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lunedì 13 dicembre 2010

Il Catanzaro calcio ormai una società in ginocchio in ogni senso (quando la finiremo con questa commedia drammatica... ridicola?)

Nella foto la protesta di ieri ad inizio gara dei giocatori del Catanzaro
Singolare episodio si è registrato nella Lega Pro, girone C, dove i calciatori del Catanzaro, che milita nella seconda divisione della Lega Pro, hanno attuato una protesta contro la grave crisi in cui versa la società. Al fischio d'inizio della partita contro il Pomezia i giocatori, che sono in credito di numerosi stipendi arretrati, si sono seduti sul campo di gioco ed hanno attuato una protesta silenziosa. Questo il trafiletto battutto dalle varie agenzie di stampa che hanno portato (almeno per una volta) la loro attenzione verso questa squadra che ormai è in ginocchio in ogni senso

domenica 12 dicembre 2010

IL NATALE DI UNA VOLTA. poesia alla riscoperta dei valori perduti,


Il NATALE DI UNA VOLTA


Chi può dimenticare
il Natale di tanti anni fa
quando eravamo tutti bambini innocenti
e di malizia ne sapevamo poco o niente.

Il Natale , a quei tempi,
era un tempo di felicità,
si faceva il presepe in ogni casa
con due ceppi,farina e cartapesta,
una pecorella con la gamba spezzata
con tanto amore si riparava.

Non si buttava niente, era peccato
se qualche pastorello era buttato:
se c’era un ramo d’albero
era di pino raccolto nella pineta vicina.
e l’erba fresca di muschio fiorito
tutto trapuntato di belle margherite.

Alla vigilia dell’Immacolata
tutta la famiglia era mobilitata,
chi ti dava un chiodo, chi la colla,
chi cercava un pezzo di specchietto
che sembrasse veramente un bel laghetto.

Con tanto amore si faceva la capanna
con San Giuseppe, Gesù Cristo e la sua mamma.
e sopra una strada di farina
i Re Magi sopra il cammello.

Per i piccoli era festa grande
girare intorno al Bambino
e pure i vecchi con le coperte addosso
si innamoravano del Bambinello.

Due tarallucci e qualche mandarino
qualche mandorla e due fichi accoppiati
erano cose veramente prelibate.
Non c’erano allora i panettoni,
tanto reclamizzati dalla televisione.

Il Natale di una volta era bello veramente,
sapeva cambiare il cuore della gente,
i grandi , i piccoli e tutti quanti
sentivamo nel cuore d’essere santi.

Io penso sempre con tanta nostalgia
al Natale dell’infanzia mia,
ci veniva la pelle d’oca
se sentivamo suonare due o tre zampognari le pastorali della nostra terra.

Ora vado cercando col lanternino
quelle frittelle saporite e quel vino,
quelle messe mattutine, e la novena,
e quella chiesa che era piena piena.

Baccalà soffritto alla Calabrese

Il baccala: piatto principe del periodo natalizio, sopratutto nel cenone della vigilia  di natale, dove veniva preparato in mille modi diversi. Alimento povero che diveniva una vera prelibatezza cucinato in pastella, con il sugo, al forno ecc.. Ecco una ricetta molto semplice ma tanto genuina

  • 500 g di baccalà
  • Olio d'oliva
  • 1 cipolla
  • 3 coste di sedano
  • 1 scatola di pomodori pelati
  • 1 1/2 cucchiai di pinoli
  • 1 cucchiaio di uvetta sultanina
  • 100 g di olive nere sgocciolate
  • sala qb
  • pane tostato
  •                                                                     Preparazione Soffriggere il sedano e la cipolla tagliati grossolanamente; aggiungere i pomodori e cuocere per 15 minuti a calore moderato. Unire il baccalà a pezzi e proseguire la cottura a fuoco dolce. Dopo 20 minuti completare con pinoli, uvetta e olive. Servire con fette di pane tostato.
    (Ricetta inviata da lux )

sabato 11 dicembre 2010

Catanzaro: la discarica di Alli diventa la pattumiera della Calabria. Decine di camion in fila per scaricare i rifiuti provenienti da Lamezia e Vibo.

