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martedì 31 maggio 2011

Stelluzza Bella ... Antica canzone popolare che veniva cantata durante il mese di maggio

 Oggi 31 Maggio ultimo giorno del mese dedicato alla Madonna 
Sino a qualche decennio fa nel borgo si udivano i tanti rosari che venivano recitati all'aperto, in ogni ruga si riunivano delle persone per lodare, ringraziare la Madonna. Proprio come oggi nel tardo pomeriggio veniva portata in processione la statua dell'Immacolata  ed una volta arrivata in piazza venivano bruciati i tanti fioretti che noi bambini scrivevamo alla Madonna inserendoli in un urna che durante il mese rimaneva sotto la statua dell'Immacolata.
Stelluzza Bella
Bon giorno Stelluzza bella
Tu chi stai a sa conicella
Eju passu e ti saluto Madonna mia dunama aiutu
Bellu figliu chi facisti tuttu u munnu alluminatu
L’allumina l’anima mia chi ti dicu n’ave Maria
Ave Maria grazza plena stilla serena Madre du Signura
Famma sta grazza numma moru peccatura
Subbra st’ataru ccè sta na ranna Regina
<< Maria di Costantinopoli >> si chiama
China li circa grazzi li nne duna
China a u cora piagatu, ci lu sana
Eju Madonna mia ti nne circu unu
L’anima mia a ru Paradisu, e vita Santa
Tantu staju nginnocchiuni sinu a chi sta Grazza
Mi la e fara………

lunedì 30 maggio 2011

Sequestrato a Borgia un villaggio turisto colluso con la Ndrangheta


Doveva essere un villaggio turistico comunale con scopi sociali
utile per garantire anche alle persone disagiate una vacanza dignitosa. Invece, sarebbe diventato un centro di abusivismi, irregolarità, collusioni politico-mafiose. Condizioni che hanno portato al sequestro preventivo del "Villaggio comunale a mare" di Borgia, in provincia di Catanzaro. Contemporaneamente sono stati notificati tredici avvisi di garanzia a carico di tre ex sindaci, ex assessori comunali e tecnici che si sono succeduti negli uffici comunali. I tre ex sindaci indagati sono Giovambattista Sgromo (in carica dal 1997 al 2001); Antonio Valeo (dal 2001 al 2004) e Domenico Rijllo (dal 2006 al 2010, anno in cui l'ente e' stato sciolto per presunte infiltrazioni malavitose).

Un'inchiesta complessa, partita dopo la verifica degli atti amministrativi da parte della Commissione di accesso antimafia e dalla quale e' poi scaturito lo scioglimento dell'ente comunale per presunte infiltrazioni mafiose. In questi mesi, i carabinieri della Compagnia di Girifalco, guidati dal tenente Vitantonio Sisto, hanno riscontrato diverse irregolarità, contestando, a vario titolo, agli indagati i reati di abuso di ufficio e violazione di norme in campo urbanistico ed ambientale. Nel decreto di sequestro e negli avvisi di garanzia emessi dalla Procura della Repubblica di Catanzaro si evidenziano, infatti, una serie di abusi ed illeciti di natura edilizia ed ambientale, con alcune piazzole che nel tempo sono state ampliate, inglobando delle pertinenze di proprietà comunale che sono state recintate e pavimentate, la quasi la totalità delle costruzioni presentano manufatti in muratura, così da trasformare, come si legge nel decreto, delle costruzioni provvisorie in delle vere e proprie seconde case estive, con tanto di condizionatori, tv satellitare e scarico doccia non autorizzato.
Accertamenti venuti fuori con gli accurati controlli dei carabinieri della stazione di Borgia, unitamente a personale della sezione di polizia giudiziaria della Procura di Catanzaro. Ulteriori anomalie sono state riscontrate nell' affidamento delle predette piazzole, e' stato accertato che "inspiegabilmente" non avveniva mai nessun cambio di assegnazione, ma di fatto le stesse erano affidate sempre alle medesime persone o anche a prestanome, con tenore di vita non proprio modesto e, in alcuni casi, vicine ad ambienti 
malavitosi, in totale violazione del bando che regola l'affidamento delle piazzole. E' emerso, inoltre, che nonostante alcuni degli assegnatari per qualche anno non abbiano pagato il canone di locazione, peraltro irrisorio, l'amministrazione comune ha continuato a concedere tali spazi, vicenda analoga anche per l'assegnazione dello spazio relativo al bar del villaggio. E' stato ancora riscontrato nelle indagini che alcuni cittadini ritenendo il diritto ormai acquisito, abbiano venduto tale concessione con tanto di atto di compravendita, venendo palesemente meno il senso di sostegno sociale con il quale e' stato costruito il villaggio comunale, cioè garantire le vacanze estive anche ai cittadini meno facoltosi. Oltre ai tre ex sindaci risultano indagati

