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sabato 21 giugno 2014

Sono iniziati a Sersale i lavori dell'impianto polivalente coperto per un importo di euro 474.000,00 Una volta ultimata l'imponente struttura colmerà un vuoto nell'impiantistica sportiva.

Nei giorni scorsi sono iniziati, a Sersale, i lavori per la realizzazione dell’impianto sportivo polivalente coperto (Palazzetto dello Sport) nell’area adiacente agli spogliatoi dell’impianto sportivo “Ferrarizzi” di Sersale.
Finalmente Sersale, grazie al finanziamento di € 474.000,00 (iniziativa “Io gioco legale”, Programma Operativo Nazionale Sicurezza per lo Sviluppo – Obiettivo Convergenza 2007-2013, del Ministero dell'Interno e  dell’Unione Europea), potrà dotarsi di una struttura sportiva coperta dove i giovani ed i meno giovani potranno praticare lo sport nei rigidi mesi invernali, colmando, così, un vuoto nel settore dell’impiantistica sportiva.
Il Palazzetto dello Sport, dove si potranno praticare, diverse discipline sportive, tra le quali la pallamano, la pallavolo, il basket ed il calcetto, sarà di dimensioni pari a 46,15x25,75 m, per un totale di circa 1.200 mq. e sarà fornito di una copertura in legno lamellare e doppia membrana in PVC, impianto di illuminazione  composto da 16 punti luce con proiettori da 400 watt e locali spogliatoi dotati di tutti i servizi. 
L’importante struttura sportiva, per volontà dell’amministrazione comunale di Sersale, appena ultimata, sarà intitolata al bambino crotonese “Domenico Dodò Gabriele”, di anni 11, vittima innocente della criminalità organizzata, colpito a morte il 25 giugno del 2009, in un campo di calcetto di Crotone.
Anche attraverso il ricordo di questo tragico ed....

venerdì 20 giugno 2014

Il presidente dell’Assemblea del consorzio “Valle del Simeri”, Marcello Barberio (sindaco di Simeri Crichi) ha scritto ai sindaci degli altri 6 comuni associati Albi, Magisano, Sellia, Sellia Marina, Soveria Simeri e Zagarise Per rilanciare il progetto del porto turistico alla foce del fiume Simeri.



A presto l’Assemblea del Consorzio Valle del Simeri Il presidente dell’Assemblea del consorzio “Valle del Simeri”, Marcello Barberio (sindaco di Simeri Crichi) ha scritto ai sindaci degli altri 6 comuni associati (Albi, Magisano, Sellia, Sellia Marina, Soveria Simeri e Zagarise) invitandoli a designare i propri nuovi rappresentanti in seno all’Assemblea, dopo la recente tornata elettorale, al fine di valutare le criticità nel complesso processo di realizzazione del progetto del porto turistico (500 posti barca) sulla foce del fiume Simeri, al confine con Sellia Marina. Il progetto è stato rimodulato dall’ATI che, l’11 marzo 2008, si aggiudicò la gara con procedura ristretta per la concessione della progettazione definitiva ed esecutiva, costruzione e gestione, per un importo di 11,88 ml e un contributo regionale di 4ml di fondi Por Calabria 200-2006, previsti nell’ambito del PIT (Progetti Integrati Territoriali) n°15. All’inizio del 2011 il consiglio di amministrazione del consorzio ha approvato la relativa convenzione, per un costo di 30 ml, che avrebbero prodotto una forte ricaduta occupazionale e di rilancio economico. Nel 2012 il dinamico presidente del consiglio di amministrazione del Consorzio, Antonio Lostumbo (sindaco di Magisano), ha indetto la conferenza di servizi, al fine di acquisire le necessarie autorizzazioni, i pareri e i nulla-osta dai vari enti. Seguiva un incontro operativo alla Regione di quasi tutti i sindaci del consorzio per concordare un iter che in atto si presenta rallentato, forse anche a causa della crisi che ha portato allo scioglimento anticipato dell’ente regione. Comunque con grave pregiudizio per i tempi di esecuzione dell’opera. Pur senza assecondare la propensione alla polemica, non può essere sottaciuta la circostanza che occorre imprimere un’accelerazione decisiva alla pratica. Nel frattempo, però, vengono notificate al Comune di Simeri Crichi (convenuto in giudizio presso il Tribunale Ordinario di Catanzaro) diverse richieste d’indennizzo per prestazioni professionali, che sono invece del Consorzio, soggetto con attività esterna, autonomia statutari e patrimoniale e personalità giuridica distinta dai singoli 7 Comuni, i quali possono compiere atti attuativi della volontà dell’Associazione, non vincolanti per il ....

giovedì 19 giugno 2014

Nasce il consorzio dei comuni virtuosi a rifiuti zero ne faranno parte anche il comune di Pentone e di Fossato Serralta


