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sabato 26 marzo 2011

Oggi sabato 26 marzo torna l'iniziativa del Wwf 'L'Ora della terra' la campagna sul risparmio energetico celebrata in tutto il mondo. L'Earth Hour . In Calabria anche i comuni di Taverna e Zagarise



Sabato 26 torna l'iniziativa del Wwf 'L'Ora della terra', la campagna sul risparmio energetico celebrata in tutto il mondo. L'Earth Hour costituisce il più grande evento globale del WWF: ogni anno più di un miliardo di persone in oltre 120 paesi del mondo spengono simbolicamente la luce per un’ora. Anche quest’anno, associazioni, scuole, aziende e case di tutta Italia sabato 26 sono invitati ad aderire all’iniziativa creando quel "silenzio energetico" , per fare spazio, dove possibile, ad un’accensione virtuosa, a base di fonti rinnovabili. L’ultima edizione dell’Ora della Terra ha visto milioni di persone in oltre 4.000 città di 128 paesi aderire all’iniziativa spegnendo le luci per un’ora intera. Earth Hour è un impegno che non si limita al solo spegnimento della luce, ma alla scelta di uno stile di vita quotidiano all’insegna del risparmio energetico nel pieno rispetto del nostro pianeta. Impariamo a risparmiare, a produrre meglio e a pretendere energia pulita per tutti.In Calabria anche i comuni di Longobucco, Taverna, Savelli, Spezzano Piccolo, Spezzano della Sila,Pedace, Aprigliano, Bocchigliero, Celico, Zagarise, tutti ricadenti nel territorio del Parco nazionale della Sila, su proposta dell’ente Parco hanno deciso di aderire al più grande evento globale organizzato dal Wwf- Earth Hour 2011 - che si terrà oggi. Lo rende noto lo stesso ente Parco spiegando, in una nota Stampa, che per l’occasione questi Comuni spegneranno l’illuminazione pubblica dalle 20.30 alle 21.30 in luoghi simbolo dei paesi unendosi.......

Monsignor Vincenzo Bertolone è il nuovo Vescovo dell'Arcidiocesi Catanzaro - Squillace