domenica 29 maggio 2011

Perchè il mese di Maggio viene dedicato alla Madonna ?

Il mese di maggio è dedicato alla Madonna seguendo una tradizione niente affatto antica,anzi piuttosto recente. Si pensa che Maggio, mese del rifiorire della natura, ci ricordi appunto l’idea dei fiori e la Madonna certamente è il fiore più bello,dopo Cristo, creato da Dio”. Lo afferma il professor Luigi Gambero, noto mariologo e sacerdote. Professor Gambero, ci parli della origine storica della devozione del mese di maggio dedicato alla Madonna: “ ha un’origine abbastanza recente tenuto conto dei tempi lunghi della Chiesa. La si può far risalire, grosso modo, al settecento”. Ma perché proprio il mese di maggio?: “ l’idea dalla quale questa devozione popolare,poi fatta propria dalla Chiesa, è partita deriva dal fatto che maggio, generalmente, segna il tempo anche dal punto di vista climatico, della ripresa, del risveglio della natura. Insomma, ci indica l’idea dei fiori, e nel giardino creato da Dio, dopo Cristo, il fiore più ... ... bello e profumato, è appunto Maria. Ecco spiegato il nesso maggio- Maria”. E aggiunge: “ la cosa non deve stupire molto in quanto,anche tra i pagani, vi erano delle feste dedicate ad eventi stagionali e climatici, quindi non ci trovo assolutamente nulla di strano e rivoluzionario”. Stranamente la liturgia della Parola di questo mese non si incentra molto su Maria, a che cosa si deve?: “ intanto al fatto che la liturgia è antica e la devozione mariana del mese di maggio,come dicevo, è piuttosto recente. Poi anche al fatto che la stessa Sacra Scrittura parla poco di Maria, lei è una
protagonista importante, ma silenziosa e comunque poco portata alla parola,alle affermazioni. Maria è la donna del silenzio e della meditazione”.
Che consiglio da, come insigne mariologo, per celebrare degnamente e con profitto il mese mariano di maggio?: “ intanto di pregare Maria e attraverso di lei arrivare a Suo Figlio. Maria, la Tutta Santa, è certamente il mezzo,la chiave migliore e più efficace per giungere a Cristo che ci aspetta con amore e fiducia. Maria è una potente mediatrice, la principale tra l’uomo e Cristo, per questo bisogna credere in lei ed amarla come si merita”.
Un consiglio pratico: “ a parte le recitazione del rosario,che comunque non ha stretta attinenza con Maggio, si potrebbe dedicare un pensiero mariano al giorno, una preghiera o una meditazione. Molte parrocchie lo facevano ed alcune lodevolmente continuano ancora a farlo. Mi sembra una pratica da seguire e da incentivare. Maria è pur sempre madre nostra, ma anche madre della Chiesa”. Maria medita la Parola di Dio: “ecco appunto un altro dei punti nodali di Maria.

