensierato in assoluto. Quando un vecchietto di Sellia mi racconto il miracolo della Madonna della Neve ne fui rapito per la sua bellezza, per i vari personaggi,per l'ambientazione. Ero sicuro che tutti o quasi a Sellia sapevano, conoscevano questo stupendo racconto.Ma non era cosi,molti conoscevano alcuni frammenti ma nessuno lo conosceva nella sua completezza neppure nonno, neanche papà (amanti come me di tutto ciò che apparteneva al glorioso passato del nostro borgo)mi resi conto che dovevo salvare,recuperare,trascrivere tutto ciò che potevo anche i particolari che potevano sembrare di poca importanza. In poco tempo con penna e quaderno in mano raccolsi molti racconti,molte storie di un spaccato di vita che apparteneva alle nostre tradizioni, che facevano parte integrante del nostro D.N.A. Ed ora eccomi qui per rendervi partecipi (se lo volete) di tante storie che i nostri nonni con ansia aspettavano di narrare affinché quel sottile filo con il nostro passato comune non andasse perso per sempre.
martedì 3 agosto 2010
lunedì 2 agosto 2010
Le origini del culto verso la Madonna della Neve
Sellia festa Madonna della Neve 1994 |
Nell’anno 352 d.C., viveva a Roma un certo Giovanni, gentiluomo ricchissimo che non sapeva come spendere tutto il proprio denaro. Non aveva figli, voleva fare opere pie, ma non sapeva quali scegliere. Nella notte tra il 4 e il 5 agosto, gli apparve in sogno la Madonna che gli ordinò di costruire una chiesa nel luogo in cui il mattino seguente avrebbe trovato la neve. Il ricco signore si svegliò e mestamente pensò che la neve a Roma, per giunta in agosto, era cosa alquanto strana! Ma nella stessa notte la Madonna apparve anche a Papa Liberio e gli disse di recarsi alle prime luci dell’alba in cima all’Esquilino, che avrebbe trovato imbiancato di neve. La neve incominciò a scendere e la notizia dell’incredibile nevicata estiva si diffuse in tutta Roma! Il Papa Liberio e il nobile Giovanni, procedendo per strade diverse e seguiti da una grande moltitudine di gente, si incontrarono sul colle: la cima era imbiancata da uno strato di neve. Con un bastone il Papa tracciò il perimetro della chiesa che il patrizio fece erigere a proprie spese, e così nacque la splendida basilica di Santa Maria Maggiore. Il 5 agosto di ogni anno si tiene nella basilica una funzione speciale, ed al momento del Gloria, dalla cupola della cappella una fitta pioggia di petali di rosa scende leggiadra sui fedeli, come soffici fiocchi di neve.
Vergine Immacolata bianca e pura più della neve,
stendi su tutta la terra un candido manto della tua neve:
della tua purezza, della tua innocenza, della tua bellezza;
rendi i nostri cuori bianchi e simili alla neve:
puri, innocenti, belli agli occhi di Dio.
La neve è il segno della Pace. Amen
stendi su tutta la terra un candido manto della tua neve:
della tua purezza, della tua innocenza, della tua bellezza;
rendi i nostri cuori bianchi e simili alla neve:
puri, innocenti, belli agli occhi di Dio.
La neve è il segno della Pace. Amen
Racconto storico tramandato oralmente ricostruito da Sellia racconta
Autore: sellia racconta. Si prega di inserire il link a chi ne fa uso, con esplicito riferimento della fonte
Autore: sellia racconta. Si prega di inserire il link a chi ne fa uso, con esplicito riferimento della fonte
domenica 1 agosto 2010
La foto del mese: Agosto 2010
Mosaico della Madonna della Neve che si venera a Sellia nella Chiesa omonima |
Dedicheremo tutta la settimana alla Madonna della Neve con l'inserimento di un nuovo post al giorno. Zagor
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