Monsignor Vincenzo Bertolone
Monsignor Antonio Ciliberti

Monsignor Vincenzo Bertolone, della Congregazione Missionari Servi dei Poveri “Boccone del Povero”, fino ad oggi vescovo della Diocesi di Cassano Ionio, è il nuovo Pastore dell’Arcidiocesi di Catanzaro-Squillace. La nomina è stata ufficializzata venerdì mattina in contemporanea nelle cattedrali di Cassano e Catanzaro, e in Vaticano. Nel duomo cassanese il compito è spettato al vicario generale, monsignor Francesco Oliva, davanti al clero ed ai religiosi, ai sindaci del comprensorio ed a centinaia di fedeli. Dando lettura della missiva vaticana, firmata dal Nunzio Apostolico in Italia, monsignor Giuseppe Bertello, don Oliva ha reso nota la scelta del Sano Padre Benedetto XVI, che ha inteso chiamare monsignor Bertolone alla guida della Chiesa particolare catanzarese, in sostituzione di monsignor Antonio Ciliberti, dimessosi per motivi di età. L’annuncio, accolto tra le lacrime e la palpabile commozione dalla folla, è stato salutato dagli applausi dei presenti. Subito dopo, dall’altare è stato divulgato il contenuto del messaggio che monsignor Bertolone, nato a San Biagio Platani (in provincia di Agrigento) il 17 novembre del 1946, ha voluto indirizzare alle genti della millenaria diocesi di Cassano Ionio. “Nell’offrire la mia disponibilità, carica di trepidazione per l’alto, arduo e delicato compito che mi attende, guardando con fiducia e speranza alla terra ed ai fratelli e sorelle che mi accoglieranno e per i quali presterò ed offrirò, con umiltà, il mio ministero episcopale, guidato dall’Immacolata, ispirato dal genio di Cassiodoro e dalla spiritualità di san Bruno, sostenuto dalla soavità pastorale di san Vitaliano e dalla forza del martirio di sant’Agazio - ha detto il Presule - non posso né voglio nascondere il sentimento di sofferenza che mi procurano il dover lasciare tante persone davvero care ed il non poter vedere realizzati tanti progetti in fieri e tante idee che la visita pastorale mi aveva messo nel cuore”. Ha proseguito monsignor Bertolone: “Nel lasciarvi, mi pervade un senso ch’è insieme di nostalgia, di rimpianto, di desiderio. Sento perciò il bisogno di rivolgervi un ultimo saluto, mentre con la mente abbraccio il paesaggio unico, qua impervio e solitario, là ridente nel sole delle spiagge d’oro, impresso nell’ultimo sguardo della mia cara madre, che qui ha concluso la sua esistenza terrena legandomi per sempre a questa nostra terra. Vado col pensiero alle parrocchie, ai palazzi, alle chiese, agli istituti, al seminario, alle case religiose ed a tutte queste opere dell’uomo abitate da visi ormai divenuti familiari, come le fiorenti attività legate alle scansioni delle stagioni. Rivedo i tanti momenti vissuti con i sacerdoti e con i laici; rivedo tante feste popolari espressione delle vivissime tradizioni cristiane. E rimpiango quello che non ho potuto vedere completato: c’era da attuare con prudenza ed energia quanto il Magistero e la Cei propongono, e ciò ho cercato di fare prima in me, poi nei sacerdoti, poi nel popolo e tra le istituzioni. La buona volontà non è mancata, lo sforzo, l’impegno, l’entusiasmo neppure, ma ne sono venuti fuori solo degli abbozzi, ed anche questi non sempre soddisfacenti: crisal idi, insomma, non ancora farfalle”.Ha quindi aggiunto: “Mi resta la consapevolezza di avere molto seminato e molto offerto in termini di formazione e di stimoli, mediante la missione popolare, le lettere pastorali, la visita pastorale ed i numerosi incontri, convegni e conferenze, ma tanto ancora resta da fare. Prego pertanto il Signore affinché faccia fruttificare il buon seme ed invii in questo lembo di Calabria un Pastore attorno a cui tutti possiate stringervi, per rendere meno gravosi i suoi compiti di Vescovo oggi così difficili”. In coda, l’invito alla speranza ed alla fiducia: “Non abbiate timore di ciò che vi attende, dell’avvenire, del mondo e degli uomini che verranno. Vivendo tra voi, ho scoperto il vero tesoro delle comunità, i nostri giovani: spesso costretti a non nutrire prospettive e ad andar via, posseggono qualità, intelligenza e valori da custodire gelosamente, e coltivare alacremente, per assicurare un futuro degno a loro ed alla Calabria intera”. Congedandosi, monsignor Bertolone ha rivolto un affettuoso saluto a tutto il Clero, le istituzioni ed ai fedeli dell’arcidiocesi di........

Forte successo di pubblico per la mostra fotografica realizzata dall'Ente Parco della Sila dal titolo " Sila dono sovrano"

