UNA CALABRESE sale sul podio olimpico:
Rosalba Forciniti vince la
finale per il terzo posto e conquista la medaglia di bronzo nel judo,
categoria 52 chilogrammi. E' un risultato storico: mai nella storia una
donna nata in Calabria aveva vinto all'ombra dei cinque cerchi. La ragazza di Longobucco, in provincia di Cosenza, è stata la prima
calabrese a gareggiare a Londra. E per la gente del Sud è stata già una
favola. Sempre nella giornata di domenica tocca alla nazionale di
pallanuoto nella quale gioca l’italocubano di Rende Amauryus Perez: il
suo “settebello” ha battuto per 8-5 l’Australia nella prima gara di
qualificazione, raggiungendo Spagna e Croazia in testa al girone.
Domenica 5, invece, toccherà all’altra calabrese, Mariangela Perrupato
di Castrovillari, impegnata nel nuoto sincronizzato. Ma intanto per la
Calabria, Londra 2012 è già una goduria.
Lei, Rosalba, intanto dedica la sua medaglia al bronzo: «Lui sa il
perchè. Ed è a lui che lo regalerò» dichiara appena conclusa la gara.
Poi aggiunge: «Non so se questa medaglia mi cambierà la vita, ma questa
potrebbe essere la mia prima e ultima Olimpiade. Lo avevo già detto alla
vigilia, mi piacerebbe fare altro e vorrei provare a fare carriera con i
carabinieri». Poi ancora un pensiero ai genitori: «Sono arrivati solo
stamattina per scaramanzia -ha raccontato la Forciniti- al papà ho
dedicato la medaglia, alla mamma i fiori. È una cuoca eccellente, siete
tutti invitati il 3 agosto a Longobucco per una grande festa insieme».
LA GRINTA VALE IL PODIO - Bisogna aspettare l'extra
time e il giudizio finale degli arbitri per esultare. Ma nella finale
per il terzo posto la grinta di Rosalba viene fuori già dopo 2 dei 5
minuti di gara. Poi, però, nel judo basta una distrazione e si vola
gambe all'aria, come è successo sabato al judoka italiano Elio Verde,
finito al quarto posto. Marie Muller, la lussemburghese che si frappone
tra la calabrese e il podio, è una mancina e questo complica le prese.
Ma alla Forciniti basta poco per prenderle le misure e metterla sotto
pressione, tanto da causare con la sua intraprendenza uno shido, un
richiamo all'avversaria per eccessiva passività.
Proprio a ridosso della sirena che sancisce la fine dei minuti
regolamentari, la ragazza italiana aveva avuto anche due occasioni per
chiudere il combattimento. In una, però, perde la presa dopo aver
squilibrato l'avversaria e così la tecnica di proiezione non riesce a
pieno e non viene attribuito alcun punto. Si chiude in parità, anche se
sulla lussemburghese pesa il richiamo. Rosalba tiene duro e non lascia
spazi. E alla fine il giudizio arbitrale è unanime a suo favore. Per lei
c'è il bronzo olimpico.
LA SPAZZATA CHE FA MALE - La corsa verso la finale
di Rosalba Forciniti si è fermata all’ultimo passaggio: è stata la
nordcoreana An Kum Ae ad arginare i sogni di gloria. Un avversario
tosto, l’asiatica, che ha dimostrato di essere temibile nelle entrate
basse. Una prima falciata ha subito comportato uno yuko, un punto
intermedio. E in questa circostanza già poteva andare peggio, ma Rosalba
è stata reattiva evitando di cadere di schiena. Non ha avuto nemmeno il
tempo di riprendersi, però, la calabrese: alla ipresa del combattimento
An la ha agganciata all’interno e l’ha mandata giù: ippon e gara
chiusa. Ora, però, per tornare in Calabria con una medaglia, c’è ancora
la speranza della finale per il bronzo.
TRA LE QUATTRO MIGLIORI - L'esordio olimpico di
Rosalba Forciniti è comunque da incorniciare. Grazie ad un ippon ha
battuto l tedesca Romy Tarangul, avversaria contro la quale l'azzurra
aveva perso a Baku 2011, ma vinto quest'anno anche a Varsavia. A Londra,
il successo della ragazza calabrese è cristallino. Sudatissimo, poi, il
passo successivo: nei quarti di finale Rosanna ha trovato la sud
coreana Kim Kyung Ok. Sembrava avere gioco facile quando l'arbitro
centrale le assegnava un ippon, ma dopo una consultazione con gli
arbitri di linea emergeva che l'asiatica era finita giù senza essere
toccata dalla spazzata portata avanti dall'italiana. Punto annullato,
quindi, e gara che andava avanti con entrambe le judoka caricate di una
penalità per scarsa propensione all'attacco. Col passare dei minuti però
era la classe di Rosanna ad emergere e a mettere in affanno la
sudcoreana. E così, al termine dei 5 minuti regolamentari e dei 3 di
golden time finiti in parità, il giudizio unanime dei tre arbitri
portava la calabrese tra le quattro principesse olimpiche. In attesa di
capire se arriverà anche una medaglia.
IL RECORD. Storico traguardo per Rosalba Forciniti:
con il bronzo conquistato nel judo categoria -52 kg diventa la prima
donna calabrese a conquistare una medaglia ai giochi olimpici. Non era
mai successo infatti che un’atleta calabrese salisse su un podio in 30
edizioni olimpiche, mentre sono cinque gli atleti nati in Calabria che
hanno centrato una simile impresa: Oreste Moricca, Emilio Bulgarelli,
Giovanni Parisi, Simone Rosalba e Giuseppe Sculli.