Di fatto dal 1° gennaio 2011 non sono più validi gli attestati che certificavano l’esenzione per chi aveva una condizione economica configurata dall’indicatore Isee con il codice E00, cioè per tutti i nuclei familiari con reddito complessivo fino a 10.000 euro. Non solo: chi aveva prenotato prestazioni specialistiche o aveva prescrizioni di farmaci con codice E00 si vede invalidare la prestazione di cui doveva usufruire, a meno che questa non sia stata erogata entro il 31 dicembre 2010. Con le modifiche apportate da Scopelliti al regolamento regionale per l’esenzione ticket, sono state create 4 fasce di esenzione da applicare senza indicatore Isee, e anche se opportunamente sono stati esentati i bambini sotto i 6 anni e gli anziani sopra i 65 con reddito inferiore ai 36.151,98 euro, l’intero provvedimento appare oltremodo penalizzante per tutti i componenti di nuclei familiari che prima erano esenti perché al di sotto di 10.000 euro di reddito Isee.
Il problema, oltre che politico, è sociale, e andrebbe affrontato con grande senso di responsabilità, soprattutto alla luce del difficilissimo momento storico che vive l’economia italiana e il Meridione in particolare. Nonostante sia comprensibile la necessità di fare cassa per ripianare il disavanzo del settore sanitario, riteniamo, come per la riorganizzazione della rete ospedaliera, che i provvedimenti di Scopelliti in qualità di commissario ad acta siano oltremodo penalizzanti per le fasce deboli e per i territori disagiati. I sacrifici, pur necessari, vanno senza dubbio ripartiti con maggiore equità".