Locandina della mostra fotografica
Grandi consensi, soprattutto tra gli alunni di diverse scuole,sta riscuotendo la mostra fotografica “Sila dono sovrano",realizzata dall’Ente Parco nazionale della Sila con Antonio Manta ed in collaborazione con la Soprintendenza per i  Beni storici, artistici ed etnoantropologici della Calabria.Sia la mostra, ed in particolare lo spettacolo organizzato dalla società "GoodBuy Calabria" per conto dell’ente Parco e grazie alla disponibilità della Soprintendenza, hanno creato nei ragazzi entusiasmo e una partecipazione molto sentita tanto da consentire lore di vivere momenti di grande allegria, soprattutto in occasione dell’incontro che hanno avuto con la mascotte del Parco della Sila, “Silotto De Silva", mascotte ufficiale del Parco, ideata dallo storico simbolo della Sila, il lupo. Durante la visita alla mostra fotografica i bambini hanno manifestato un'attiva partecipazione e` grande sensibilità, dimostrando curiosità ed entusiasmo verso la particolare let-tura della montagna calabrese, consapevoli di una conoscenza diretta di molti luoghi del Parco. I due momenti hanno rappresentato un'occasione per arricchire il loro bagaglio formativo e di conoscenza del nostro ambiente, di cui la Sila e massima espressione.
I bambini, seguiti dai docenti, hanno assistito alle avventure di Silotto e della “Compagnia del bosco", simpatici cuccioletti ispirati alla fauna che vive nel Parco, protagonisti delle avventure raccontate nel libro "La valle della musica incantata", personaggi attraverso cui si vogliono raccontare al pubblico più giovane, ma anche agli adulti, il Parco e le sue meraviglie, in maniera semplice e divertente. Lo spettacolo, strutturato....

venerdì 25 marzo 2011

Soveria Simeri i ragazzi della Consulta giovanile gestiranno i locali della Biblioteca comunale.

I ragazzi della consulta giovanile di Soveria Simeri


Uno spazio dedicato ai giovani di  Soveria Simeri.  Un luogo in cui dedicare tempo libero e passione ai libri e alla cultura ma, sopratutto, alla possibilità di stare insieme e di  confrontarsi con gli altri,in poche parole un luogo di dibattito. Ed é Con questo spirito che nei giorni scorsi a Soveria Simeri sono stati  inaugurati i nuovi locali della Biblioteca comunale.'E cosi, ln occasione dei festeggiamenti dei 150 anni dell'Unità d`Italia, la nuova struttura che sarà gestita  dai giovani della cittadina  ha finalmente aperto i battenti .I locali resteranno aperti ogni giovedì e domenica dalle 16,30 alle18,30,ad aprire la struttura e ad accogliere tutti i ragazzi e i cittadini che vorranno far visita e sostare nei nuovi locali,ci saranno i componenti della Consulta giovanile della cittadina guidati dal presidente Angelica Fratto. Al momento i ragazzi dell'organismo consiliare hanno pensato di dedicare la giornata di domenica 27 marzo alla lettura,per questo motivo, hanno avanzato la proposta ai cittadini di Soveria Simeri di donare un libro o la propria tesi di laurea da esporre nella biblioteca comunale come testimonianza dell'impegno nel campo della scuola e  della didattica. Un iniziativa importante, quella avanzata dai  ragazzi della Consulta che segue i progetti portati..........

La sede di Telespaziotv con i suoi studi televisivi più grandi del meridione saranno venduti all'asta