martedì 24 maggio 2011

Storie di brigantaggio Calabrese. La strage di Turri


La Turri Vecchia deve il suo nome al fatto che per tantissimi anni e’ stata l’unica costruzione in muratura dell’intera Vallata. Sorta quale rifugio per i pastori fu successivamente incendiata dai  briganti della Sila. La sua posizione permetteva una completa veduta della vallata sottostante, le spesse pareti in pietra la rendevano inaccessibile. La Turri era dotata di in ponte levatoio, ai piani inferiori non aveva ingressi, all’unico accesso posto a 5 metri dal suolo si accedeva tramite una scala in pietra posta però a circa 4-5 metri dalla porta e collegata a quest’ultima da in ponte levatoio. L’unico accesso era inoltre facilmente difendibile dall’interno mediante feritoie. Oggi sono ancora visibili, ai quattro lati della residenza padronale, le feritoie che permettevano di sparare da dentro  senza venire colpiti. Per i turisti più interessati sarà possibile vedere, altre due Turri, poste nella vallata del lago Arvo, una completamente in rovina, ma integra nella sua struttura primitiva ed un’altra perfettamente restaurata. Sarà così possibile immaginare come queste torri fossero, per la popolazione dell’epoca e quindi per i briganti,  praticamente inespugnabili. La Turri era tanto bene posizionata e difesa che non venne mai espugnata con le armi ma a causa di un Tradimento. I proprietari della vallata (famiglia Morelli di Rogliano), così come tutti coloro che volevano continuare a gestire affari in Sila, erano venuti a patti con i briganti, fornendo loro, di volta in volta, cibo e vestiario che consentiva di sopravvivere in montagna. Ottenevano in cambio che le loro attività commerciali ed agricole, l’allevamento ed il taglio di alberi non subissero … incidenti. Ciò nonostante avevano messo a disposizione dei propri coloni la Turri per metterli a riparo da eventuali .. ripensamenti da parte dei briganti. Sembra che i coloni, sicuri della loro incolumità, cominciassero a “fare la cresta” sulle partite di cibo e di vestiario. Tale notizia arrivò alle orecchie dei briganti stessi che decisero che tale “onta” doveva essere lavata col sangue. Si misero quindi d’accordo con un contadino della zona, parente di un brigante e amico intimo di uno dei coloni. Questi, forse costretto, accettò l’incarico di farsi aprire l’accesso alla Turri ma chiese ed ottenne che venisse fatta salva la vita dell’amico. Fu perfezionato il piano: durante al cena, con una scusa, avrebbe fatto abbassare il ponte levatoio e contando sulla scarsa attenzione dei coloni a tavola,  avrebbe permesso l’accesso ai briganti nascosti nelle vicinanze. Il Traditore si presentò quindi alla Turri, venne riconosciuto e fu fatto entrare. Alla fine della cenacon una scusa, avrebbe fatto abbassare il ponte levatoio e contando sulla scarsa attenzione dei coloni a tavola,  avrebbe permesso l’accesso ai briganti nascosti nelle vicinanze. Il Traditore si presentò quindi alla Turri, venne riconosciuto e fu fatto entrare. Alla fine della cena, per salvare l’amico disse: “quest’acqua è vecchia, accompagnami a prenderne di nuova alla fonte”. Ma l’amico rispose, “ma quando mai, è fresca e poi non tengo sete” – “allora accompagna me, che invece ho tanta sete” rispose l’altro. Infastidito per l’insistenza e non avendo alcuna intenzione di uscire al freddo il colono rifiutò più volte le offerte del amico che a mezza bocca disse: “io feci di tutto, si vede che eri destinato a morire”.

sabato 21 maggio 2011

Il porto di Gioia Tauro sta subendo un inesorabile declino con centinaia di posti a rischio .......... il fiore all'occhiello della nostra regione rischia di appassire per sempre