Raccolta differenziata, gestione integrata dei rifiuti e consorzio dei comuni virtuosi. Sono sufficienti 40 mila
abitanti. E ci sono. Anzi sono molti di più quelli che vogliono mettersi in rete e rendersi autonomi dal sistema regionale e pensare, da ora in avanti, al rifiuto come risorsa. Ma per davvero. La rivoluzione parte da qui, da Saracena, dal Paese del Moscato Passito che per anni ha promosso e si è confrontata con quanto sperimentato nel proprio comune. Associazioni, movimenti e amministrazioni comunali hanno risposto numerose all’invito per il raduno regionale tenutosi nel week end sui Pianori di Saracena. Un successo senza precedenti per Novacco. Non basta raggiungere le percentuali di raccolta differenziata previste dalle leggi nazionali: è importante che si adotti concretamente la Strategia Rifiuti Zero. (…). I sindaci dovrebbero farsi promotori di una attività educativa permanente che vada a ribaltare stili di vita, modalità di produzione che tendano, in prospettiva, all’eliminazione del rifiuto in quanto tale. (…) È necessario avviare una gestione pubblica che lasci ai territori la ricchezza prodotta. Il concetto di pubblico, tuttavia, da solo non basta, deve infatti essere affiancato a quello di partecipazione: è necessario far sì che i cittadini, attraverso comitati e associazioni, possano fattivamente contribuire alle politiche gestionali dell’azienda consortile. (…). I sindaci devono farsi parte attiva nel contrastare quelle politiche regionali che incentivano il procrastinarsi dello stato emergenziale. Al fine di scongiurare ulteriori disagi territoriali e devastazioni ambientali, l’unica strada è una maggiore assunzione di responsabilità da parte delle amministrazioni comunali, salvaguardando l’integrità territoriale, non solo per quanto riguarda aspetti tecnici e amministrativi, ma come reale interessamento alla qualità ambientale. – Sono, questi, alcuni dei passaggi del documento unitario risultato dall’assemblea dei movimenti e delle associazioni ambientaliste calabresi riunitesi per la due giorni di Novacco. Un documento condiviso con i Sindaci e gli amministratori comunali che, dalle diverse provincie calabresi hanno portato il proprio contributo alla nascita di questo CONSORZIO DI COMUNI VIRTUOSI. Tutti d’accordo. Da CELICO (Cs) a CIVITA (Cs) con il Sindaco Alessandro TOCCI, da MALITO (Cs) con il Sindaco Carmine CARPINO, a Francesco COSENTINO, Primo Cittadino di CITTANOVA (RC), dal consigliere comunale Domenico GIGLIO di ALTOMONTE (Cs), da Franco PERRI, vicesindaco di BIANCHI al Sindaco di PENTONE (CZ) Michele MERANTE a quello di STIGNANO (RC), Franco CANDIA. Per FOSSATO SERRALTA (Cz) c’era Carmine CUA, e a rappresentare il Comune di SANTA SOFIA D’EPIRO il consigliere comunale con delega all’ambiente Carmela GODINO. Movimenti e associazioni ambientaliste presenti: COSTA NOSTRA di Curinga, UTOPIE SORRIDENTI di Cosenza, Comitato BONIFICHE DEI TERRENI, FIUMI E MARI DI CALABRIA, CSOA CARTELLA di Reggio Calabria, COMITATO AMBIENTALE PRESILANO di  .........

mercoledì 18 giugno 2014

475 morti dal 1996 ad oggi, questo il bollettino di guerra sulla Ss 106 " la strada della morte" Tante le adesioni all'iniziativa online del gruppo "Basta vittime sulla 106"

 È iniziata la prima, vera iniziativa intrapresa dal gruppo “Basta vittime sulla strada statale 106” che conta oltre 15.700 iscritti. “Una firma non costa nulla, ma vale tanto” è lo slogan che il gruppo ha scelto per dar vita ad una petizione on line per rendere giustizia alle vittime della 106 ionica calabrese. Partendo dai dati sulle vittime (475 dal 1996 ad oggi), della 106; dallo stato comatoso in cui versa questa importante arteria viaria progettata per un volumi di traffico ben minori di quelli di oggi; dai diversi indicatori economici analizzati che consentono di poter affermare che la “106” uccide anche lo sviluppo, la crescita economica ed il futuro della nostra Calabria e ricordando che la “Commissione per la valutazione di impatto ambientale” del ministero dell’Ambiente ha accolto le osservazioni critiche avanzate rispetto al progetto del nuovo tracciato della strada statale 106, avanzate da alcuni sindaci dell’alto jonio cosentino negando così ai calabresi il legittimo diritto alla mobilità sulla base peraltro di motivazioni che non riteniamo degne di alcun commento nonché contrarie all’interesse generale della nostra regione, il gruppo chiede, attraverso la petizione al Presidente della Repubblica di attivarsi affinché il Governo possa essere interessato ad attivarsi affinché sia ammodernata la “ 106” ionica calabrese e possa nascere, inoltre, una commissione parlamentare d’i nchiesta che verifichi lo stato d’inciviltà nella quale versa la tristemente nota “strada della morte”. È possibile firmare la petizione on line: basta recarsi sul sito web www.chiestato. it dove peraltro si può leggere il testo integrale della petizione che resterà attiva fino al 10 luglio perché poi verranno raccolte le firme ed inviate (assieme al testo della petizione), al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Il Gruppo “BASTA VITTIME SULLA S.S.106”, nato appena il 9 maggio scorso, ha ottenuto tantissime adesioni. Successo ottenuto, occorre dirlo, anche grazie alla ........

martedì 17 giugno 2014

Intervento di Domenico Dragone che fa alcune doverose precisazioni a dei commenti inseriti sul blog che lo chiamano in causa.


