Una fila di camion e numerosi operatori ecologici in attesa del lro turno. È questa la scena che è stata sotto gli occhi di chi, ieri mattina, intorno alle ore 9, ha percorso la strada che porta alla discarica di Alli. Autocompattatori bianchi (alcuni maleodoranti visto il loro carico) in fila per scaricare i rifiuti nella discarica e, nell'attesa, gli autisti che parlavano tra di loro per passare il tempo.
La scena si ripeterà nei prossimi giorni dopo la decisione del commissario per l'emergenza di dirottare i rifiuti di Lamezia Terme e Vibo Valentia nella discarica di Alli. La decisione è stata presa a causa del blocco dell'impianto di selezione di Lamezia Terme determinato dal sequestro della discarica di Pianopoli, sito in cui, dopo la fase di selezione, i rifiuti venivano scaricati. Fino a lunedì 13 secondo il commissario si potrà scaricare ad Alli. Poi dovrebbe riaprire la discarica di Carratello, a Pianopoli, dove i lavori imposti dalla magistratura sono finiti. L'impianto è a norma. Ma sarà la Procura a decidere sulla riapertura. Nel frattempo, gli autocompattatori arrivano da ogni dove: Maierato, Filadelfia, Lamezia Terme. E c'è pure un mezzo che porta il marchio della "Sicilia Verde" di Mazzara del Vallo. Tutti in fila in attesa che i colleghi della Aimeri smaltissero il superlavoro arrivato come un fulmine a ciel sereno già dal pomeriggio di giovedì.
E pensare che quando la discarica è stata inaugurata, parte dei rifiuti, appositamente selezionati, dovevano essere utilizzati per produrre Cdr (combustibile derivato dai rifiuti). Così facendo il sito si sarebbe utilizzato per un tempo maggiore. Nulla di tutto ciò. Già tre anni fa l'allora commissario Salvatore Montanaro aveva evidenziato nel nuovo piano regionale dei rifiuti pubblicato sul Burc, che che la discarica di Alli non era in grado di produrre combustibile di qualità sufficiente ad essere trattato nel termovalorizzatore di Gioia Tauro, l'unico previsto nell'intera regione. Ma non basta. Il sito di Alli, sempre secondo quanto ha reso noto Monatanaro tre anni fa, presentava già allora una capacità residua di circa 300.000 mc, a fronte di un volume complessivamente autorizzato di 1.000.000 mc. «Il sito – si leggeva nel piano dei rifiuti– è suscettibile di ampliamento».
Da allora la discarica di Alli è stata sempre utilizzata per sopperire al problema emergenziale di altre realtà. Come quelli che arrivarono dalla Campania, da Crotone, Cosenza, Rossano, Crotone e Siderno nel 2008. Proprio per questi problemi era stato deciso l'ampliamento della discarica quale "premio" per la disponibilità a far fronte all'emergenza grazie ad un finanziamento di 7 milioni di euro.
Ora la discarica di Alli viene utilizzata nuovamente come "paracadute" per far fronte all'emergenza e, considerata la situazione, potrebbe anche andare in sofferenza visto che è necessario ampliare di circa un milione di metri cubi il sito. A questo punto il problema rifiuti va affrontato senza indugi e con soluzioni definitive che non vadano nel prossimo futuro a penalizzare sempre la discarica di Alli la quale, prima o poi, potrebbe non accogliere più i rifiuti provenienti da altre zone con la conseguenza che le scene viste nelle altre zone della regione (come Lamezia Terme, Vibo Valentia e, in passato, nel cosentino) possano ora ripresentarsi nel capoluogo con conseguenze ovviamente immaginabili.
( Fonte Gazzetta del Sud)
e i catanzarisi mangia morzelli stannu queti queti
RispondiEliminatra centrale edison, mega discaria regionale di munnizzi la citta di Catanzaro è un ottimo biglietto da visita per il capoluogo di regione che quanno si trata di munnizzi diventa la numero 1. Marco CZ
RispondiEliminaVenite,venite tutti a scaricare a Catanzaro tanto la città vive in una apatia incredibile nessuno alzerebe un dito per difendere qualcosa (fora da casa mia ponnu fara chillu chi vonu) - Salvatore
RispondiEliminaE pensare che quasi quasi ci volevamo prendere tutti i rifiuti della campania avendo secondo il nostro governatore un buon sistema di smaltimento dei rifiuti quando invece ne funziona solo uno che prende i rifiuti anche anche del vibonese dove non è presente neppure una discarica. Totò
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