 L’amministratore delegato di Medcenter, Domenico Bagalà, ha confermato l’abbandono di Maersk dal porto di Gioia Tauro e la conseguente perdita di centinaia di migliaia di teus di volumi dallo scalo. Ovviamente questo abbandono provocherà esuberi che si aggirano intorno al 25% della forza lavoro di Medcenter. Bagalà ha chiesto aiuti economici alla Regione per poter affrontare questa fase delicata della storia del porto di Gioia Tauro. Preoccupatissime tutte le organizzazioni sindacali confederali ed autonome che si apprestano adesso a fare una conferenza stampa per annunciare le loro contromosse. L’ufficialità degli esuberi ha surriscaldato gli animi dei lavoratori che da ieri mattina hanno attivato un sit-in davanti alla sede dell’autorità portuale dove era in corso la riunione del Comitato portuale e non escludono iniziative di mobilitazione più forti per costringere le istituzioni e la politica a farsi carico del problema Gioia Tauro. Durante la mattinata di ieri i lavoratori hanno ricevuto sostegno da parte dei sindaci del territorio, di consiglieri provinciali eletti e di esponenti politici regionali. Intanto la vicepresidente della Regione Antonella Stasi - informa una nota dell’Ufficio Stampa della Giunta - ha partecipato alla riunione straordinaria del Comitato Portuale di Gioia Tauro, convocato per discutere sulla disamina delle problematiche del 
Porto e delle sue prospettive. “Abbiamo saputo ufficialmente solo da poche ore che Maersk abbandonerà il porto di Gioia Tauro - ha affermato la Vicepresidente Stasi - si tratta di una preoccupazione che si associa a quelle già manifestate da parte di altre istituzioni e dei sindacati, ci sarà, inoltre, una diminuzione considerevole dei traffici del porto che automaticamente porterà, cosi come comunicato da MCT, alla riduzione delle forze lavoro. La Regione Calabria si è resa da subito disponibile ad avere prontezza della problematica e quindi a capire, attraverso un’analisi concreta, la portata numerica di tale diminuzione. Martedì prossimo ci vedremo a Catanzaro con MCT, per avere il dettaglio dei numeri. La Regione è disponibile a ragionare con MCT le soluzioni possibili, così come stato chiesto a tutti i soggetti componenti del Comitato Portuale, per avere dei suggerimenti e nuovi elementi per rendere più attraente l’infrastruttura portuale. La Regione Calabria ha già un piano di interventi costituito dall’APQ per Gioia Tauro, all’interno del quale non ci sono solo la realizzazione di infrastrutturali ma anche incentivi alle imprese e programmi di sviluppo. Gli incentivi per le imprese stanno già per partire, attraverso un accordo che vede coinvolte la Regione Calabria, INVITALIA e Ministero dello Sviluppo Economico per azioni di marketing, finalizzate all’attrazione di aziende per l’area industriale di Gioia Tauro legate alla logistica”. “A giugno - ha proseguito la Vicepresidente Stasi - realizzeremo un evento importante organizzato dalla Regione insieme ad Assologistica, per promuovere l’area di Gioia Tauro e saranno presenti circa quaranta aziende nazionali ed internazionali ma anche locali. Questo è un primo punto di partenza, la Regione crede molto nel Porto di Gioia Tauro e nello sviluppo della logistica come valida alternativa alla crisi attuale del transhipment. Stiamo lavorando con grande impegno su questa problematica, abbiamo già avviato una serie di percorsi, in questo momento dobbiamo accelerare con l’apporto di tutti i soggetti istituzionali coinvolti. Ci confronteremo seriamente con MCT che ha chiesto un nostro sostegno e l’intervento del Governo centrale, il nostro impegno non mancherà, però a MCT chiediamo la presentazione di un Piano Industriale credibile che contenga una analisi chiara di ciò che è successo in passato e ciò che vorrà fare per il futuro. Sappiamo bene che la logica dei mercati del transhipment è lontana dalla contingenza e dalle situazioni territoriali, ma sappiamo anche che i mercati possono essere favoriti con l’introduzione di elementi di competitività”.