 

Sul blog di Sellia Racconta ci sono commenti dove mi chiedono notizie su Zagarise, mi si chiede se sarò critico con il nuovo sindaco e la sua maggioranza come ho fatto con quella precedente, e se informerò i miei amici giornalisti ,mi si chiede un parere sulla chiusura della strada fatta chiudere dal sindaco con una ordinanza nello stesso giorno della ordinanza n.9 dell'albo pretorio e del perchè tale ordinanza è sparita dall'albo pretorio premesso che io rispondo del mio e dopo che mi sono documentato, rigiro la domanda al sindaco Domenico Gallelli per la chiusura della strada , auguro a lui e a tutti maggioranza e minoranza un buon lavoro uniti farete crescere il paese ( l'ho sempre detto ) se ci saranno critiche da fare lo farò come ho fatto con l'amministrazione precedente, sono fiero di avere come amici i giornalisti Emilio Grimaldi Rosanna Bergamo Garcea Giulia Zanfino, etc etc qualcuno li ha definiti , pseudo giornalisti e possono scrivere solo su dei blog solo perchè scrivono delle verità, peccato che non hanno approfondito il lavoro che fanno e credetemi possono scrivere sulle migliori testate di ...........

lunedì 16 giugno 2014

Intervento di Pietro Raimondo sul riconoscimento MaB dell'Unesco per il Parco della Sila





 
Sul riconoscimento dell’UNESCO al Parco Nazionale della Sila, conseguito pochi giorni fa nel corso del Consiglio Internazionale di Coordinamento del Programma MaB, interviene in proposito il promotore delle iniziative della candidatura del Parco presso i Comuni delle province di Catanzaro e Crotone, Pietro Raimondo: “Sono felice ed orgoglioso del risultato conseguito dal Parco Nazionale della Sila che, oggi, con il suo straordinario serbatoio di biodiversità floristico e faunistico, può fregiarsi del titolo di decima Riserva della Biosfera italiana nella Rete Mondiale dei siti di eccellenza dell’UNESCO. Un primo obiettivo raggiunto grazie alla partecipazione di tutti gli attori interessati, dimostrazione che questa Calabria, quando vuole, grazie all’unione e alla condivisione degli obiettivi da conseguire, può meritare le giuste attenzioni e i dovuti riconoscimenti. Tengo a rivolgere con gioioso affetto i miei complimenti a quanti hanno coordinato questa azione: alla professoressa Sonia Ferrari, per il ruolo che ha mirabilmente condotto in questi anni alla presidenza del Parco, e al direttore dello stesso Ente, Michele Laudati, innanzitutto. Poi, ma con uguale importanza, a tutti i 113 soggetti partner che hanno preso parte a questa azione di promozione”. Il promotore Pietro Raimondo, però, abituato a volgere sempre in avanti la sua azione politica e programmatica, forte di questo primo importante risultato ottenuto, invita la comunità calabrese, insieme a quanti hanno a cuore la tutela di questo grande patrimonio, a continuare il lavoro di promozione e di sottoscrizione per far sì che il Parco venga iscritto anche nella “World Heritage List”. “È importante che tutta la società civile comprenda i benefici che conseguono all’ingresso di un territorio come quello del Parco della Sila nella lista Unesco – prosegue Raimondo –, sposando l’iniziativa della candidatura ed esprimendo su di essa un forte consenso. Ottenere questo ulteriore riconoscimento sarebbe come avere un “marchio di qualità”, il cui valore risiede nelle enormi ricadute sul tessuto economico e sociale del territorio, in particolare sul piano turistico. Si tratta, per il territorio, dell’iniziativa di maggior successo in termini di visibilità a livello internazionale, in grado di accrescere sensibilmente il turismo e, di conseguenza, la ricchezza e il prodotto interno di tutta la comunità ospitante. Il riconoscimento del Parco Nazionale della Sila come sito Unesco muterebbe la cornice di riferimento, ampliando il posizionamento dal sistema nazionale di aree protette a piattaforma di rilevanza mondiale, così da divenire un grande volano di sviluppo per il tessuto socio-economico dell’intera area. Vantaggi legati alla possibilità di accedere a finanziamenti nazionali, internazionali, comunitari e a fondi privati, nonché nell’implementazione di politiche territoriali inerenti il turismo, la ricerca e la conservazione. È importante quanto doveroso – conclude Raimondo – poter contare sulla partecipazione attiva e il coinvolgimento diretto dell’opinione pubblica, in particolare della comunità interessata, oltre che di stakeholders e di opinion leaders. Per raggiungere questo obiettivo, bisogna ricordarsi che un sito patrimonio dell’Unesco implica un ........