Una  fila di camion e numerosi operatori ecologici in attesa del lro turno. È questa la scena che è stata sotto gli occhi di chi, ieri mattina, intorno alle ore 9, ha percorso la strada che porta alla discarica di Alli. Autocompattatori bianchi (alcuni maleodoranti visto il loro carico) in fila per scaricare i rifiuti nella discarica e, nell'attesa, gli autisti che parlavano tra di loro per passare il tempo.
La scena si ripeterà nei prossimi giorni dopo la decisione del commissario per l'emergenza di dirottare i rifiuti di Lamezia Terme e Vibo Valentia nella discarica di Alli. La decisione è stata presa a causa del blocco dell'impianto di selezione di Lamezia Terme determinato dal sequestro della discarica di Pianopoli, sito in cui, dopo la fase di selezione, i rifiuti venivano scaricati. Fino a lunedì 13 secondo il commissario si potrà scaricare ad Alli. Poi dovrebbe riaprire la discarica di Carratello, a Pianopoli, dove i lavori imposti dalla magistratura sono finiti. L'impianto è a norma. Ma sarà la Procura a decidere sulla riapertura. Nel frattempo, gli autocompattatori arrivano da ogni dove: Maierato, Filadelfia, Lamezia Terme. E c'è pure un mezzo che porta il marchio della "Sicilia Verde" di Mazzara del Vallo. Tutti in fila in attesa che i colleghi della Aimeri smaltissero il superlavoro arrivato come un fulmine a ciel sereno già dal pomeriggio di giovedì.
E pensare che quando la discarica è stata inaugurata, parte dei rifiuti, appositamente selezionati, dovevano essere utilizzati per produrre Cdr (combustibile derivato dai rifiuti). Così facendo il sito si sarebbe utilizzato per un tempo maggiore. Nulla di tutto ciò. Già tre anni fa l'allora commissario Salvatore Montanaro aveva evidenziato nel nuovo piano regionale dei rifiuti pubblicato sul Burc, che che la discarica di Alli non era in grado di produrre combustibile di qualità sufficiente ad essere trattato nel termovalorizzatore di Gioia Tauro, l'unico previsto nell'intera regione. Ma non basta. Il sito di Alli, sempre secondo quanto ha reso noto Monatanaro tre anni fa, presentava già allora una capacità residua di circa 300.000 mc, a fronte di un volume complessivamente autorizzato di 1.000.000 mc. «Il sito – si leggeva nel piano dei rifiuti– è suscettibile di ampliamento».

venerdì 10 dicembre 2010

Dizionario dialettale Selliese ( lettera P )

Siamo arrivati alla lettera P vocabolo molto ricco di parole - P come" Portabella"era la via principale d'accesso a Sellia il nome già dice molto doveva essere una bella porta d'ingresso quella in cui arrivavano i pericoli dalle varie invasioni Saraceni,Francesi,Spagnoli ecc.. perché era la porta che difendeva l'entrata a sud. P come Pergulaci il timpone di pergulaci di pietra calcarea il quale correva il rischio di scomparire per sempre, ma in merito abbiamo ricevuto direttamente sul blog delle rassicurazioni. da parte del sindaco di  Sellia. Vi raccomando aiutateci come sempre nell'inserimento di nuovi vocaboli  per arricchire e rendere il nostro dizionario il più completo possibile.


PACCHIA s.f. Divertimento
PACCHIANA s.f. Contadina
PACCHIANU ag. rozzo contadino
PACCIARA verbo Fare il pazzo
PACCIORDU s.m. Pazzerello
PACCIU(A) sost. Pazzo
PACI.f. pace
PACENZA s.f. Pazienza
PAGGHIA s.f. Paglia
PAGGHIARU s.m. Capanna
PAGGHIETTA s.f. Cappello di paglia
PAGGHIUNA s.m. Materasso (può significare, anche scherzo)
PAGURA s.f. Paura
PAGURATA. spaventarsi di qualcuno.
PAGURUSU  ag.pauroso
PAISA s.m. Paese
PALATA bastonata
PALAZZINARU. abitante della parte nuova di Sellia
PALAZZINI. Nome della parte nuova di Sellia costr.dopo all'alluvione
PALAZZU m. palazzo
PALELLA s.f. Parte dell’albero del fico d’india
PALLARA. località di Sellia "timpa e pallara "

PALU s.m. Palo
PULLULIARA. inizia a nevicare piano piano
PALUMMA(U) sost. Colomba
PALLUNARU m. uomo bugiardo
PALLUMARU .colombaia
PALUMMU .m.colombo
PALUMMELLA.f.piccola colomba
PAMPINA s.f. Foglia
PANACOTTU. pappa per bambini
PANARU s.m. Paniere

Notizie dal comprensorio di Catanzaro del l 10.12 2010


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