TROPPI STRALI SU SIMERI MARE
L’estate che volge al termine ha evidenziato una serie
orchestrata di attacchi contro uno dei più importanti comprensori turistici
calabresi, dove insistono infrastrutture ricettive, sportive e ricreative di
pregio internazionale. Si dirà: la spazzatura. Come se il problema non fosse
regionale, con l’impianto tecnologico di Alli che può lavorare un quantitativo
limitato di rsu, prima di trasferirli nella discarica di Pianopoli.
Quotidianamente abbiamo allertato la Regione e la Prefettura, per riportare, non senza
difficoltà, a regime un servizio che endemicamente in Calabria va al collasso,
sin dal tempo della gestione del commissario per l’ambiente. I sindaci sono
l’ultimo baluardo del sistema democratico al quale i cittadini si rivolgono, in
presenza di uno Stato alle prese con la crisi generale. A Simeri Crichi, però
la protesta è stata più incisiva, verosimilmente anche perché l’attuale
compagine amministrativa pretende che anche le grandi strutture turistiche
paghino i tributi e i canoni locali (in primis acqua e spazzatura). Ci siamo dovuti
rivolgere al Tribunale di Milano per reclamare il pagamento di centinaia di
migliaia di euro di tributi dall’ex Valtur e stiamo reclamando il pagamento del
canone dell’acqua di diversi anni da parte di un villaggio turistico (che finora
non ha versato un solo euro, ignorando che l’Ente locale “acquista” il bene per
distribuirlo onerosamente agli utenti). Chi pagherà? Poi c’è chi boicotta la
raccolta differenziata , plaude all’abbandono dei rifiuti ingombranti e allarma la popolazione con l’annuncio di
trombe d’aria, moria di pesci nel fiume (la gestione è della Provincia),
perdite d’acqua schiumosa dall’impianto del Consorzio di Bonifica in un’area che
sarebbe priva di depuratore (che invece è operativo e funzionante). C’è poi chi, avendo letto le
sollecitazioni comunali a Italia Turismo, denuncia i contrattempi dell’impianto
d’illuminazione . Quasi una.....