 Un altro pezzo della gloriosa storia di Catanzaro  sparisce sotto l'indifferenza generale. Cosi dopo una lunga agonia iniziata dopo la morte del suo ideatore Tony Boemi, la grande sede in rione De Filippis sarà venduta all'asta.
La sede di Telespaziotv a Catanzaro
Il giudice dell’Ufficio Esecuzioni Immobiliari del Tribunale di Catanzaro, Song Damiani, ha  disposto la vendita del “compendio pignorato” da Banca Carime, a Catanzaro, al numero 107 di viale De Filippis, consistente nella “piena proprietà di fabbricato uso studi televisivi, composto da un corpo di fabbrica principale e da n.7 corpi di fabbrica annessi, oltre traliccio antenna radio-televisiva”.
La vendita senza incanto è fissata per il 25 maggio 2011, alle ore 10, presso il Tribunale di Catanzaro, con un prezzo a base d’asta di 4.490.757 euro, con rialzo minimo, in caso di gara, non inferiore a 10.000 euro.
Il termine per la presentazione delle offerte è fissato per le ore 12 del 24 maggio 2011, presso la Cancelleria del Tribunale di Catanzaro.
RadioTelespazio Calabria aveva addirittura 5 reti negli anni 80
Telespazio Calabria 1  -  Rete 4                                                                                                     Telespazio Calabria 2  -  Rete A
Telespazio Calabria 3  -  prima a Videomusic poi quando è nata è passata a Italia 7 Telespazio Calabria 4 si collegava con TCI Telecolor Catania che trasmetteva prima euro tv e poi Odeon
Telespazio Calabria 5 che ha trasmesso nei primi anni novanta la prima Tele+ quella in chiaro per  intenderci e prima che diventasse Tele+1 e Tele +2 Telespazio ha utilizzato inoltre i suoi ponti radio per trasmettere in Calabria anche Radiomontecarlo
Telespazio trasmetteva i suoi tg e programmi "più locali" sulla seconda rete perchè la prima era interamente occupata da Rete 4
Lo studio 3 di Telespazio è il più grande studio televisivo del sud Italia e l'emittente è stata visitata da Pippo Baudo in considerazione della possibilità di una trasmissione settimanale dal sud Italia. Nel 2006 Marcello Del' Utri definisce ' Telespazio TV la televisione privata più imponente d' Italia '
Nel 1976 Boemi è a Milano e viene attirato dalle prime radio libere in fm, tornato in Calabria fonda un’emittente radiofonica, Radio 101 (una delle prime radio libere del Sud), in casa di un amico, poi è la volta di Rtc, Radio Televisione Calabria, fondata con alcuni soci (Zoccardi, Speciali ed altri imprenditori):  “L' unico senza soldi ero io, che essendo però il solo tecnico divenni socio senza sborsare una lira. Costruii questa prima televisione a colori quando ancora la Rai trasmetteva in bianco e nero. Allora si poteva trasmettere solo via cavo: feci arrivare un camion di cavi per collegare tutta la città. Ma appena arrivato questo camion, la Corte Costituzionale nel 1976 disse che trasmettere segnali televisivi non era più reato. Quindi rimandai indietro tutto e comprammo un trasmettitore da 100 dalla Irte. Nel 1972 si decise di fare il processo Valpreda, a Catanzaro.

giovedì 24 marzo 2011

C'era una volta a Sellia ........... Quarta parte


.... Ma non mi interessava più di tanto ero pronto, ero fiero,orgoglioso della mia scoperta su Sellia, come se questa notizia non la sapeva nessuno. Arrivai alla porta di casa mi feci una veloce sistemata ai lunghi capelli, una pulita ai pantaloni corti, stavo per aprire la porta quando sentii dei passi veloci che scendevano da vinella forse era papà che era andato alla mia ricerca, aspettai: no! Non era papà, era l’arciprete, a eccoti disse con voce affannata , dai aiutami prendi il libro. Entrò senza bussare, erano tutti seduti in silenzio,  stavolta l’ho combinata proprio grossa,questa è la volta buona che  mi chiuderanno veramente in collegio dai preti,( ogni volta che ne combinavo una papà mi diceva: "stavota mi stuffasti mo ti chiudu duva i previti" ) con una mano tenevo il libro con l’altra mi aggrappai saldamente alla tonaca lunga e nera dell’arciprete,diventando la mia unica ancora di salvataggio. Nessuno disse niente, nonno che era seduto accennò un timido sorriso;entrammo in camera da letto è finalmente capii nonna stava male, stava morendo, era in agonia. Già da parecchi mesi non si alzava più dal letto ma era rimasta sempre lucida .L'arciprete tolse da dentro una custodia un ostia consacrata,  nonna apri da sola la bocca ricevendo la sua ultima comunione, mamma mi si avvicino pensai subito "mo mi jetta na jiffula"  invece dandomi un bacio disse: accompagna l'arciprete aiutalo  a portare le sue cose, l'avevo scampata . Nonna morì la notte stessa, devo ammettere che non sentii troppo la sua mancanza,forse perchè.....